La stagione 2024-2025, che segna il trentasettesimo anno di attività dell’Associazione, riflette un rinnovato impegno verso la formazione dei giovani talenti e l’educazione musicale, con una serie di iniziative che confermano e arricchiscono la missione originaria della De Sono.
Con lo stesso spirito che ha animato l’Associazione sin dalla sua fondazione nel 1988, la De Sono offre sempre più opportunità, tramite le borse di studio, i progetti di educazione all’ascolto, i concorsi internazionali rivolti ai giovani ensemble, la promozione di ricerche musicologiche, la pubblicazione di tesi di giovani studiosi e la possibilità di fruire e di vivere le più importanti sale da concerto del territorio.
«Anche nella stagione 2024-2025, vogliamo ribadire il claim lanciato l'anno scorso: grandi opportunità. È il percorso della De Sono dal 1988: aiutare giovani talenti a trovare il supporto adeguato, economico e insieme culturale ed emotivo, per raggiungere risultati concreti e appaganti. - dichiara il Presidente Benedetto Camerana - Il nostro impegno a favore della formazione musicale prosegue con alcune novità, tra cui il lancio di De Skills, un progetto innovativo nato per dotare i borsisti delle competenze necessarie per navigare il panorama musicale contemporaneo ed affrontare le sfide di un settore in continua evoluzione.»
Considerata la crescente importanza delle tecnologie digitali, De Skills - progetto in collaborazione con Skill&Music, testata giornalistica attiva come agenzia di comunicazione e ufficio stampa - offre una formazione mirata su strumenti di auto-promozione e gestione della carriera, elementi ormai indispensabili per emergere in un settore altamente competitivo.
L’innovazione riguarda anche l’altra anima della De Sono, quella votata alla ricerca musicologica, come spiega il direttore artistico Andrea Malvano: «Grazie al sostegno del PNRR, la De Sono, in collaborazione con l’Accademia Filarmonica-Società del Whist, sta portando avanti un progetto di digitalizzazione di preziose partiture manoscritte, che saranno presto disponibili online per studiosi e appassionati, valorizzando ulteriormente il patrimonio musicale del territorio.»
Oltre a queste novità, la De Sono persegue i propri obiettivi statutari con una serie di iniziative consolidate, tra cui l’assegnazione di borse di studio a giovani musicisti piemontesi: 301 borsisti hanno già beneficiato del sostegno dell’Associazione e alcuni tra i promettenti artisti sostenuti nell’anno in corso avranno l'opportunità di esibirsi durante la stagione di concerti da camera, che inaugura con un evento unico, in collaborazione con il Museo Egizio per celebrare i 200 anni dalla fondazione dell’ente, unendo musica, danza e archeologia. Seguiranno altri concerti tematici che attraverseranno epoche e stili, dalla Belle Époque al repertorio chitarristico, passando per la fantasia musicale e l’estetica del divertimento viennese.
L’attenzione verso le attività educational continua con Livemotiv, progetto sostenuto dalla Fondazione Agnelli, che si rivolge agli studenti e ai docenti delle scuole secondarie di II grado in tutta Italia, proponendo workshop dal vivo, nella forma di lezioni-concerto con la presenza di giovani strumentisti. Dedicato alla memoria di Gianluigi Gabetti - già presidente onorario di De Sono e grande appassionato di musica – fino ad oggi Livemotiv ha già coinvolto circa 4.000 studenti tra Piemonte, Abruzzo, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Lazio, Puglia, Toscana, Sardegna, Calabria, Sicilia e continuerà con ulteriori appuntamenti sul territorio nazionale.
«Si rinnova la collaborazione con il DAMS dell’Università di Torino per l’organizzazione di attività formative utili per sviluppare le competenze di ascolto attivo – aggiunge il direttore artistico Andrea Malvano – ma con l’introduzione di una convenzione specifica con il Dipartimento di Studi Umanistici per avviare un progetto di educazione corale, parallelo all’erogazione degli insegnamenti musicologici, pensato esplicitamente per avviare gli iscritti e le iscritte a conoscere meglio il linguaggio polifonico tramite la pratica diretta, con il coordinamento di Paolo Zaltron, direttore della Corale Universitaria.»
Prosegue, inoltre, l’importante impegno con la Fondazione «Renzo Giubergia» per conferire un riconoscimento prezioso a una giovane formazione di musica da camera, in occasione della serata dedicata al Premio «Renzo Giubergia» e per riscoprire location di interesse artistico e culturale del nostro territorio, grazie a inedite esplorazioni musicali.
Non manca, infine, il sostegno al lavoro dei neolaureati e dottorandi in materie musicali, grazie all’attività editoriale diretta da Andrea Malvano. In collaborazione con Libreria Musicale Italiana, è in corso di pubblicazione la quarantaduesima tesi universitaria ad opera di Enrico Scavo, intitolata L’Accademia della Morte di Ferrara: l’oratorio e il primato di Giovanni Battista Bassani, distintasi per originalità e solidità̀ metodologica.
nelle foto, dall'alto: Francesco Maccarrone (pianoforte), Maria José Palla (pianoforte), Francesco Rista (chitarra), Matteo Fabi (violoncello), Letizia Gullino (violino), FedericoGad Crema (pianoforte)
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