Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone – Sala Sinopoli
The King’s Singers
Carols from King’s
Gauntlett, Once in Royal David’s city
Chilcott, The Shepherd’s Carol
Robert de Pearsall, In dulci jubilo
Northern Lights
Gjeilo, Northern Lights
Ingemann, Ole Faurschou Deilig er jorden
Grieg, Ave maris stella
The New World
Ramirez, La peregrinación
Tradizionale, Riu, riu, chiu
de Victoria, O magnum mysterium
Gutiérrez de Padilla, A siolo flasiquiyo
Finding Harmony at Christmas
Guaraldi, Christmas Time is here
Gruber, Stille Nacht
Blane and Martin, Have yourself a merry little Christmas
Tradizionale, God rest ye merry, gentlemen
Saint-Saëns, Sérénade d’hiver
Celebrating 100 Years of Disney
Harline, When you wish upon a star
Selezione di brani per celebrare la magia dei 100 anni della Disney
The Christmas Stocking
I classici delle feste e nuove sorprese dalla celebre collezione Closeharmony
Definiti dal Gramophone come «incantevoli all’ascolto, dalla prima all’ultima nota», i King’s Singers continuano a essere il gruppo vocale più acclamato al mondo, in grado di distinguersi per il carisma e i virtuosismi vocali. L’ensemble vanta ormai oltre mezzo secolo di carriera, che li ha condotti nelle più importanti e famose sale da concerto di tutto il mondo, dando sfoggio di un vasto repertorio che va dalla musica antica a quella contemporanea, pur mantenendo sempre quella brillantezza esecutiva che li contraddistingue.
Per il loro ritorno all’Accademia di Santa Cecilia, proporranno un programma in sei tappe, contraddistinte da elementi diversi. Si inizia con i Christmas’ Carols della tradizione inglese, una selezione di cori provenienti dal repertorio tradizionale, per poi passare alle musiche di tre compositori nordeuropei (Gjeilo, Ingemann e Grieg), i cui brani sono densi di immagini legate alla stagione invernale e al Natale. La seconda metà del concerto si apre con musiche del ‘nuovo mondo’ (The New World), che introdurranno il pubblico al variegato repertorio corale sudamericano, a cui seguirà una selezione di cori natalizi che si chiuderanno sulle note di una serenata di Saint-Saëns.
Concluderà la serata una selezione di classici della Disney e delle festività, sulle cui note il pubblico dell’Accademia saluterà i King’s Singers, in attesa del prossimo concerto dedicato alla stagione natalizia, in cui direttore Gustavo Dudamel eseguirà Lo Schiaccianoci di Čajkovskij in forma di concerto.
I King’s Singers nascono nel 1968, quando alcuni studenti, membri del famoso Coro del King’s College di Cambridge, decisero di riunirsi in un ensemble ispirata a formazioni vocali quali i Platters o i Comedian Harmonist che, tra gli anni ’30 e ’60, avevano rivoluzionato il genere ‘a cappella’. La formazione iniziale comprendeva sei voci maschili, suddivise in due controtenori, un tenore, due baritoni e un basso – una struttura interna che si rivelò efficace, tanto da rimanere immutata fino ad oggi. Nei primi anni di attività, il coro è riuscito ad accrescere la propria fama anche grazie a partecipazioni in programmi come il Nana Moskouri Show, il Ronnie Corbett, il Royal Variety Show, ma anche il Tonight Show. Fra queste apparizioni televisive, degno di nota è uno special natalizio (che in seguito vinse anche un Premio Emmy) in cui i King’s Singers condividevano il palco con noti nomi del canto pop e classico, come Julie Andrews e Placido Domingo.
Negli ultimi anni, l’attività del gruppo si è distinta per l’incisione di alcuni album che, in linea con il loro vasto e variegato repertorio, vantano musiche tra loro molto diverse: dai madrigalismi di compositori inglesi (Thomas Weelkes e William Byrd), a musiche dal repertorio romantico, passando per un album dedicato al centenario della Disney. Il loro contributo all’industria discografica si è rivelato negli anni determinante, tanto da essere selezionati come uno dei due soli gruppi vocali presenti sulla Grammophone Hall of Fame, a riprova della loro unicità.
Ma l’impegno dei King’s Singers verso la musica non si esaurisce in concerti e incisioni: l’ensemble ha, infatti, commissionato nel tempo oltre 200 nuove opere a numerosi compositori di indubbia fama, quali György Ligeti, Krzysztof Penderecki, Luciano Berio, Richard Rodney Bennett, Gunther Schuller, Giancarlo Menotti o Steve Martland.
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