Giovedì 4 maggio 2023 ore 20.30
Venerdì 5 maggio 2023 ore 20
Domenica 7 maggio 2023 ore 16
Ildebrando Pizzetti
Tre Preludi Sinfonici per l'Edipo Re di
Sofocle
Igor Stravinskij
Oedipus Rex (Edipo Re)
Tuomas Katajala Œdipus
Petra Lang Jocasta
Robert Bork Créon e Messaggero
Dongho Kim Tirésias
Patrick Vogel Pastore
Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di
Milano
Massimiliano Finazzer Flory Narratore
Massimo Fiocchi Malaspina Maestro del
Coro
Andrey Boreyko Direttore
L’emblema assoluto della tragedia greca, il capolavoro di Sofocle, l’archetipo più celebre della moderna psicanalisi nell’immaginario collettivo. Si parla di Edipo, o meglio, dell’Edipo Re, la storia dell’amore incestuoso di un Re con la propria madre e della punizione che subirà venendo privato dell’uso della vista. La tragedia di Sofocle è protagonista dell’appuntamento della Stagione Sinfonica dell’Orchestra Sinfonica di Milano di giovedì 4 (ore 20.30), venerdì 5 (ore 20) e domenica 7 maggio (ore 16), con i Tre Preludi Sinfonici per l’Edipo Re di Ildebrando Pizzetti ed Oedipus rex di Igor Stravinskij, con Massimiliano Finazzer Flory nel ruolo di narratore e Andrey Boreyko (nella foto) (Direttore Residente dell’Orchestra Sinfonica di Milano) alla testa dell’Orchestra Sinfonica e del Coro Sinfonico di Milano e di un cast formato da Tuomas Katajala (Œdipus), Petra Lang (Jocasta), Robert Bork (Créon e Messaggero), Dongho Kim (Tirésias) e Patrick Vogel (Pastore). Il Maestro del Coro Sinfonico di Milano è Massimo Fiocchi Malaspina.
Un grande mito per due grandi personalità della storia della musica. Da una parte Pizzetti, membro illustre della generazione dell’80, il cui fine fu quello di rinnovare la musica italiana su basi alternative al teatro della «giovane scuola», personificata da Mascagni, Puccini e Giordano. Compositore che, anche e soprattutto in virtù della sua natura di fine letterato e umanista, compone tenendo nella mente ben chiare le origini della cultura, riscoprendo il canto gregoriano quale antenato irrinunciabile della nostra cultura musicale. Dall’altra Stravinskij, musicista rivoluzionario sempre con un occhio rivolto al passato e all’eredità culturale, che, per il suo Oedipus Rex, opta per il latino in quanto “mezzo espressivo non morto, ma pietrificato e divenuto così monumentale da essere immune da tutti i rischi di scadimento nella volgarità”.
Il soggetto tragico dell'Edipo Re aveva colto l'attenzione del grande Igor Stravinskij negli anni Venti, durante la sua fase “neoclassica”;, e rappresentò la tragedia come una “natura morta”: “Desideravo lasciare la tragedia, come tragedia, dietro l'opera. Pensavo di distillarne con ciò l'essenza drammatica per essere libero di concentrare maggiormente l'attenzione su di una drammatizzazione puramente musicale”. Stravinskij decise di affidarsi, per il libretto a Jean Cocteau (di cui era amico fin dai tempi delle prime stagioni parigine dei Ballets Russes) e a un'azione che fosse essenziale per lasciare spazio alla sua drammatizzazione. Sempre Stravinskij: “Tranne Tiresia, il Pastore e il Messaggero, i personaggi restano nei loro costumi e nelle maschere costruite. Si muovono solo le teste e le braccia. Debbono avere l'aspetto di statue viventi”. Ben diverso era l'Edipo Re pensato da Ildebrando Pizzetti nel 1903 per il testo di Sofocle messo in scena da Gustavo Salvini: intenso e tragico, il Re infine discacciato dalla sua città, non rimane del tutto solo, il suo cammino è infatti accompagnato dall’unica persona che di lui sembra aver pietà e compassione, Antigone.
Fascinazione per il mondo antico, che vive in Stravinskij come in Pizzetti: si pensi alla sua Fedra, o alla sua Ifigenia, o proprio ai Tre Preludi Sinfonici per l’Edipo Re, pensati come intermezzi per la tragedia di Sofocle, tre brani che scandiscono in musica i sentimenti che si intrecciano durante la tragedia. Dalle caratteristiche note ribattute del primo, subito suscitante un senso di immobilità e di desolazione che funge da presentimento della tragedia e della catastrofe che incombe sul popolo tebano, al secondo preludio, il cui andamento più sostenuto evoca l'ansioso ritorno a Tebe di Edipo dopo il drammatico responso dell'oracolo, fino al terzo, il cui ritmo stanco si chiude tra sonorità dolci e serene, quasi un ricordo di un paesaggio lontano.
Due diverse declinazioni di una storia ormai archetipica per l’intera umanità, Edipo parricida e incestuoso, figura affascinante presa a prestito da Sigmund Freud come radice del disagio psicologico moderno.
Giovedì 4 maggio alle ore 18.30 si terrà una Conferenza introduttiva nel Foyer della Balconata, Relatori Marco Brighenti ed Eugenio Della Chiara, intitolata “Pizzetti, Stravinskij, l’Edipo rivelato”: “Il 30 maggio 1927 veniva eseguito per la prima volta, a Parigi, Oedipus Rex di Igor Stravinskij, l’esito più alto di un periodo di ricerca dedicato dal maestro russo alla classicità e al mito. Curiosamente, proprio nello stesso anno Casa Ricordi curava la registrazione dei tre preludi sinfonici composti da Ildebrando Pizzetti nel 1903, come intermezzi per la tragedia di Sofocle, messa in scena da Gustavo Salvini al Teatro Olimpia di Milano. Nell’epoca che ha accompagnato la nascita della psicanalisi l’interesse intorno alla figura di Edipo non poteva che essere più che mai acceso.”
Ingresso libero fino a esaurimento posti.
Biglietti
Intero: 36 € in platea, 27 € in galleria. Over 60 e Convenzioni: 27 € (platea), 21 € (galleria). Under 30 e Sostenitori: 19 € (platea), 17 € (galleria). I biglietti sono in vendita presso la biglietteria dell’Auditorium di Milano, oppure online su Vivaticket. Orari biglietteria Auditorium di Milano: Martedì-Domenica, 10 – 19.
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