lunedì 16 settembre 2024

Da mercoledì 18 a domenica 22 settembre, i giovani musicisti dell’Orchestra Filarmonica Settenovecento saranno i protagonisti dell’8a edizione del festival di Rovereto, che in 13 appuntamenti coinvolge più di 200 artisti tra solisti, cori e orchestre


Da mercoledì 18 a domenica 22 settembre, la città di Rovereto sarà invasa da più di duecento musicisti, in gran parte giovani under 30, in occasione dell’ottava edizione del festival Settenovecento. Il festival è un’iniziativa di rete che raccorda varie associazioni musicali della città, con la direzione artistica di Federica Fortunato (Centro Studi “R. Zandonai”), Klaus Manfrini (Associazione Filarmonica di Rovereto) e Angela Romagnoli (WAM Festival Mozart). La manifestazione gode inoltre della partnership di APT Rovereto, Vallagarina e Monte Baldo.
Saranno i 60 giovani musicisti dell’Orchestra Filarmonica Settenovecento ad avere l’onore e l’onere di aprire e chiudere la manifestazione, in due eventi speciali, sotto la guida del direttore sudcoreano Beomseok Yi. Il concerto di inaugurazione si terrà mercoledì 18 alle ore 20.30 nel Cortile di Palazzo Alberti e sarà dedicato a Riccardo Zandonai: assieme a Stefano Guarino, violino solista, i ragazzi tributeranno il loro omaggio al compositore roveretano nell’ottantesimo anniversario della morte.
L’Orchestra dà inoltre appuntamento domenica 22 settembre alle 19.45 alla Campana dei Caduti per un’eccezionale rappresentazione del “Sogno di una notte di mezza estate”, in cui Giovanni Vettorazzo, celebre attore roveretano (nella foto a sinistra), narrerà la commedia di Shakespeare accompagnato dalle musiche di scena composte dall’ispiratissimo Felix Mendelssohn. A popolare ulteriormente la scena, le voci soliste di Elena Di Marino e Juana Shtrepi e le cinquanta coriste del Coro da Camera Trentino e del Coro La Gagliarda.
L’Orchestra Filarmonica Settenovecento è nata nel 2018 dall’unione delle forze dell’Associazione Filarmonica di Rovereto e del festival Settenovecento, nel contesto del progetto “Balli Plastici Remix”, un omaggio all’opera di Fortunato Depero in collaborazione con la Compagnia Abbondanza/Bertoni. Da allora, il progetto orchestrale ha coinvolto più di 250 musicisti e musiciste under 30 provenienti da tutta Italia in oltre 30 produzioni, cameristiche e sinfoniche, e si è caratterizzato come “incubatore di avviamento professionale” per coloro che desiderino intraprendere il mestiere di musicista. Lo scopo del progetto è quello di creare, per i giovani coinvolti, esperienze lavorative che prestino però particolare attenzione all’acquisizione di quelle competenze specifiche che si rivelano poi utili nell’inserimento nel mondo professionale. Le prime parti sono affidate a strumentisti di solida caratura e lunga pratica - che durante le produzioni ricoprono anche la funzione di tutor -, che possano garantire il giusto trait d’union tra esperienza e freschezza.
Tra apertura e chiusura, ben altri 11 concerti, alla scoperta di location inusuali per la musica classica, come giardini e palazzi della città aperti per l’occasione.
Giovedì 19 settembre alle 20.30 spazio all’interessante produzione di “Dido and Aeneas” di Henry Purcell, eseguita in forma di concerto da giovani musicisti specializzati nell’esecuzione di musica barocca: un capolavoro senza tempo, punta di diamante del teatro musicale barocco inglese, in cui ci appassioneremo alle vicende di Didone (interpretata da Maria Giuditta Guglielmi, mezzosoprano veronese, nella foto a destra) e dei suoi compagni di avventura, accompagnati da ensemble strumentale e coro sotto la guida del M° Matteo Valbusa.
Venerdì 20 settembre, alle 17.30 incontriamo le giovani del Quartetto Klem (nella foto a sinistra), vincitrici a dicembre 2023 della seconda edizione del Concorso per Quartetto d’Archi “Pietro Marzani”. In omaggio alle ventinove edizioni del Festival Mozart, che ha caratterizzato la città dalla seconda metà degli anni ottanta e di cui il festival Settenovecento è erede diretto, verrà eseguito il Quartetto Prussiano KV575 del compositore salisburghese, nella suggestiva cornice del Giardino di S. Osvaldo. Il giorno successivo, sabato 21 alle 15.30, ritroveremo il Quartetto Klem alle prese con il Quartetto n. 1 “Sonata a Kreutzer” di L. Janáček, in un altro spazio aperto per l’occasione: il Chiostro delle Dame Inglesi, ora sede dell’Istituto Arcivescovile.
Il polo della Manifattura Tabacchi, aperto grazie alla collaborazione con Trentino Sviluppo, ospiterà ben tre appuntamenti: venerdì 20 alle 20.30 l’ensemble di ottoni della Rovereto Wind Orchestra ci porterà alla scoperta dei “Colori dell’Arte”, sotto la guida del M° Andrea Loss.
Sabato 21 alle 20.30 sarà la volta dell’Orchestra Haydn, che sotto il corridoio dal tetto in legno di viale Lazzari e con la guida di Fabio Maestri eseguirà musiche di Gluck e Milhaud, concludendo con una raffinata proiezione del film muto “Entr’acte” del 1924 con la musica di E. Satie che sarà eseguita dal vivo.
Il terzo appuntamento negli spazi della Manifattura sarà dedicato a Riccardo Zandonai, le cui liriche per voce e pianoforte verranno eseguite dal Cobalto Ensemble sabato 21 alle ore 11.00. La stessa formazione la ritroveremo domenica 22 alle ore 17.30 sulla Terrazza del Mart, in un concerto dedicato alle liriche di Ottorino Respighi e della moglie Elsa Olivieri Sangiacomo.
Domenica 22 settembre alle ore 11.00 visitiamo il luogo mozartiano per eccellenza di Rovereto: il Giardino Bridi de Probizer è un luogo di ispirazione massonica edificato dopo la morte di Mozart da Antonio Bridi proprio in memoria dell’amico compositore. Questa location ricca di fascino ospiterà l’Accademia Strumentale Italiana con lo spettacolo “Commedia, Commedia!”: il commediante Lorenzo Bassotto (nella foto a sinistra) ci conduce sulle tracce della Commedia dell’Arte, dalla sua nascita, al suo fortunato sviluppo, alla creazione di alcuni tra i suoi più caratteristici personaggi.
Infine, due eventi sperimentali dedicati a due compositori celeberrimi quali Schönberg (sabato 21 alle 17.30) e Bach (domenica 22 alle 15.30): nello spazio di Oriente Occidente Studio, la danzatrice e coreografa Elena Ajani propone dapprima un dialogo tra corpo e suono nella Fantasia op. 47 di Arnold Schönberg, assieme al violinista Davide Amodio. Il giorno dopo è la volta di dare nuovi significati alla celeberrima Suite n. 3 per violoncello di Johann Sebastian Bach, con il violoncellista Federico Toffano e lo storico della musica Mauro Masiero. 
Sabato 21 settembre alle 23.00 ci auguriamo infine la buonanotte con il Coro S. Ilario e il Minicoro di Rovereto, in un appuntamento dedicato alla pace nella giornata internazionale ad essa dedicata. E scopriamo insieme una location appena donata alla città: vi aspettiamo nel nuovo sottopassaggio della stazione, con ingresso da piazzale Orsi.
Accanto agli appuntamenti concertistici, un’esperienza imperdibile: vieni e prova a dirigere un’orchestra sinfonica! In collaborazione con la Fondazione Haydn, per tutto il periodo del festival Settenovecento in piazza Urban City ti aspetta la Haydn VR Experience. Grazie alla realtà virtuale, muovi le tue mani e dirigi l’Orchestra Haydn! Aperta a tutti, questa opportunità permette di scoprire la musica sinfonica divertendosi.

Nessun commento:

Posta un commento