lunedì 11 novembre 2024

ACCADEMIA DI SANTA CECILIA - MOZART, BEETHOVEN E GERSHWIN PER FIATI

 
Mercoledì 13 novembre ore 20.30
Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone – Sala Sinopoli
 
Fiati di Santa Cecilia
flauto Andrea Oliva | oboe Francesco Di Rosa
clarinetto Alessandro Carbonare |corno Guglielmo Pellarin
fagotto Andrea Zucco |pianoforte Emilio Aversano
 
Beethoven da L’orologio meccanico WoO: Adagio assai; Allegro non più molto
Mozart
 Quintetto K 452 per fiati e pianoforte
Ibert Trois Pièces brèves per quintetto di fiati
Berio Opus number zoo, per quintetto di fiati
Gershwin Porgy and Bess: suite (arr. Holcombe)
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biglietti da € 18 a € 38

L’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia è stata la prima in Italia a dedicarsi al grande repertorio sinfonico, ma riserva uno spazio sempre maggiore anche alla musica da camera. All’interno dell’Orchestra si sono formati diversi gruppi cameristici che vantano collaborazioni con prestigiosi artisti quali Heinz Holliger, Alexander Lonquich e Antonio Pappano. Il 13 novembre alle ore 20.30 la Sala Sinopoli (Auditorium Parco della Musica) accoglierà i Fiati di Santa Cecilia, un ensemble composto da prime parti dell’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia a cui, per l’occasione, si
unirà il pianista Emilio Aversano. I Fiati apriranno la serata con due brani tratti dall’Orologio meccanico WoO (Adagio assai e Allegro non più molto) scritti originariamente da Beethoven nel 1799 per orologio meccanico, un singolare strumento composto da un orologio combinato con un piccolo organo che attiva un rullo sul quale è inciso il brano da riprodurre. I brani, senza indicazione di strumento, nel tempo sono stati oggetto di diverse trascrizioni. Seguirà il Quintetto K 452 per fiati e pianoforte di Mozart, eseguito a Vienna nel 1784, di cui lo stesso autore riferì al padre in una
lettera del 10 aprile di quello stesso anno: “è la cosa migliore che abbia mai scritto finora in vita mia”. Quindi sarà la volta dei Tre pezzi brevi di Jacques Ibert e del Quintetto opus number zoo di Berio. Chiuderà il concerto una selezione di brani tratti da Porgy and Bess di Gershwin nell’arrangiamento di Bill Holcombe che ripropongono la ricchezza melodica, ritmica e la vitalità delle più belle melodie dell’opera composta nel 1935.
 

 



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