giovedì 28 novembre 2024

TCBO: KORNGOLD CON GIL SHAHAM, UNA NOVITÀ DI GUARNIERI E LA “PATETICA” DI ČAJKOVSKIJ. DIRIGE LYNIV

 
STAGIONE SINFONICA 2024 DEL TCBO
Sabato 30 novembre ore 20.30, Auditorium Manzoni
Oksana Lyniv direttrice
Gil Shaham violino
Orchestra del Teatro Comunale di Bologna


Adriano Guarnieri
In una notte stellata. VI Concerto per sola orchestra
Erich Wolfgang Korngold
Concerto per violino e orchestra in Re maggiore op. 35
Moderato nobile
Romanza: Andante
Finale: Allegro assai vivace
Pëtr Il’ič Čajkovskij
Sinfonia n. 6 in Si minore op. 74, “Patetica”
Adagio. Allegro non troppo
Allegro con grazia
Allegro molto vivace
Adagio lamentoso. Andante

È il grande violinista statunitense vincitore di un Grammy Award Gil Shaham il solista del Concerto per violino e orchestra in re maggiore di Erich Wolfgang Korngold, in programma per la Stagione Sinfonica 2024 del Teatro Comunale di Bologna. Accanto a lui sul podio all’Auditorium Manzoni, sabato 30 novembre alle 20.30, la Direttrice musicale Oksana Lyniv, che propone anche in prima esecuzione assoluta il brano “In una notte stellata”, VI concerto per sola orchestra commissionato dall’Accademia Filarmonica di Bologna ad Adriano Guarnieri, e la Sesta Sinfonia detta “Patetica” di Pëtr Il’ič Čajkovskij.
 
All’età di dieci anni, Shaham (nella foto a sinistra) debuttò con l’Orchestra Sinfonica di Gerusalemme e poco dopo suonò per la prima volta con l’Orchestra Filarmonica di Israele diretta da Zubin Mehta. Oggi, a 53 anni, è uno dei violinisti più apprezzati del nostro tempo, ospite di compagini come i Berliner Philharmoniker e la Chicago Symphony Orchestra; suona lo Stradivari “Countess Polignac” del 1699. Il Concerto per violino op. 35 di Korngold nacque nel 1945 alla fine della Seconda guerra mondiale: il compositore austriaco, esiliato in California a causa delle persecuzioni naziste, aveva infatti giurato che avrebbe composto solo colonne sonore - che peraltro gli valsero due premi Oscar - finché Hitler sarebbe rimasto al potere. Il critico dell’epoca del «New York Times», Olin Downes, liquidò il lavoro come “Hollywood concerto”, ma in realtà le prime due esecuzioni con solista Jascha Heifetz - quella del 15 febbraio 1947 con l’orchestra Sinfonica di Saint Louis diretta da Vladimir Golschmann e quella del 30 marzo dello stesso anno con la Filarmonica di New York diretta da Efrem Kurtz - ebbero grande successo.
 
Recentemente insignita del "Bayerischer Verfassungsorden" (Ordine della Costituzione Bavarese), per i suoi "straordinari meriti artistici" nel campo della musica classica e anche per la sua attenzione nel promuovere la musica contemporanea, e del “Kulturpreis Bayern 2024”, Oksana Lyniv apre il concerto bolognese con una pagina nuova, “In una notte stellata”, che Guarnieri (nella foto a destra) ha composto tra il 2022 e 2023 lasciandosi ispirare dal cosmo e dalla sua passione per l’astronomia, facendo una riflessione in musica che tende al “tempo sospeso”. «Non mi interesso ai dati tecnici, strettamente matematici o astrofisici - dice l’autore - ma voglio vivere intensamente la bellezza del cielo, la bellezza dell’infinito che ci proietta verso ciò che è misterico, universale in senso spirituale». 
 
Chiude la serata la celebre Sinfonia n. 6 in si minore op. 74 “Patetica”. Ultimo lavoro di Čajkovskij, che morì nove giorni dopo averne diretto la prima esecuzione il 28 ottobre 1893 a San Pietroburgo, fu dedicato al nipote Vladimir Davydov al quale il compositore confidò di avere in mente per la sinfonia un “programma” che però non fu mai svelato.
 
Main Partner della Stagione Sinfonica 2024 del Teatro Comunale di Bologna è Intesa Sanpaolo, grazie al cui sostegno sono inoltre aperte gratuitamente alle scuole gran parte delle prove generali dei concerti.
 
Per ogni concerto della Stagione Sinfonica 2024 prosegue “Note a margine”, una rassegna di incontri con il pubblico che si tengono circa 30 minuti prima dell’inizio del concerto presso il foyer del bar dell’Auditorium Manzoni. 


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