mercoledì 27 novembre 2024

In occasione del 150° anniversario della nascita di Arnold Schönberg e del centenario della nascita di Pierre Boulez il Quatuor Diotima per l'IUC

 
Istituzione Universitaria dei Concerti
I CONCERTI DELL’AULA MAGNA
80a Stagione 2024 | 2025
Sabato 30 novembre - ore 17.30

QUATUOR DIOTIMA
Yun-Peng Zhao violino 
Léo Marillier violino 
Franck Chevalier viola 
Alexis Descharmes violoncello


In occasione del 150° anniversario della nascita di Arnold Schönberg 
e del centenario della nascita di Pierre Boulez 

Ludwig van Beethoven 
Quartetto n. 12 in mi bemolle maggiore op. 127 
Pierre Boulez 
Livre pour Quatuor (movimenti Ia e Ib, revisione del 2012) 
Arnold Schönberg 
Quartetto n. 1 in re minore op. 7

Nell’ambito della programmazione dell’Istituzione Universitaria dei Concerti dedicata ai quartetti d’archi, spicca il concerto del quartetto francese Quatuor Diotima sabato 30 novembre alle 17.30 in Aula Magna.
In occasione del 150° anniversario della nascita di Arnold Schönberg e del centenario della nascita di Pierre Boulez il famoso quartetto propone un nuovo ciclo di due concerti dal titolo Beethoven / Schönberg / Boulez. Questo primo concerto impagina il Quartetto n.12 di Beethoven e due movimenti del Livre pour Quatuor di Boulez, revisionato dal compositore appositamente per loro, oltre al primo quartetto di Schönberg.
Incontrare Pierre Boulez (nella foto a sinistra), lavorare con lui, eseguire il suo unico quartetto per archi, è rimasto per noi un sogno per molto tempo - raccontano i  musicisti del Quatuor Diotima - era il nostro progetto principale quando eravamo studenti post-laurea al Conservatorio di Parigi. Ma per molte ragioni non siamo riusciti a realizzarlo. Molti anni dopo, chiedemmo un incontro a Pierre Boulez, per spiegargli il nostro progetto Beethoven-Schoenberg-Boulez. E lui ne fu subito sedotto. Lo sappiamo non per la sua reazione, perché era gentile con tutti quelli che incontrava, ma attraverso i suoi assistenti, che ci contattarono per fissare delle sessioni di lavoro nei giorni successivi!  Durante questo primo incontro, abbiamo parlato di Schoenberg e Beethoven. Sapeva quei pezzi a memoria! E ci ha spiegato i problemi che aveva con il suo quartetto d'archi: non gli piaceva il fatto che le orecchie degli esecutori non potessero controllare il processo e che il primo violino dovesse dare spunti e battere il tempo in continuazione: per questo motivo aveva deciso di non lavorare con alcuni quartetti su questo pezzo! Era anche consapevole del fatto che la maggior parte dei tempi era impossibile da suonare e che molti gesti erano contrari allo strumento. Dare un'incarnazione più pratica e strumentale alle sue idee musicali originali è diventato l'obiettivo principale del lavoro fatto con lui negli anni a seguire.
Abbiamo lavorato con Boulez per la prima volta a Baden-Baden nel luglio 2011: sessioni di lavoro molto intense durante tre giorni, cene lunghissime solo tra lui e noi quattro. Un'esperienza incredibile, poter parlare con lui faccia a faccia per ore. Avevamo tantissime domande e lui era così appassionato e paziente! Ricordi incredibili! Ci disse anche che ci avrebbe dato il manoscritto del quarto movimento come regalo di Natale, così andò alla Fondazione Sacher e noi ricevemmo il nostro regalo di Natale!  Poi lo abbiamo rivisto a Parigi all'Ircam nell'autunno 2011 e a Pasqua 2012.
Purtroppo i suoi occhi non gli hanno permesso di lavorare abbastanza intensamente per terminare il lavoro sul 4° movimento.  Ma abbiamo terminato insieme le correzioni su tutti gli altri movimenti ed è venuto ai concerti che abbiamo tenuto a Parigi nell'autunno 2012 al Theatre des Bouffes du Nord: il nostro ciclo Beethoven-Schoenberg (nella foto a destra)-Boulez.
L'ultima volta che l'abbiamo visto è stato al festival di Lucerna 2013, quando è venuto a sentire il suo pezzo che stavamo suonando lì.  Sarebbe una bugia dire che eravamo i più stretti amici di Pierre Boulez, naturalmente, perché il divario generazionale non induceva a un'eccessiva familiarità.  Ma abbiamo avuto la fortuna di essere gli ultimi musicisti ad aver lavorato così intensamente con lui, e quella stessa differenza di età è stata preziosa per la trasmissione musicale.


Il Quatuor Diotima è oggi uno dei quartetti d’archi più richiesti a livello internazionale. Nasce nel 1996 per volontà di un gruppo di studenti diplomati del Conservatoire National Supérieur de Musique de Paris. Il nome del quartetto evoca un duplice significato musicale: Diotima è allo stesso tempo un'allegoria del romanticismo tedesco – Friederich Hölderlin dà il nome all'amore della sua vita nel suo romanzo Hyperion – ma anche un caposaldo della musica del nostro tempo, Fragmente-Stille, an Diotima di Luigi Nono.
Il Quatuor Diotima ha lavorato in stretta collaborazione con alcuni dei più grandi compositori della fine del XX secolo, in particolare Pierre Boulez ed Helmut Lachenmann, ma anche Toshio Hosokawa, Rebecca Saunders, Tristan Murail. Il quartetto è grande interprete anche del repertorio tradizionale, da Schubert a Schönberg, Debussy, Ravel, Bartòk.
Nel 2021 ha pubblicato tre ritratti di Erno Poppe, Stefano Gervasoni, Gerard Zoesson e nel 2023, in occasione del centenario di György Ligeti, il quartetto ha pubblicato un album dedicato al compositore avviando la collaborazione con l'etichetta Pentatone (foto a destra).
Il Quatuor Diotima è stato il primo quartetto residente a Radio France dal 2019 al 2021, ma risulta prestigiosa la collaborazione con istituti accademici oltre che in Francia, anche in Germania e in Svizzera. Importante anche l’attività pedagogica in collaborazione con l’Accademia del Festival di Aix en Provence, l’Università di Chicago e le Masterclasses in tutto il mondo.
Ospite sempre molto richiesto e apprezzato in tutte le sale da concerto e festival del mondo, nella primavera del 2024 il Quatuor Diotima è stato impegnato in una tournée di un mese in Cina e in Corea.
Il Quatuor Diotima è sostenuto da importanti enti e istituzioni culturali francesi fra cui SACEM, Spedidam, Adami, ed è membro anche di organizzazioni professionali come PROFEDIM, Futurs Composés, FEVIS.


Media Partner
Per la stagione 2024-2025 la IUC ha rinnovato l’accordo di media partnership con Radio Vaticana, che si ringrazia. 
Le attività della IUC sono realizzate con il contributo del Ministero della Cultura

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