Domenica 14 dicembre alle ore 20.30 l'Ensemble Vocale Harmonia Cordis terrà un Concerto di Avvento all'interno della Stagione musicale di San Calimero. L'immagine scelta per la locandina, San Michele in battaglia trionfante sul demonio, sembrerebbe però lontana dalle principali e più immediate raffigurazioni del Natale.
E certamente lo è.
La traccia profonda lasciata dal testo "Spem in alium" e dalla musica di Jaquet da Mantua, scelti da Palestrina per la composizione di una messa, ha suggerito all'Ensemble uno sguardo nuovo cui sottoporre anche questa ricorrenza: il Natale, infatti, privato delle domande poste dall'arte e dallo spirito, potrebbe correre il rischio di ridursi a banale abitudine.
"Il pericolo più sottile è che il
male che si insinui come acqua che scava la roccia. Hannah Arendt lo
ha descritto con lucidità nel concetto di “banalità del male”:
non sono i demoni a distruggere il mondo, ma le persone comuni che
smettono di pensare, che obbediscono, che si adattano. Così il male
si fa quotidiano, invisibile, perfino rassicurante. È la routine che
uccide la coscienza, l’abitudine che normalizza l’orrore. [...]
In questo modo, possiamo persino arrivare a desiderare ciò che ci
limita, a tollerare ciò che ci ferisce, a considerare inevitabile
ciò che ci umilia.
Ma l’antidoto al male, come diceva Albert
Camus, non è un atto eroico e isolato: è una resistenza lucida
e quotidiana, la cura del pensiero, della coscienza, della
responsabilità personale. È nel rifiuto di compromessi
apparentemente innocui che si misura la vera libertà. Non serve
gridare, ma pensare, interrogarsi, opporsi anche quando tutto sembra
insignificante."
(Anna
Lorenzini, https://la-filosofia.it/labitudine-al-male-piccole-concessioni-grandi-orrori/)
Basilica di San Calimero, Milano
PRAETER IN TE, DEUS
Willaert, Jaquet de Mantua, Palestrina, Morales, Guerrero, Victoria
Ensemble Vocale Harmonia Cordis
diretto da Giuditta Comerci (nella foto)
- INGRESSO LIBERO -
Spem in alium nunquam habui
praeter in te, Deus Israel,
qui irasceris et propitius eris
et omnia peccata hominum
in tribulatione dimittis.
Domine Deus, Creator caeli et terrae
respice humilitatem nostram.
Non ho mai riposto la speranza in altri
che in te, Dio di Israele,
che castighi e usi misericordia
e perdoni i peccati
del popolo che soffre.
Signore Dio, Creatore del cielo e della terra,
Considera la nostra umiltà. (cfr. Gdt 6, 19 - 9, 12)


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