mercoledì 25 settembre 2024

Con Sergej Krylov e Hans Graf apre la stagione sinfonica del Verdi con una platea ampliata per un rapporto più stretto tra palco e pubblico

 
STAGIONE SINFONICA 2024 DEL TEATRO G. VERDI DI TRIESTE
Dal 27 settembre al 22 dicembre 2024
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1° CONCERTO
Venerdì 27 settembre 2024 ore 19.30
Direttore HANS GRAF
Violino SERGEJ KRYLOV
 

ÉDOUARD LALO
Symphonie espagnole per violino e orchestra in re min. op. 21
 
MODEST PETROVIČ MUSORGSKIJ
Tableaux d’une exposition trascrizione per orchestra di Maurice Ravel
 
Orchestra della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste
 
Dopo la fortunata capsule in collaborazione con Il Faro della Musica, parte venerdì 27 settembre la vera e propria stagione sinfonica impreziosita dalla presenza del grande violino solista di Sergej Krylov (nella foto a destra) che, dopo aver aperto la stagione del Verdi di Trieste, aprirà la sinfonica scaligera a fine novembre. Inoltre da questo appuntamento il teatro si presenta rinnovato nella sua platea con il ripristino di quattro file di sedute proprio sottopalco, in vendita già in questi giorni.
Con il consolidato direttore austriaco Hans Graf (nella foto in alto), già allievo di Celibidache e Jansons nonché Direttore Musicale del celebre Mozarteum, venerdì 27 settembre si entrerà nel vivo della stagione sinfonica vera e propria con un primo appuntamento di grande interesse e originalità, dedicato infatti alla riscoperta e ricreazione della musica folklorica in chiave colta dell’Ottocento europeo con la rara Symphonie espagnole per violino e orchestra di Édouard-Victor-Antoine Lalo e i Tableaux d’une exposition di Musorgskij nella trascrizione per orchestra di Maurice Ravel. Sul palco, oggi reso più vicino al nostro pubblico grazie al ripristino di quattro storiche file, al violino avremo l’eccellente virtuoso russo Sergej Krylov, che aprirà la stagione tergestina due mesi prima di quella scaligera.
Grazie alla Symphonie espagnole, concerto per violino in cinque movimenti scritto per Pablo de Sarasate e coevo della Carmen di Bizet, e ai Tableaux d’une exposition nella potente trascrizione di Ravel del 1922 con la sua ricca pletora di strumenti inediti nella sezione delle percussioni, l’impaginato del 27 settembre disegna una serata ideale per mettere in evidenza l’eccellenza dell’Orchestra del Verdi, vera ed unica erede di una tradizione musicale solida che ha fatto della città una delle capitali della musica europea. Commenta così il Sovrintendente Giuliano Polo: “Un’apertura davvero spumeggiante per la nostra orchestra e il nostro pubblico, che anche quest’anno ha risposto positivamente alla campagna abbonamenti per la stagione sinfonica, mentre è ancora in corso quello per la stagione lirica e di balletto. Fra le tante novità che punteggeranno quest’anno per potenziare la nostra offerta d’accoglienza verso il pubblico, la prima è sicuramente il ripristino delle prime file di platea, per un rapporto sempre più stretto ed intimo tra sala e palco, una prossimità quasi cameristica assai rara nei teatri d’opera e che riteniamo offra un’esperienza unica nel suo genere. Sicuramente da non perdere per appassionati ma anche per neofiti grazie alla forza empatica che la vicinanza col palco può trasmettere a chi non ha confidenza con l’impatto sonoro dell’orchestra. A chi frequenta il nostro teatro consigliamo davvero di non perdere questa esperienza

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