AMORI E PASSIONI, TRADIZIONE E INNOVAZIONE: al Teatro Alighieri di Ravenna dal 10 gennaio al 5 aprile tre titoli d’opera e quattro appuntamenti con la danza
La Stagione Opera 2019/20 del Teatro Alighieri si apre con il Serse (10 e 12 gennaio) di
Händel, secondo l’interpretazione musicale di Ottavio Dantone, al clavicembalo
e alla direzione della sua Accademia Bizantina, e la visione drammaturgica di
Gabriele Vacis alla regia. Seconda tappa la serata pucciniana Suor Angelica / Gianni Schicchi (31
gennaio, 2 febbraio) cui la regia del poliedrico Denis Krief conferisce
una messa in scena limpida e lineare che esalta il diverso registro delle due
opere; in buca l’Orchestra della Toscana diretta da Marco Guidarini. Il
cartellone opera si completa con la Lucrezia
Borgia (6 e 8 marzo) di Donizetti nel nuovo allestimento diretto
da Andrea Bernard, con l’Orchestra Giovanile Cherubini guidata da Riccardo
Frizza. Così, dall’ombra di un platano di una Persia senza tempo all’orto
racchiuso fra le mura di un monastero fino alla Venezia del Carnevale, i titoli
d’opera popolano il palcoscenico di immagini di pace, e allegria, presto
avvelenate - non solo metaforicamente - da rivalità e antiche colpe. Forse
l’antidoto ai conflitti “di famiglia” del Serse, di Suor Angelica e
di Lucrezia Borgia sta tutto nel Gianni Schicchi, nella sua
arguzia quanto nel suo cuore, pronto a commuoversi alla vista dei giovani
innamorati il cui abbraccio conclude l’opera.
La Stagione Danza si inaugura invece con il Nuovo Balletto di
Toscana (15 e 16 febbraio) e la Cenerentola di
Jiří Bubeníček, già star dell’Hamburg Ballet e vincitore del Benois de la
Danse, che su musica di Prokof’ev ha creato un balletto per 14 danzatori che rielabora
la celebre fiaba. Segue il ritorno a Ravenna dell’Alonzo King Lines Ballet (29
febbraio, 1 marzo) con Händel e Common
Ground, coreografie firmate dal fondatore della strepitosa compagnia
americana, l’una omaggio alle musiche del compositore, l’altra vera e propria
ode alla città di San Francisco su arrangiamenti del Kronos Quartet. Si torna
invece sulle punte con il Balletto Yacobson di San Pietroburgo (21 e 22
marzo), che il pubblico dell’Alighieri ha già ammirato la scorsa stagione nella
serata omaggio a Leonid Yacobson, e il Don Chisciotte che Johan Kobborg - ex primo ballerino del
Royal Ballet - ha elaborato su Petipa, fedele al capolavoro ma con sfumature
congeniali al suo approccio. Gran finale con la prima visita a Ravenna
della Compagnie Hervé Koubi (4 e 5 aprile) e il più potente ed
emblematico lavoro del coreografo franco-algerino, Les nuits barbares, creazione ad altissimo impatto visivo dedicata
alle origini del Mediterraneo.
Con tre serate d’opera e quattro appuntamenti con la danza, la Stagione 2019/20
del Teatro Alighieri porta a Ravenna raffinate coproduzioni e compagnie di
calibro internazionale, grazie al sostegno del Comune di Ravenna, della Regione
Emilia Romagna e del Ministero per i beni e le attività culturali, con il contributo
della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.
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