venerdì 19 maggio 2023

Dulcedo et subtilitas. Polifonia tra Tre e Quattrocento, domenica 21 maggio alla Basilica di San Calimero, Milano

 
Sulla soglia del secondo dopoguerra, il giovane e brillante professore palermitano di Storia della Musica Nino Pirrotta divenne direttore della biblioteca musicale di Santa Cecilia a Roma. Da allora innumerevoli incarichi e riconoscimenti costellarono la carriera di un riferimento imprescindibile nella musicologia del Novecento, ma soprattutto diedero modo di “constatare quanto poco, prima dei suoi contributi, si conoscesse dell’Ars Nova italiana, il nuovo rivoluzionario indirizzo della musica polifonica profana del XIV secolo. Tra i vari ambiti di ricerca dello studioso palermitano, l’Ars Nova costituiva al tempo un campo sostanzialmente ignoto, di cui a stento si conosceva qualche verso in rima, una sparuta manciata di nomi, brandelli di righi di musica. Pirrotta si assunse l’onere di una pubblicazione sistematica dei testi, musicali e poetici, riconducibili a questo repertorio, la cui portata innovativa è forse pari soltanto a quella del Dolce Stil Novo in letteratura.”

Con questo esordio Laura Mazzagufo, con la preziosa collaborazione di Sara Fantini, non solo ci introduce al repertorio oggetto del concerto di domenica 21 maggio, che apre la decima edizione del Festival dell’Ascensione, ma ci ricorda anche quanto recenti siano gli studi riguardo la musica di questo periodo, quanto nuove le ‘traduzioni’ di quella notazione, di quel linguaggio, di quella prassi tardotrecentesca a dispetto di ricerche e interessi che ne hanno investito il campo poetico e letterario – che ha peraltro un legame molto stretto con quello musicale, ma molto poco rilevato... ma questa è un’altra storia…!
“Nel 1948 comparve sulla Revue Belge de Musicologie un fondamentale saggio di Pirrotta, intitolato ‘Dulcedo’ e ‘subtilitas’ nella pratica polifonica franco-italiana al principio del Quattrocento”, in cui l'autore osserva il modo in cui lo sperimentale e complesso stile dell'ars subtilior francese pervase la scrittura italiana. Ed è da qui che prende avvio il programma di Ensemble 400: un viaggio in questo spettacolare – anche visivamente – codice della Biblioteca Estense di Modena che raccoglie opere di compositori italiani messi in vario modo alla prova dagli artisti franco-borgognoni, giunti sulla penisola da Avignone con la corte papale rientrata in sede.
Sapranno assimilare, sapranno tener testa; sapranno riportare con arte, nella loro produzione, quella scrittura estremamente raziocinante e intellettuale. Ma c’è una domanda che ciascuno sempre pone davanti a queste commistioni, cui lo stesso Pirrotta non si sottrae: «non c'è dunque più nulla in queste musiche che ricordi le tradizioni italiane, alle quali pure, se non erro, la maggior parte di questi maestri dovette essere nutrita e allevata?». Insieme alla domanda, Laura Mazzagufo riporta nelle note di sala anche la risposta e il suo completo percorso storico, in attesa che siano le nostre corde e i nostri orecchi a percepirne nel suono vivo e vibrante della musica una qualche verità.
Vi aspettiamo DOMENICA 21 MAGGIO alle 20.10 per un breve momento di conversazione con i musicisti e dalle 20.30 con il concerto di apertura del Festival dell’Ascensione 2023: Basilica di San Calimero a Milano.

Giuditta Comerci, Direttore artistico

PROGRAMMA

Anonimo
Victima laudum / Victimae paschali / Victimis in paschalibus laudes (cod. di Torino J.II.9)

Antonello da Caserta
Beauté parfaite (Cod. Modena lat. 568)

Guillaume Dufay
La belle se siet (Squarcialupi codex)
Brano strumentale (Squarcialupi codex)

Anonimo
Da magne pater/Donis affatim (cod. di Torino J.II.9)

Jacob de Senleches: En ce gracieux temp (Cod. Modena lat.568)
Jean Vaillant: Par maintes foys (Cod. Lucca)

Antonello da Caserta
Dame Gentille (Cod. Modena lat.568)

Victime paschali (cod. di Torino J.II.9 – strumentale)

Antonello da Caserta
Amour m’a le coeur mis (Cod. Modena lat.568)

Anonimo
Se vrai secours (Cod. di Torino J.II.9)

Bernard de Cluny
Apollinis eclipsatur / Zodiacum signis / In omnem terra (Bibl. Nat. De Catalunya, 971)

Matteo da Perugia
Ave sancta mundi / Agnus Dei (Cod. Modena lat.568)


Ensemble 400
Marcello Serafini, viella
Giuliano Lucini, liuto
Maria Notarianni, arpa e organo portativo
Vera Marenco, Anna Rapetti, canto
Alberto Longhi, canto e percussioni



INGRESSO
Biglietto intero € 10 – ridotto € 7 (+ commissione)
Abbonamento (quattro concerti): intero € 37 – ridotto € 25 (+ commissione unica)
Riduzione: soci Noema, disabili, under 25, over 70
Biglietto omaggio under 18 e accompagnatori disabili

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