Debutta al Teatro Carlo Felice di Genova venerdì 19 dicembre alle ore 20 (Turno A; repliche sabato 20 dicembre ore 15 Turno F e ore 20 Turno B; domenica 21 dicembre ore 15 Turno C), nell’ambito della Stagione 2025-26, lo spettacolo di danza Boléro-Ravel, recente e acclamata produzione della Daniele Cipriani Entertainment che ha debuttato con grande successo lo scorso ottobre al Teatro Comunale di Bologna. Lo spettacolo, nato da un’idea dello stesso Cipriani, con testo di Vittorio Sabadin e regia di Anna Maria Bruzzese, racconta la storia del compositore Maurice Ravel (1875-1937), di cui ricorrono 150 anni dalla nascita, attraverso alcune delle sue pagine più celebri, scritte per la danza, che saranno eseguite dall’Orchestra del Teatro Carlo Felice dirette da Paolo Paroni.
Protagonista il bailarín/bailador Sergio Bernal e la partecipazione straordinaria dell’étoile Luciana Savignano, interpreto noti agli appassionati di danza ma anche al grande pubblico. Insieme a loro Anbeta Toromani e Alessandro Macario, Luca Curreli e Jacopo Giarda, i ballerini della Sergio Bernal Dance Company nonché gli attori Alessandro Ambrosi e Marco Guglielmi impegnati in scena come “strilloni” che, attraverso titoli di giornali immaginari, tracciano alcune tappe della vita e della carriera del musicista francese.
Anche per Boléro-Ravel sono confermate le introduzioni all’ascolto di circa 30 minuti che gli spettatori delle singole recite potranno seguire in Sala Paganini, da 45 minuti prima dell’inizio, a cura degli allievi del Conservatorio “Niccolò Paganini” e del Liceo Coreutico “Piero Gobetti”.
In linea con molti dei suoi spettacoli precedenti, compresi quelli dedicati a Stravinsky e Rachmaninov, Cipriani fonde in Boléro-Ravel gli episodi più significativi della vita del compositore. Il titolo stesso anticipa che il fulcro dello spettacolo è il celebre Boléro, commissionato a Ravel dalla leggendaria ballerina e attrice Ida Rubinstein, nel cui ruolo ci sarà una étoile di pari carisma: Luciana Savignano. Tra passi di danza e ricordi che riaffiorano dal passato, la Savignano evoca la genesi del capolavoro di Ravel, il quale, com’è noto, rimase profondamente ammaliato dalla fascinosa diva russa. Boléro-Ravel è un viaggio nella musica di Ravel e, in particolare, nelle sue composizioni per balletto: se il Boléro fu originariamente coreografato da Bronislava Nijinska (e vale la pena ricordare che la stessa Savignano fu, a suo tempo, una delle grandi interpreti della potente versione di Maurice Béjart), in questo spettacolo sarà interpretato dal madrileno Sergio Bernal con la sua compagnia e la coreografia sensuale e magnetica di Rafael Aguilar. Bernal è coreografo e interprete della Rapsodie espagnole, altro brano intriso dall’esotismo iberico del compositore, orgoglioso delle proprie ascendenze basco-spagnole. La Pavane pour une infante défunte porta invece la firma dei coreografi Simone Repele e Sasha Riva che hanno creato questo pezzo pensando alla partecipazione straordinaria di Luciana Savignano, la quale sarà in scena con Luca Curreli e Jacopo Giarda; mentre La Valse, interpretata da Anbeta Toromani e Alessandro Macario, ha la coreografia di Francesco Nappa.
In occasione del debutto di venerdì 19 dicembre, alle ore 19, sempre in Sala Paganini, sarà inaugurata l’esposizione permanente della mostra fotografica I grandi del balletto classico, donata al Teatro Carlo Felice dalla curatrice Francesca Camponero: tutte rigorosamente in bianco e nero, le 25 fotografie ritraggono celebri danzatori, tra cui Rudolf Nureyev, Margot Fonteyn, Vladimir Vasiliev ed Ekaterina Maximova, Carla Fracci, Roland Petit, Natalia Makarova dal 1950 al 1982, anche non in scena. Molte immagini sono state scattate in occasione del Festival di Nervi.
Boléro-Ravel sostituisce, com’è noto, il balletto Coppélia il cui allestimento scenico è andato distrutto in un grave incendio divampato alcune settimane fa nel deposito dove i proprietari della produzione scelta dal Teatro Carlo Felice custodivano scene, costumi e altri materiali. Abbonamenti e biglietti acquistati rimangono validi per il nuovo titolo.
(foto di Andrea Ranzi)



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