domenica 15 settembre 2024

LUNEDì 16 SETTEMBRE "IL GIOCO DELLE DANZE" DI PAOLA ERDAS E ROLF LISLEVAND RISUONERÀ NEL SALONE DEGLI INCANTI DI TRIESTE


Si terrà nel magico Salone degli Incanti di Trieste, lunedì 16 settembre, alle 20.30, il concerto "Il Gioco della Danza" in cui si intrecciano i suoni antichi, inconfondibili e unici della tiorba, della chitarra barocca e del clavicembalo. L'appuntamento fa parte di un  percorso speciale dal titolo “Danze e Contraddanze” ospitato all'interno del "Festival di Trieste - il Faro della Musica" -  la rassegna organizzata dalla Società dei Concerti Trieste e dal Comune di Trieste - ed è una sezione dedicata alle danze di tutti i periodi e di vari stili che hanno rappresentato diversi popoli e culture (dal periodo Rinascimentale al Flamenco).
In questo concerto Paola Erdas, cembalista eclettica e una delle più importanti specialiste di strumenti a tastiera rinascimentali, e Rolf Lislevand, liutista di fama, disegnano col suono due quadri che mostrano delle scene di ballo, uno ambientato in Francia e un altro in Italia su musiche di Vizée, Couperin, Perrine, d’Anglebert, Corbetta, Piccinini, Kapsberger e Valente.
Gli strumenti sono «diversi come aspetto, ma strettamente legati dalla magia della corda pizzicata, alle volte rivali, ma spesso amorosamente insieme», come spiega Paola Erdas, protagonista insieme a Rolf Lislevand (nella foto a destra) di questo incontro dove la tiorba e il clavicembalo saranno portati in vita dalle loro sapienti mani, tra le navate e le vetrate dei grandi finestroni sul mare e sulla città del Salone degli Incanti di Trieste. 
«Questo concerto - spiega Paola Erdas (nella foto a sinistra), è un incontro tra due anime, simili e diverse al tempo stesso che giocano sulle note delle danze tra la fine del Seicento e gli albori del Settecento, tra Francia e Italia. Una sfida a colpi di corde pizzicate, un gioco di danze appunto, un concerto intellettuale e ludico a un tempo, per la gioia di chi suona e il diletto di chi ascolta.»
Qui infatti la tiorba e il clavicembalo, due strumenti cugini simbolo dell’apoteosi del suono pizzicato, si troveranno a ricreare l’atmosfera specialissima della Parigi a cavallo tra Seicento e Settecento. In quel magico momento il repertorio dei due strumenti si mescola, si confonde in un repertorio in cui fioriscono le sonorità, le atmosfere raffinate e al tempo stesso dense di passione. Ed è la danza la forma musicale che pervade questo repertorio, ed è danzando che tiorba, chitarra barocca e cembalo si rincorrono in un’evocazione sonora, nuova e antica al tempo stesso che riporta il pubblico a rivivere le serate conviviali in cui si ritrovavano liutisti e cembalisti, a suonare, a bere un buon bicchiere di vino, a godere reciprocamente della loro incredibile musica. Ma tiorba e cembalo furono anche protagonisti delle notti dell’Europa Latina, dove nei palazzi si danzava e nelle strade i musicisti sfidavano le ronde suonando e improvvisando per ore. 

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