lunedì 8 dicembre 2025

“SEI BIS” PER BERIO, NEL CENTENARIO DALLA NASCITA. Andrea Lucchesini protagonista di un recital pianistico, con musiche di Berio, Liszt e i 24 Preludi di Chopin.

 

Mercoledì 10 dicembre alle ore 20.30, nella Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica, Andrea Lucchesini torna ospite dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia con un recital dedicato a Luciano Berio, Franz Liszt e Fryderyk Chopin.
Il concerto si colloca nel centenario della nascita di Berio, con il quale Lucchesini intrattenne un intenso rapporto artistico e umano fin dagli anni Ottanta, divenendone interprete di riferimento e dedicatario della revisione della Sequenza IV, che Berio adattò appositamente al suo pianismo nel 1995.
 
L’apertura della serata è affidata ai Six Encores, brevi pagine pianistiche composte fra il 1965 e il 1990, concepite come piccoli epigrammi sonori che condensano in pochi minuti alcuni tratti tipici del linguaggio di Berio. Tra figurazioni ossessive, bruschi cambi di prospettiva e raffinate sovrapposizioni timbriche, questi brani anticipano o riecheggiano idee presenti nelle opere maggiori del compositore, configurandosi come veri e propri “micro-ritratti” della sua poetica. In continuità con questo percorso, Lucchesini affronta la Sequenza IV, che Berio descriveva come “un viaggio di esplorazione attraverso le regioni sconosciute e conosciute del colore e dell’articolazione strumentali”: un’indagine sulle possibilità timbriche del pianoforte, che alterna masse sonore dense a sezioni rarefatte, in costante tensione fra libertà percettiva e rigore strutturale.
A questa prima sezione, dedicata a Berio, si affiancano due capisaldi del grande repertorio romantico. La Sonata in si minore di Liszt, composta nel 1853 e pubblicata l’anno successivo, rappresenta uno dei vertici del pianismo ottocentesco. Il programma si conclude con i 24 Preludi op. 28 di Chopin, composti a Maiorca nel 1838-39 e pubblicati nel 1839.
Lontani dall’essere semplici esercizi introduttivi, i Preludi costituiscono una sorta di diario poetico in cui stati d’animo contrastanti si susseguono in rapida successione: miniature fulminee, meditazioni liriche, slanci drammatici e sospensioni enigmatiche. L’intero ciclo, organizzato secondo la successione di tonalità del Clavicembalo ben temperato bachiano (tonalità maggiori seguite dalle relative minori), offre un percorso musicale di straordinaria varietà espressiva.
Il ritorno di Andrea Lucchesini sul palcoscenico ceciliano assume così il valore di un duplice omaggio: da un lato alla figura di Luciano Berio, maestro e riferimento fondamentale nella sua formazione, dall’altro al pianismo romantico di Liszt e Chopin.

foto ASNC/MUSA

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