A ispirare l’incontro è il debutto
di Evgenij Onegin, l’opera di Pëtr Il’ič
Čajkovskij, nell’allestimento del Theater Magdeburg / Opéra de
Lorraine, in programma al Teatro Massimo dal 19 al 25 maggio,
diretta da Omer Meir Wellber (nella foto a sinistra), e la pubblicazione del volume
“L’ombelico del sogno. Un viaggio onirico”, dello scrittore e
psicoanalista Vittorio Lingiardi (Einaudi Editore). Ad arricchire la
conversazione, gli interventi musicali del soprano Carmen
Giannattasio, interprete di “Tatiana” nell’opera di Čajkovskij,
accompagnata al pianoforte da Wellber.
Si parlerà di musica, di letteratura, di psicoanalisi e “dei modi in cui nel corso dei secoli si è cercato di catturare i sogni mentre loro svanivano, interpretandoli, prima come profezie, poi come rivelazioni dell’inconscio; registrandoli, come casualità neurali, improvvisazioni sinaptiche, o semplicemente ascoltandoli come racconti involontari che riflettono l’enigma della vita psichica e forse della nostra personalità. Per Freud appagano un desiderio e costituiscono la «via regia per conoscere l’inconscio»; per Jung sono una manifestazione autonoma della psiche, popolata di simboli e archetipi, quasi un prodotto artistico; per Bion sono un laboratorio, diurno e notturno, dove si generano conoscenze e significati. Nessuno sa spiegare a cosa servono, ma nessuno resiste alla tentazione di raccontarli e interrogarli”. Si parlerà anche del sogno della protagonista di Onegin, Tatiana, raccontato nell’opera originaria di Puskin e “rimosso” nell’opera di Čajkovskij. L’incontro sarà trasmesso in diretta streaming sulla WebTv del Teatro Massimo. Biglietti 12 euro (intero) / 10 euro (ridotto)
Si parlerà di musica, di letteratura, di psicoanalisi e “dei modi in cui nel corso dei secoli si è cercato di catturare i sogni mentre loro svanivano, interpretandoli, prima come profezie, poi come rivelazioni dell’inconscio; registrandoli, come casualità neurali, improvvisazioni sinaptiche, o semplicemente ascoltandoli come racconti involontari che riflettono l’enigma della vita psichica e forse della nostra personalità. Per Freud appagano un desiderio e costituiscono la «via regia per conoscere l’inconscio»; per Jung sono una manifestazione autonoma della psiche, popolata di simboli e archetipi, quasi un prodotto artistico; per Bion sono un laboratorio, diurno e notturno, dove si generano conoscenze e significati. Nessuno sa spiegare a cosa servono, ma nessuno resiste alla tentazione di raccontarli e interrogarli”. Si parlerà anche del sogno della protagonista di Onegin, Tatiana, raccontato nell’opera originaria di Puskin e “rimosso” nell’opera di Čajkovskij. L’incontro sarà trasmesso in diretta streaming sulla WebTv del Teatro Massimo. Biglietti 12 euro (intero) / 10 euro (ridotto)
Vittorio Lingiardi (nella foto), psichiatra e psicoanalista, è professore ordinario di Psicologia dinamica alla Sapienza Università di Roma e Senior Research Fellow della Scuola Superiore di Studi Avanzati Sapienza (SSAS). Collabora con «il Venerdí di Repubblica» (dove tiene la rubrica settimanale “Psycho”), «la Repubblica», «La Stampa» e l’inserto culturale del «Sole 24 Ore». Per Einaudi ha pubblicato “Diagnosi e destino” (2018), “Arcipelago N. Variazioni sul narcisismo” (2021) e “L’ombelico del sogno. Un viaggio onirico” (2023). Oltre ai molti testi accademici, per Raffaello Cortina ha pubblicato “Mindscapes. Psiche nel paesaggio” (2017) e “Al cinema con lo psicoanalista” (2020).
Omer Meir Wellber, è uno dei principali direttori di oggi, sia del repertorio operistico che orchestrale. È direttore musicale del Teatro Massimo di Palermo, direttore musicale della Volksoper Wien e direttore artistico del Toscanini Festival. Da 2025 sarà il direttore musicale del teatro d’opera di Amburgo. Nel 2017 ha pubblicato il suo libro “La paura, il rischio e l’amore – Momenti con Mozart” scritto in cooperazione con la giornalista Inge Kloepfer, mentre del 2019 è il suo primo romanzo “Storia vera e non vera di Chaim Birkner“, Sellerio 2021). Ha vinto il Premio speciale “Franco Abbiati”, conferito dall’Associazione Nazionale Critici Musicali per i progetti realizzati al Teatro Massimo nel 2020, e il Premio Rudi Häussler.
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