Il trovatore, capolavoro di Giuseppe Verdi, chiude venerdì 15 marzo alle ore 20.30, con replica domenica 17 alle ore 16.00, la Stagione Lirica 2023-2024 del Teatro del Giglio. Il debutto assoluto di quest’opera, nel gennaio 1853, ebbe luogo in uno dei più importanti teatri romani dell’epoca, il Teatro Apollo, e fu un successo enorme, mai venuto meno, che fa considerare questo titolo una vera e propria pietra miliare del melodramma.
Un ritorno molto atteso a Lucca, dopo ben 24 anni di assenza dal palcoscenico del Giglio, che si realizza grazie ad un nuovo allestimento coprodotto tra i Teatri di Piacenza, Comunale Pavarotti-Freni di Modena, Goldoni di Livorno, Giglio di Lucca e Opera Giocosa di Savona. La direzione musicale dell’opera è affidata al Maestro Giovanni Di Stefano, che sarà sul podio dell’Orchestra del Teatro Goldoni. Il Coro del Teatro Goldoni è diretto da Maurizio Preziosi. Bacchetta di vastissima esperienza sia in campo lirico che sinfonico, Giovanni Di Stefano ha diretto in importanti teatri in molte città italiane e all’estero (Austria, Bulgaria, Inghilterra, Giappone, Lussemburgo, Slovenia, Germania, Svizzera, Finlandia, ecc.). Molto attivo anche nel campo dell’organizzazione musicale, Di Stefano è titolare di cattedra in Direzione d’orchestra, attualmente presso il Conservatorio di Musica “G. Puccini” della Spezia.
A dominare lo spazio un’imponente scatola scenica «che nel suo scomporsi e ricomporsi evoca in modo astratto torri, macchine da guerra medievali, spazi claustrofobici di prigionia - spiega il regista Stefano Monti, che firma anche costumi e scene (queste con Allegra Bernacchioni), mentre le luci sono di Fiammetta Baldiserri -. Il tema del fuoco, simbolo del Trovatore, inteso come metafora delle passioni amorose, carnali, talvolta brucianti e distruttive, dei desideri di vendetta ed evocativo della pira – prosegue il regista – ritorna nel rosso fuoco materico intriso di nero carbonizzato che costituisce la materia che avvolge in un irreversibile destino comune le vite dei nostri personaggi.»
Nei panni dei protagonisti, Claire de Monteil (Leonora), che ha vinto numerosi premi prestigiosi (tra cui a New York, Avignone, Filadelfia e Elizabeth Connell in Australia) e sta rapidamente guadagnando il riconoscimento in tutto il mondo come un importante soprano in ascesa. Victória Pitts (Azucena), mezzosoprano nata a Belém, in Brasile, il cui debutto sulle scene è avvenuto nel 2018 all’Opéra de Lyon, seguito da quelli al Teatro del Maggio Fiorentino, al Festival della Valle d’Itria ed in altri teatri tra cui, l’anno successivo, l’Opera di Sofia proprio nella parte di Azucena nel Trovatore di Verdi ed al Ravenna Festival come Amneris nell’Aida di Verdi. Da allora prosegue un’intensa carriera lirica in importanti teatri nazionali ed esteri. Matteo Desole (Manrico), che ha tra i suoi recenti e futuri impegni quelli nei Teatri di Bologna, Modena, Parma, Piacenza, Firenze, Reggio Emilia, il debutto al Teatro alla Scala, al Carlo Felice di Genova, all’Opera di Roma, a Tokyo, alla Fenice, al Maggio Musicale, a Londra, Petruzzelli Bari, Prague Opera, Lirico di Cagliari. Il baritono Min Kim (Il conte di Luna), nato in Corea del Sud, distintosi in vari concorsi nazionali di canto. Completano il cast Yonghen Dong (Ferrando), Samantha Sapienza (Ines), Vincenzo Maria Sarinelli (Ruiz) e Luis Javer Jimenez (Un vecchio zingaro, Un messo).
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APPUNTAMENTI INTORNO ALL'OPERA
Presentazione dell'opera a cura di
Mario Menicagli e Stefano Monti
venerdì 15 marzo ore 18 - ridotto
del teatro
Laboratorio su Trovatore per
bambini dai 6 ai 12 anni
domenica 17 marzo ore 16-19 - teatro San
Girolamo
Per partecipare al laboratorio è necessario prenotarsi
alla biglietteria del teatro.
Il laboratorio è gratuito per i
bambini degli abbonati alla lirica sul turno domenicale (turno B);
per tutti gli altri il costo è di 5,00 euro.
Si accettano fino a
un massimo di 25 iscrizioni.
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