mercoledì 24 maggio 2023

Bologna Festival / 26 maggio / Herreweghe, Brantelid, Orchestre des Champs-Elysées


Venerdì 26 maggio, ore 20.30, Teatro Auditorium Manzoni, Philippe Herreweghe con la sua Orchestre des Champs-Elysées è impegnato nell’esecuzione della Terza Sinfonia “Eroica” di Beethoven. Specialista delle prassi esecutive antiche, Philippe Herreweghe si avvale di un complesso orchestrale con strumenti originali di eccezionale versatilità e perfezione tecnica, da lui stesso fondato nel 1991 con lo scopo preciso di restaurare l’interpretazione “autentica” della musica del Settecento. Da allora l’orizzonte si è allargato sino ad includere l’intero arco del XVIII secolo, da Beethoven a Bruckner. Nella prima parte del concerto si ascolta il Concerto n.1 in do maggiore per violoncello e orchestra di Haydn, affidato all’estro interpretativo del violoncellista danese Andreas Brantelid.

 
Venerdì 26 maggio 2023 ore 20.30
Teatro Auditorium Manzoni
Orchestre des Champs-Elysées
Philippe Herreweghe direttore
Andreas Brantelid violoncello
 
Franz Joseph Haydn Concerto n.1 in do maggiore per violoncello e orchestra Hob.VIIb:1
 
Ludwig van Beethoven Sinfonia n.3 in mi bemolle maggiore op.55 “Eroica”

 
Il Concerto si realizza con il sostegno di ALFASIGMA, main partner della stagione 2023 di Bologna Festival.
 

INFORMAZIONI www.bolognafestival.it 051 6493397
BIGLIETTI in vendita online (www.bolognafestival.it) e presso Bologna Welcome (Piazza Maggiore 1/E); il giorno stesso del concerto all’Auditorium Manzoni a partire dalle ore 19.30

Composto probabilmente tra il 1761 e il 1765, il Concerto n.1 in do maggiore per violoncello e orchestra si credette perduto; ritrovata una copia manoscritta nel Museo Nazionale di Praga dal musicologo cecoslovacco Oldrich Pulkert, il Concerto n.1 è stato eseguito per la prima volta in epoca moderna dal violoncellista Milos Sádlo nel 1962, sotto la direzione di Charles Mackerras. La partitura si richiama al modello del concerto barocco pur inserendo elementi della moderna forma sonata che lo stesso Haydn stava definendo nei suoi contorni formali; nell’ultimo movimento presenta passaggi di brillante virtuosismo del solista esaltandone appieno la maestria tecnica, mentre nel suo movimento lento (Adagio) pone il violoncello in intimo dialogo con l’orchestra. 
 
Partitura dai contorni mitici, la Sinfonia n.3 di Beethoven – diretta in pubblico per la prima volta nel 1805 dallo stesso Beethoven – reca il titolo “Sinfonia eroica, composta per festeggiare il sovvenire d’un grand’Uomo”, scelto dal compositore in sostituzione del titolo iniziale “Bonaparte” alla notizia dell’incoronazione di Napoleone ad imperatore. Frutto di un lungo e ampio lavoro di elaborazione, revisione e trasformazione, la Terza segna un’epoca non solo nella produzione beethoveniana ma in tutta la storia della musica: un’opera di portata “rivoluzionaria” per la sua straordinaria inventiva  e il trattamento della grande forma classica.
 
Philippe Herreweghe
. Diplomato in pianoforte al Conservatorio di Gent, laureato in medicina e psichiatria, a partire dagli anni Settanta Philippe Herreweghe sceglie la professione musicale. Nella sua città d’origine fonda il Collegium Vocale Gent, ensemble specializzato nell’esecuzione della musica bachiana. Positivamente impressionati dalle sue scelte interpretative, Nikolaus Harnoncourt e Gustav Leonhardt lo coinvolgono nell’incisione dell’integrale delle Cantate di Bach. Interessato alle prassi esecutive storiche, direttore “filologo”, Herreweghe fonda altri ensemble con cui si dedica a specifici repertori: la Chapelle Royale con cui si cimenta nella produzione barocca francese; l’Ensemble Vocal Européen, specializzato nella musica rinascimentale; l’Orchestre des Champs-Elysées con cui esegue i capolavori dell’epoca preromantica e romantica. In qualità di direttore ospite collabora con le più importanti orchestre europee, tra cui Staatskapelle Dresden, Royal Concertgebouw Orchestra di Amsterdam, Wiener Philharmoniker, Berliner Philharmoniker, Gewandhausorchester di Lipsia, Mahler Chamber Orchestra, Philharmonia Orchestra, Tonhalle Orchester di Zurigo. È direttore onorario dell’Orchestra Sinfonica di Anversa e dal 2001 è direttore artistico dell’Accademia delle Crete Senesi, cui è legato il Festival “Collegium Vocale Gent Crete Senesi”. Insieme ai suoi complessi ha realizzato incisioni discografiche con opere di Schütz, Bach, Lully, Rameau e Charpentier. Nel 2010 ha fondato una sua casa discografica, la φ (PHI), con cui ha pubblicato la Quarta di Mahler, i Mottetti, la Messa in si minore e diverse Cantate di Bach, Le Stagioni di Haydn, la Messa a 5 voci di William Byrd e, di recente, un magnifico Te Deum di Bruckner. Nella sua eterogenea discografia accanto alle Sinfonie di Beethoven e di Schumann, gli Oratori di Mendelssohn, il Vespro della Beata Vergine di Monteverdi, i Madrigali (Libro V) di Gesualdo, figurano anche la Quinta di Bruckner, Des Knaben Wunderhorn di Mahler e Pierrot lunaire di Schönberg e la Symphonie de Psaumes di Stravinskij. Numerosi i premi e i riconoscimenti ricevuti nel corso della sua carriera, per la qualità del suo impegno artistico.
 
Andreas Brantelid
. Classe 1987, originario di Copenaghen, dopo i primi insegnamenti ricevuti dal padre Ingemar, debutta all’età di 14 anni eseguendo il Concerto per violoncello di Elgar insieme all’Orchestra Reale Danese. A diciotto anni si aggiudica il Carl Nielsen Prize per poi vincere l’Eurovision Young Musicians Competition, l’International Paulo Cello Competition e la Borsa di Studio del Borletti-Buitoni Trust; per tre anni, dal 2008 al 2011, fa parte del programma New Generation Artist della BBC. Una brillante carriera da solista lo vede collaborare con direttori come Esa-Pekka Salonen, Philippe Herreweghe, Andris Nelsons, Vasily Petrenko, Pablo Heras-Casado, Andrew Manze, Jukka-Pekka Saraste, Robin Ticciati, Sakari Oramo e con molti complessi sinfonici, tra cui BBC Symphony Orchestra, London Philharmonic Orchestra, City of Birmingham Symphony Orchestra, Mahler Chamber Orchestra, Münchner Kammerorchester, hr-Sinfonieorchester, Seattle Symphony Orchestra, Yomiyuri Nippon Symphony Orchestra. Sensibile interprete del repertorio cameristico, sin da giovanissimo ne ha approfondito lo studio con il pianista Bengt Forsberg e il violinista Nils-Erik Sparf, confrontandosi poi con musicisti come Daniel Barenboim, Gidon Kremer, Joshua Bell, Vadim Repin, Nikolaj Znaider, Lawrence Power e Paul Badura-Skoda. Membro della Chamber Music Society del Lincoln Center di New York, di recente ha costituito un trio con il violinista austriaco Benjamin Schmid e il pianista norvegese Christian Ihle Hadland; suona in duo con il pianista Bengt Forsberg. Di rilievo anche la sua discografia, che include i Concerti per violoncello di Čajkovskij, Schumann e Saint-Saëns registrati con l’Orchestra Sinfonica Nazionale Danese, l’opera per violoncello e pianoforte di Fauré e i Concerti di Haydn con l’ensemble barocco Concerto Copenaghen diretto da Lars Ulrik Motensen. Andreas Brantelid suona lo Stradivari ‘Boni-Hegar’ del 1707, grazie al generoso sostegno del collezionista d’arte norvegese Christen Sveaas.
 
Orchestre des Champs-Élysées
. Orchestra con strumenti originali, è specializzata nell’esecuzione del repertorio classico e romantico. Fondata nel 1991 da Philippe Herreweghe e da Alain Durel, direttore del Théâtre des Champs-Élysées, è orchestra residente del teatro parigino e del Palais des Beaux-Arts di Bruxelles. Sotto la guida di Herreweghe, suo direttore artistico e direttore principale, si è esibita nelle maggiori sale da concerto europee e ha realizzato tournées in Cina, Corea, Giappone e Australia. Nel corso degli anni ha collaborato con vari direttori, tra cui René Jacobs, Christophe Coin, Daniel Harding, Christian Zacharias, Heinz Holliger; con Louis Langrée, in particolare, si dedica alla produzione musicale francese. Dal 2013 è impegnata in programmi didattici che svolge con il Chœur et Orchestre des Jeunes. Nella sua discografia si distinguono la Nona di Beethoven, Paulus, Elijah e Sogno di una notte di mezza estate di Mendelssohn, Les nuits d’été di Berlioz, le Sinfonie n.1 e n.3 di Schumann, Ein Deutsches Requiem di Brahms, le Sinfonie n.4, n.5, n.7, il Te Deum e la Messa in mi minore di Bruckner.
 
L'Orchestre des Champs-Élysées, associata al TAP – Théâtre Auditorium de Poitiers e "residente" in Nuova Aquitania, è sovvenzionata dal DRAC Nouvelle-Aquitaine, dalla regione Nouvelle-Aquitaine e dalla città di Poitiers. L'Orchestra è sostenuta dall'Istituto Francese e dalla SPEDIDAM (Società per la Riscossione e la Distribuzione dei Diritti degli Artisti-Interpreti) per le sue tournées all'estero. È socio fondatore della FEVIS (Federation of Specialized Vocal and Instrumental Ensembles) e fa parte del sindacato PROFÉDIM (Unione professionale di produttori, festival, ensemble, emittenti musicali indipendenti.). L'Orchestre des Champs-Élysées ringrazia il "Cercle des Amis" e il business club "Contre-Champs": Hôtel de l’Europe (Poitiers), Grenouilles Productions (Poitiers), Arthur Loyd Poitou Vendée (Poitiers), Études notariales (Feytiat & Bourganeuf), Lutherie Antoine Lacroix & associés (Poitiers), Restaurant Les Archives (Poitiers), e-Qual (Poitiers), Le Grand Magasin (Poitiers), SERI (Châtellerault), Aliénor Consultants (Poitiers), Escalux (Montmorillon), Maison Cognac Godet (La Rochelle), Hôtel des ventes des Quinconces (Bordeaux), le Cluricaume (Poitiers).


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