lunedì 15 maggio 2023

32° Festival Milano Musica AZIONI FUGGITIVE: il 18 e 19 maggio 'Ausstrahlung' di Maderna e 'Also sprach Zarathustra' di Strauss


Il 18 e il 19 maggio il Festival torna all’Auditorium di Milano, in occasione di due concerti, in coproduzione con la Stagione dell’Orchestra Sinfonica di Milano, diretti da Tito Ceccherini, con la partecipazione di Monica Bacelli, dedicati a Bruno Maderna con Ausstrahlung, presentato nella nuova edizione critica, e a Richard Strauss con Also sprach Zarathustra.
«Commissionata in occasione delle celebrazioni del 2500° anniversario della morte di Ciro il Grande», Ausstrahlung «offrì a Maderna l’occasione per compiere un viaggio ideale (e sonoro) nella storia spirituale e letteraria del mondo persiano. Egli attinse, infatti, ad antichi testi sacri persiani e indiani affiancandoli a brani più propriamente poetici, impiegandoli in lingua originale o in traduzione».
«Intorno a questo materiale verbale Maderna crea una complessa struttura musicale che può essere considerata una summa di differenti esperienze compositive».
«L’edizione critica, che si vale di tutte le fonti disponibili ed è accompagnata da un corredo di testi esplicativi, intende offrire a interpreti e studiosi uno strumento che restituisca l’autentica, radiosa voce di questo capolavoro dell’ultimo Maderna, la voce che parla anche a noi oggi: il suo stupore struggente di fronte all’esistenza, il suo appello ad essere liberi – urgente in ogni tempo, rivolto a ciascuno di noi». (Angela Ida De Benedictis e Marco Mazzolini)

Quando iniziò a comporre Also sprach Zarathustra, Strauss aveva «trentun anni, poco più dell’età che Nietzsche assegna al profeta nel suo “libro per tutti o per nessuno” scritto tra il 1881 e il 1885, cui il poema sinfonico si ispira. Scelta di testo significativa, che non solo condivide l’ideologia e la volontà di potenza ‒ il mito del superuomo ‒ della borghesia tedesca di fine secolo, ma anche dichiara l’intento di identificazione del musicista con il meditabondo e mistico protagonista. Molti ritennero che Strauss avesse seguito il testo di Nietzsche alla lettera, ma il compositore confutò tale opinione: “Non ho inteso scrivere della musica filosofica o mettere in musica la grande opera di Nietzsche. Il mio intento è stato quello di dare, attraverso la musica, un’idea dello sviluppo della razza umana dalle sue origini attraverso le sue varie fasi sia religiosa che scientifica, fino all’idea nietzscheana del Superuomo”». (Cesare Orselli)

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