Alla Sala dei Priori, ore 18:30, va in
scena “Songs of extinction”, una
produzione DancehausPiù con la danzatrice e
coreografa Annalì Rainoldi che ne ha curato anche l’idea
e la coreografia.
Songs of extinction nasce dal desiderio di utilizzare danza, composizione sonora e videoproiezione per attraversare la condizione di emergenza a cui siamo tutti esposti: l'alterazione irrimediabile degli ecosistemi e il rischio di estinzione di numerose vite sulla terra. Indagando il patrimonio sonoro che sta pian piano scomparendo dalla terra si è aperto il dialogo con Rainforest connection, onlus con sede a San Francisco, diventato primo partner del progetto.
Songs of extinction nasce dal desiderio di utilizzare danza, composizione sonora e videoproiezione per attraversare la condizione di emergenza a cui siamo tutti esposti: l'alterazione irrimediabile degli ecosistemi e il rischio di estinzione di numerose vite sulla terra. Indagando il patrimonio sonoro che sta pian piano scomparendo dalla terra si è aperto il dialogo con Rainforest connection, onlus con sede a San Francisco, diventato primo partner del progetto.
RFCx, che si occupa di
tecnologia della conservazione, ha creato una rete acustica globale e
un sistema di monitoraggio per individuare le minacce ambientali e
per proteggere la biodiversità. L'approccio RFCx sta sviluppando il
più grande progetto di gestione collaborativa dell'ecosistema in
corso al mondo. I video, girati da Nicolò Asahi Cameroni, sono
realizzati da Matteo Bittante (foto a destra) in stretto rapporto con la danza in
scena. Il soundscape curato da Fabio Malizia utilizza le
registrazioni fornite dagli archivi di RFCx, un live stream da un
luogo monitorato, e una composizione sonora originale creata per
questo progetto.
Annalì Rainoldi, danzatrice versatile, insegnante e coreografa, artista associata a DancehausPiù Centro Nazionale di Produzione della Danza e sostenuta dal CCN di Nantes.Nel 2024 vince il bando europeo The big green promosso da Marche teatro in collaborazione con partner in Ungheria, Lettonia, Polonia e Portogallo.Arricchisce e plasma il suo linguaggio espressivo e interpretativo grazie all’incontro con importanti maestri della scena nazionale e internazionale. Il suo percorso creativo autoriale si accompagna alla passione per la trasmissione della pratica della danza contemporanea e dell'improvvisazione.Al centro della sua ricerca lo studio del mito, del rito, di segni e di simboli si intreccia con il tema della memoria che si declina secondo differenti interazioni: la memoria del corpo intesa come memoria cellulare incapace di mentire e che rivela l’essenza profonda e non addomesticata dell’essere umano, la memoria emotiva che si rivela attraverso il gesto guidato dalla pura intuizione, la memoria collettiva portata attraverso l’uso di segni e simboli nell’interazione di differenti linguaggi.Nel 2022 inizia lo studio per Songs of extinction, prodotto da Dancehaus in collaborazione con Rainforest Connection. Il progetto si presenta come una riflessione sul rapporto tra l'Umano e il Pianeta, sugli habitat e le specie a rischio estinzione dove danza, video e musica collaborano in sinergia per un'esperienza immersiva dello spettatore.Nel 2022 è tra i 12 coreografi di Next Generation of Choreographers promosso dalla Fondazione Aterballetto di Reggio Emilia, al termine del master presenta Atoms for peace, coreografia per 5 danzatori del gruppo Agor Coaching Project.Nel 2021 crea MAN (mun diminutivo di Manorath) un viaggio sulla vulnerabilità dell'essere umano e le radici delle emozioni, in collaborazione col musicista Fabio Malizia e la danzatrice Michela Priuli, prodotto da Dancehaus Più.Nel 2020 crea Natuur, lavoro ispirato a Il giardino delle delizie di H. Bosh, coprodotto da Dancehaus Più e CCN di Nantes, finalista al Premio Prospettiva Danza 2021.
Annalì Rainoldi, danzatrice versatile, insegnante e coreografa, artista associata a DancehausPiù Centro Nazionale di Produzione della Danza e sostenuta dal CCN di Nantes.Nel 2024 vince il bando europeo The big green promosso da Marche teatro in collaborazione con partner in Ungheria, Lettonia, Polonia e Portogallo.Arricchisce e plasma il suo linguaggio espressivo e interpretativo grazie all’incontro con importanti maestri della scena nazionale e internazionale. Il suo percorso creativo autoriale si accompagna alla passione per la trasmissione della pratica della danza contemporanea e dell'improvvisazione.Al centro della sua ricerca lo studio del mito, del rito, di segni e di simboli si intreccia con il tema della memoria che si declina secondo differenti interazioni: la memoria del corpo intesa come memoria cellulare incapace di mentire e che rivela l’essenza profonda e non addomesticata dell’essere umano, la memoria emotiva che si rivela attraverso il gesto guidato dalla pura intuizione, la memoria collettiva portata attraverso l’uso di segni e simboli nell’interazione di differenti linguaggi.Nel 2022 inizia lo studio per Songs of extinction, prodotto da Dancehaus in collaborazione con Rainforest Connection. Il progetto si presenta come una riflessione sul rapporto tra l'Umano e il Pianeta, sugli habitat e le specie a rischio estinzione dove danza, video e musica collaborano in sinergia per un'esperienza immersiva dello spettatore.Nel 2022 è tra i 12 coreografi di Next Generation of Choreographers promosso dalla Fondazione Aterballetto di Reggio Emilia, al termine del master presenta Atoms for peace, coreografia per 5 danzatori del gruppo Agor Coaching Project.Nel 2021 crea MAN (mun diminutivo di Manorath) un viaggio sulla vulnerabilità dell'essere umano e le radici delle emozioni, in collaborazione col musicista Fabio Malizia e la danzatrice Michela Priuli, prodotto da Dancehaus Più.Nel 2020 crea Natuur, lavoro ispirato a Il giardino delle delizie di H. Bosh, coprodotto da Dancehaus Più e CCN di Nantes, finalista al Premio Prospettiva Danza 2021.
Nel 2018 crea il solo Lakota white buffalo
prophecy e Sweet Ann pièce per la Dancehaus Junior Company, progetti
prodotti da Dancehaus Più e ospitati in anteprima nazionale al
Festival Exister a Milano.Dal 2016 al 2020 con la compagnia MK di
Michele di Stefano (Leone d'Argento alla creatività alla Biennale di
Venezia 2014) e continua a sviluppare i propri lavori come autrice e
interprete.Vince il Bando Amapola 2014 promosso da Fabbrica
dell'Esperienza di Milano. Crea This is not a show, una
'fenomenologia' dell'essere umano sospesa in un luogo dove l'inganno
diviene realtà e la realtà inganno, giocata sulla capacità, tutta
umana, di utilizzare l'autoinganno come principio di sopravvivenza.
This is not a show è sostenuto da A.C.S. Abruzzo Circuito
Spettacolo, Dance_B e ArtedanzaE20. Selezionato per la Vetrina della
Giovane Danza d'Autore 2015 dalla rete Anticorpi XL, ospitato in
diversi Festival in Italia.Crea un lavoro per quattro interpreti,
Kyujo, che vince il terzo premio Danz'è Oriente Occidente 2015.Nel
2013 è impegnata in diverse residenze coreografiche con Riccardo
Meroni per la creazione del duo Cammino sulle tue vertigini,
finalista al XVII Festival delle Miniature Coreografiche di
Belgrado.Dal 2010 entra a far parte del progetto europeo DanceMe
debuttando nell'aprile 2011 En Verlan. Da allora sceglie di
affiancare l'impegno come interprete per altri coreografi a un
percorso che dedica allo sviluppo di progetti e produzioni
autoriali.Nel dicembre 2011 debutta a Milano con Diataraxia
noctuidae, assolo che indaga il tema della perturbabilità e del
ricordo. Diataraxia è selezionata dal circuito Anticorpi XL per la
Vetrina della Giovane Danza d'Autore 2012, da Short Time, contest
coreografico diretto da Francesco Ventriglia per la compagnia
MaggioDanza, è invitata al Festival Fabbrica Europa di Firenze,
RomaEuropa sezione DNA, Festival Exister di Milano, e diverse serate
eXpLo.Dal 2008 al 2010 danza nella Compagnia Pierlombardo diretta da
Susanna Beltrami e nella compagnia Corpi Mobili diretta da Sabrina
Camera. Dal 2011 è impegnata come interprete freelance nella
Compagnia Naturalis Labor diretta da Luciano Padovani a Vicenza e nel
balletto dell'Esperia di Torino diretto da Paolo Mohovich.Rientrata
in Italia dal soggiorno studio a Parigi presso l'Université Sorbonne
Nouvelle decide di dedicare la sua ricerca ai linguaggi delle arti
performative. Consegue la laurea con lode in Scienze Umanistiche per
la Comunicazione, esponendo una tesi sulla ricerca del coreografo
americano Merce Cunningham.Si diploma alla Scuola d’Arte Drammatica
Paolo Grassi di Milano nel 2007, indirizzo Teatrodanza, sotto la
direzione di Marinella Guatterini. Durante gli anni di accademia
danza negli spettacoli ideati e diretti da Luciana Melis, Sarah
Taylor, Cho Ming e Susanna Beltrami. Da allora continua la propria
formazione tutt'oggi seguendo workshop con Emio Greco, Tamas Geza
Morich (Forsythe Member), Virgilio Sieni, Simona Bertozzi, Nigel
Charnock, Adam Linder, Rachel Krische, Emmanuelle Jouthe, Chiara
Frigo, Pompea Santoro (Cullberg Ballet), Robert Swinston (Merce
Cunningham Dance Company), Matanicola (Matan Zamir e Nicola Mascia),
Ohad Naharin e Batsheva Dance Company, Marina Giovannini, Michele di
Stefano, Sita Ostheimer (Hofesh Schechter Company), Laura Aris
(Ultima Vez), Emanuel Gat.Negli stessi anni collabora e prende parte
agli spettacoli diretti da coreografi internazionali quali Lucinda
Childs e Emio Greco e partecipa come performer alla sezione arte
della Biennale di Venezia, diretta dal regista Beat Kuert. Dopo il
diploma è accolta come stagista presso Virgilio Sieni a Firenze e
Ariella Vidach a Milano.
Nessun commento:
Posta un commento