sabato 30 novembre 2019

AMORI E PASSIONI, TRADIZIONE E INNOVAZIONE: al Teatro Alighieri di Ravenna dal 10 gennaio al 5 aprile tre titoli d’opera e quattro appuntamenti con la danza



La Stagione Opera 2019/20 del Teatro Alighieri si apre con il Serse (10 e 12 gennaio) di Händel, secondo l’interpretazione musicale di Ottavio Dantone, al clavicembalo e alla direzione della sua Accademia Bizantina, e la visione drammaturgica di Gabriele Vacis alla regia. Seconda tappa la serata pucciniana Suor Angelica / Gianni Schicchi (31 gennaio, 2 febbraio) cui la regia del poliedrico Denis Krief conferisce una messa in scena limpida e lineare che esalta il diverso registro delle due opere; in buca l’Orchestra della Toscana diretta da Marco Guidarini. Il cartellone opera si completa con la Lucrezia Borgia (6 e 8 marzo) di Donizetti nel nuovo allestimento diretto da Andrea Bernard, con l’Orchestra Giovanile Cherubini guidata da Riccardo Frizza. Così, dall’ombra di un platano di una Persia senza tempo all’orto racchiuso fra le mura di un monastero fino alla Venezia del Carnevale, i titoli d’opera popolano il palcoscenico di immagini di pace, e allegria, presto avvelenate - non solo metaforicamente - da rivalità e antiche colpe. Forse l’antidoto ai conflitti “di famiglia” del Serse, di Suor Angelica e di Lucrezia Borgia sta tutto nel Gianni Schicchi, nella sua arguzia quanto nel suo cuore, pronto a commuoversi alla vista dei giovani innamorati il cui abbraccio conclude l’opera.
La Stagione Danza si inaugura invece con il Nuovo Balletto di Toscana (15 e 16 febbraio) e la Cenerentola di Jiří Bubeníček, già star dell’Hamburg Ballet e vincitore del Benois de la Danse, che su musica di Prokof’ev ha creato un balletto per 14 danzatori che rielabora la celebre fiaba. Segue il ritorno a Ravenna dell’Alonzo King Lines Ballet (29 febbraio, 1 marzo) con Händel e Common Ground, coreografie firmate dal fondatore della strepitosa compagnia americana, l’una omaggio alle musiche del compositore, l’altra vera e propria ode alla città di San Francisco su arrangiamenti del Kronos Quartet. Si torna invece sulle punte con il Balletto Yacobson di San Pietroburgo (21 e 22 marzo), che il pubblico dell’Alighieri ha già ammirato la scorsa stagione nella serata omaggio a Leonid Yacobson, e il Don Chisciotte che Johan Kobborg - ex primo ballerino del Royal Ballet - ha elaborato su Petipa, fedele al capolavoro ma con sfumature congeniali al suo approccio. Gran finale con la prima visita a Ravenna della Compagnie Hervé Koubi (4 e 5 aprile) e il più potente ed emblematico lavoro del coreografo franco-algerino, Les nuits barbares, creazione ad altissimo impatto visivo dedicata alle origini del Mediterraneo.

Con tre serate d’opera e quattro appuntamenti con la danza, la Stagione 2019/20 del Teatro Alighieri porta a Ravenna raffinate coproduzioni e compagnie di calibro internazionale, grazie al sostegno del Comune di Ravenna, della Regione Emilia Romagna e del Ministero per i beni e le attività culturali, con il contributo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.

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