lunedì 16 settembre 2024

Per la rassegna pianistica “Milano MITO d’Europa” si va nell’Inghilterra del primo Novecento Al Teatro dal Verme un concerto per percussioni


Undicesima giornata di MITO SettembreMusica a Milano, mercoledì 18 settembre, con il concerto a pranzo (ore 13) al Teatro Dal Verme (Sala Piccola) della rassegna pianistica Milano MITO d’Europa: il viaggio alla scoperta della Sonata nei vari paesi europei. Si arriva in Inghilterra con la Sonata H. 160 di Frank Bridge eseguita da Diego Petrella, pianista vincitore di numerosi premi internazionali, si è diplomato con menzione d’onore al Conservatorio di Milano, allievo di Cristina Frosini e Davide Cabassi.
Grande attenzione per l’appuntamento serale (ore 21), sempre al Teatro Dal Verme, per un concerto dedicato alle percussioni con due organici di rilievo internazionale, come lo Schlagquartett Köln (Thomas Meixner, Boris Müller, Dirk Rothbrust, Achim Seyler) e la Percussion Orchestra Cologne (Zoi Argyriou, Jacqueline Dourado, Moe Fukuda, Ramòn Gardella, Juliette Serré, Rita Soares, Rie Watanabe, Yukari Yagi, Leqi Yang) - nella foto di apertura - diretti da Peter Rundel (foto in basso).


«Nella storia della musica, gli strumenti a percussione – scrive sul programma di sala Gianluigi Mattietti – si sono gradualmente moltiplicati e diversificati all’interno degli organici orchestrali, ma solo nel Novecento i compositori hanno cominciato a riconoscere loro una funzione non accessoria e una vera dignità compositiva. In più, la ricerca di nuove sonorità ha stimolato l’esplorazione di tradizioni musicali lontane (dell’Africa, dell’Oriente), con la loro ricca dotazione di strumenti etnici, oltre che la trasformazione in senso percussivo di strumenti della tradizione colta (si pensi all’uso del pianoforte in numerose composizioni di Bartók o di Stravinskij). Tra i primi lavori scritti per sole percussioni c’è Ionisation di Edgard Varèse, nato tra il 1929 e il 1931, destinato a diventare un vero prototipo della letteratura novecentesca per questi strumenti. Ispirato alle sonorità del mondo industriale e metropolitano apparve subito come una novità straordinaria, che si staccava non solo dalla tradizione “classica”, ma anche da tutti i modelli del modernismo europeo. Impressionò per la varietà e la ricchezza timbrica, per la capacità di creare una dimensione “armonica” e “polifonica” con strumenti ad altezza indeterminata, di costruire un discorso musicale basato sulla combinazione e il contrasto di registri, colori strumentali, pattern ritmici. La partitura originale chiama in causa tredici musicisti che suonano 37 strumenti a percussione, disposti secondo una precisa spazializzazione sulla scena, raggruppati in famiglie timbriche distinte: membrane, legni, metalli, strumenti a scuotimento e strumenti a intonazione variabile, come le due sirene. Le continue trasformazioni ritmiche e timbriche sembrano alludere al fenomeno fisico della “ionizzazione”, che si verifica quando gli elettroni si dissociano da un atomo trasformandosi così in ioni. […] A parità di numero degli esecutori, l’armamentario delle percussioni è ancora più vasto e diversificato in Erdenmarsch (Marcia della terra) di Fabio Nieder. In questo lavoro, composto nel 2022, dodici percussionisti sono suddivisi in quattro gruppi (definiti “colonne”) di tre musicisti ciascuno, disposti a semicerchio sul palcoscenico; indipendente dagli altri, il tredicesimo percussionista, che suona un enorme tamburo al centro della scena, rappresenta una sorta di cuore pulsante dell’intero pezzo, un motore che innesca, con i suoi impulsi molto gravi, le strutture ritmico-metriche degli altri strumenti». I due pezzi sopra descritti sono separati da Herbstfestival for 4 percussionists di Nicolaus Anton Huber, compositore del 1939 legato nella formazione a Stockhausen e Nono.


Mercoledì 18 settembre
Teatro Dal Verme, Sala Piccola, ore 13

Diego Petrella pianoforte (nella foto in alto)
Frank Bridge (1879-1941)
Sonata H. 160
-        Lento ma non troppo. Andante ben moderato
-        Andante ben moderato
-        Lento. Allegro ma non troppo
 

Mercoledì 18 settembre
Teatro Dal Verme, ore 20

Schlagquartett Köln (nella foto in alto)
Thomas Meixner
Boris Müller
Dirk Rothbrust
Achim Seyler
 
Percussion Orchestra Cologne
Zoe Argyriou
Jacqueline Dourado
Moe Fukuda
Ramòn Gardella
Juliette Serré
Rita Soares
Rie Watanabe
Yukari Yagi
Leqi Yang
 
Peter Rundel direttore 
 
Edgar Varèse (1883-1965)
Ionisation per tredici percussioni
 
Nicolaus Anton Huber (1939)
Herbstfestival for 4 percussionists
 
Fabio Nieder (1957)
Erdenmarsch per orchestra di percussioni
PRIMA ITALIANA


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