«L’idea del progetto è stata quella di valorizzare al massimo i giovani talenti artistici» spiega il direttore Marco Vinco (nella foto), «abbiamo bandito un concorso internazionale finalizzato alla selezione team creativi under 35 per la messa in scena dell’opera Prima la musica e poi le parole di Antonio Salieri, chiedendo ai giovani candidati di presentare progetti per il suo allestimento, completi di regia, scene, costumi e nuova drammaturgia. La risposta dei candidati è stata sorprendente sia in termini di quantità che di qualità artistica». Al concorso hanno infatti partecipato ben tredici team creativi composti ciascuno da un numero variabile di giovani artisti. Dopo una attenta selezione, una giuria di esperti ha designato vincitore il team creativo composto dal regista Salvatore Sito, dalla scenografa Josephin Capozzi, dalla costumista Silvia Lumes e dal light designer Alessandro Manni. «Oltre a questi quattro artisti del team vincitore» precisa Marco Vinco «abbiamo voluto che fossero rigorosamente under 35 anche il Direttore d’Orchestra Leonardo Benini, le cantanti Lucrezia Drei, Maria Sardaryan, i cantanti William Hernandez, Alberto Comes e i due attori Flavio Capuzzo Dolcetta e Alberto Marcello.
L’opera andrà in scena il prossimo 13 maggio alle 20.45 al Teatro Salieri di Legnago, con prove a partire dal 2 maggio. Nella mattina del 5 maggio è fissato un incontro con le scuole per scoprire il dietro le quinte e stimolare il dialogo tra studenti e artisti. Sono previste le riprese di Sky Classica HD sia per uno speciale l’11 maggio, sia per lo spettacolo il 13 maggio.
Prima la musica e poi le parole, divertimento teatrale di Antonio Salieri su libretto di Giovanni Battista Casti, venne commissionato dall’imperatore Giuseppe II d’Asburgo e rappresentato per la prima volta il 7 febbraio 1786 nel giardino d’inverno del castello di Schönbrunn. Fu un grande successo, un’opera che parodiava con irriverenza personaggi e circostanze del proprio tempo. Nello specifico, offriva la caricatura di Lorenzo Da Ponte come un librettista cialtrone e l’irresistibile imitazione del noto castrato Luigi Marchesi affidata a Nancy Storace, la futura prima Susanna di Mozart. Inserito in una tradizione teatrale come quella viennese, Salieri si misurò a più riprese con la parodia del melodramma, anche se Prima la musica e poi le parole risultò essere senza dubbio l’opera più riuscita e apprezzata. Un racconto divertente di episodi grotteschi, e talvolta paradossali, con cui deve destreggiarsi chi lavora in teatro, oggi come più di duecento anni fa. L’operetta di Salieri è brillante e irriverente perché, pur con raffinatezza, dileggia pubblicamente gli artisti.Con questo spirito il nostro giovane team creativo vincitore di Opera35 ha riletto i personaggi, collocandoli ai giorni d’oggi. Il Maestro Cappella diventa così il compositore nerd con jeans e maglione, disposto a scendere a qualsiasi compromesso pur di non perdere la commissione. Il suo collega Poeta si tramuta invece nello stereotipo del sindacalista in giacca e cravatta, puntiglioso e più attento a ciò che gli spetta rispetto a quello che può dare. O, ancora, la cantante Eleonora, la diva del palcoscenico che non vuole contaminarsi con i suoi colleghi, perennemente rinchiusa in camerino ad accertarsi che il suo splendore rimanga intatto.
L’idea creativa del progetto vincitore del concorso è stata ironicamente definita dallo stesso giovane team con una espressione sintetica: “carta straccia”. Quest’ultima la si ritrova infatti nei numerosi fogli che uno scrittore getta nel cestino prima di riuscire a dare una forma alle proprie idee, nei progetti rimasti nel cassetto, alcuni conclusi ed altri abbandonati. Nei cartamodelli dei costumi, dimenticati in magazzino che, quando ritrovati, riescono a dare vita a nuove creazioni. E infine nelle scenografie, che in questo allestimento del Teatro Salieri sono ispirate a fogli giganti arrotolati, spartiti fatti a pezzi, carte volanti e appallottolate.
Il Teatro Salieri, con questa rappresentazione, giunge alla terza edizione delle opere dedicate al grande maestro legnaghese. Dopo i due drammi “Il mondo alla rovescia” e “La Scuola dei gelosi”, questa sarà la prima opera interamente realizzata da artisti under 35.
Regia e Drammaturgia: Salvatore Sito
Scene: Josephin Capozzi
Costumi : Silvia Lumes
Luci: Alessandro Manni
Direttore d’Orchestra: Leonardo Benini
Personaggi e interpreti:
Il Maestro: Alberto Comes (basso)
Il Poeta: William Hernandez (baritono)
Donna Eleonora: Lucrezia Drei (soprano)
Tonina: Maria Sardaryan (soprano)
Il Regista: Flavio Capuzzo Dolcetta (attore)
Il Direttore Artistico: Alberto Marcello (attore)
Biglietti ingresso 13 maggio: Intero = €15
Under 35 e over65 = €8
Studenti, professori e genitori = €5
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