Venerdì
13 dicembre 2019 alle ore 20.30, in replica domenica 15 dicembre alle ore 15.30
prosegue la Stagione d’Opera del Teatro Fraschini con La Sonnambula:
l’allestimento che andrà in scena è realizzato dal Teatro Sociale di Como e
frutto della coproduzione dei teatri di tradizione di OperaLombardia. La
regia è affidata a Raύl Vàzquez, nato a Bilbao, si forma accanto a
importanti registi come Robert Carsen, David Alden, Emilio Sagi e Graham Vick.
Successivamente lavora come assistente alla regia con Mario Pontiggia, Miguel
dell’Arco, Joan Anton Rechi, Cesare Lievi, Paco Azorín e Nicola Berloffa, in
prestigiosi teatri e festival. La direzione è del Maestro Leonardo
Sini, sardo, studia presso il Conservatorio di Musica "L.
Canepa" diplomandosi in tromba nel 2009. Si perfeziona in seguito presso
la Royal Academy of Music di Londra dove consegue il Master of Arts nel 2013. A Londra intraprende
lo studio della direzione d'orchestra con Sian Edwards e collabora con diverse
orchestre esibendosi fra le altre nella prestigiosa Royal Festival Hall. Scene
di Sergio Loro. Costumi di Claudio Martín.
La
Sonnambula è annoverata, insieme a Norma e I Puritani, tra
i massimi capolavori di Vincenzo Bellini. Composta in soli due mesi durante la
permanenza del compositore nei pressi del Lago di Como, sin dalla prima
rappresentazione del 1831 al Teatro Carcano di Milano ottenne un clamoroso
successo.
Si
tratta di una "favola" di ambientazione pastorale, immaginata in un
villaggio abitato da gente semplice, dove due giovani, Amina ed Elvino si amano
teneramente l’un l’altro. Ma quando Amina viene trovata addormentata nella
stanza di un Signore arrivato il giorno prima (il Conte Rodolfo), Elvino accusa
Amina di averlo tradito. I due giovani sono sopraffatti da una grande
tristezza. Ma una sera appare una sonnambula che cammina ad occhi chiusi
sull’orlo di un precipizio. E’ Amina. A tale vista, Elvino e tutti comprendono
che Amina si era recata nella stanza dello straniero camminando mentre dormiva
e che quindi era innocente. Elvino va incontro ad Amina, che si sveglia tra le
braccia del suo amato. L’opera finisce felicemente, con i due innamorati che si
riconciliano tra gli applausi dei loro amici.
Il
CAST
Il
Conte Rodolfo Davide Giangregorio
Teresa Sofia
Janelidze
Amina Veronica
Marini
Elvino Ruzil
Gatin (13/12), Edoardo Milletti (15/12)
Lisa Giulia
Mazzola
Alessio Luca
Vianello
Un
notaio Claudio
Grasso
Dalle
note del regista Raùl Vàzquez
La scrittura drammatica e
quella musicale riescono a fondere tutti gli elementi, che si racchiudono
attorno alle passioni umane, su due livelli: la realtà e lo stato onirico, che
convivono in Amina, nel sonnambulismo.
Partendo dell’analisi
dell’opera e del libretto per affrontare la messa in scena, ho concluso che
tutto l’ambiente romantico del sogno, con attimi talvolta surreali, doveva
essere trattato con cura, senza alterarne l’essenza, cercando di trasmettere
verità nei personaggi, e di approfondire sentimenti ed emozioni, sempre
giocando con l’idea di un realismo fiabesco che permea tutto.
Ho cercato di ricreare un
ambiente bucolico, che potesse veramente essere un’oasi di pace e dove
l’innocente storia di amore potesse trovare la giusta ambientazione senza
forzature.
Ho lavorato all’idea di
un’Amina, il personaggio più innocente e puro, in armonia con la natura che la
circonda, e capace di influire su questa, attraverso la sua tristezza. La
natura è stata immaginata come elemento vivo in continua evoluzione: da
affresco sulle mura dell’hotel, ritratta in modo artistico e artificiale, si
trasformerà nel momento stesso della rottura drammatica, frantumando lo spazio
creato dall’uomo, per espandersi, con una vegetazione che crescerà e
sovrasterà, rendendo lo spazio umano trascurato. Il bosco diverrà personaggio
all’interno del dramma. Dopo il confronto tra Elvino e Amina e il rifiuto, una
tempesta di emozioni precederà l’ultima scena dell’opera, dove il paesaggio
verrà completamente devastato, come la nostra protagonista e il suo
mondo.
Dalle
note musicali di Leonardo Sini
Il libretto di Felice
Romani, poeta con cui Bellini instaurò un'intensa collaborazione artistica, ci
trasporta in un’atmosfera bucolica. L’atmosfera campestre non è tuttavia
dipinta musicalmente tramite il semplice impiego di sonorità ad effetto. La
purezza della melodia, il ritmo semplice degli interventi corali e il dialogo
frequente fra i solisti e il coro dei contadini, sono tutti elementi che
insieme concorrono a formare il carattere e il clima caratteristici di
quest’opera.
Con La Sonnambula, Bellini raggiunge a pieno la sua maturità stilistica. Ne sono massima espressione le linee vocali profondamente ispirate, caratterizzate da ampie melodie sostenute da un raffinato accompagnamento orchestrale, nonché la grande espressività dei recitativi.
Con La Sonnambula, Bellini raggiunge a pieno la sua maturità stilistica. Ne sono massima espressione le linee vocali profondamente ispirate, caratterizzate da ampie melodie sostenute da un raffinato accompagnamento orchestrale, nonché la grande espressività dei recitativi.
La particolare forza
espressiva del canto, il colore orchestrale leggero e brillante e l’atmosfera
sognante, quasi immaginaria, della vicenda, concorrono a rendere La
Sonnambula un’opera incredibilmente affascinante, ricca di sottigliezze e
sfumature, che con il suo carattere distintivo occupa un posto unico in tutta
la produzione belliniana.
BIGLIETTERIA
C.so
Strada Nuova 136 - Pavia
Aperta
dal lunedì al sabato dalle ore 11 alle 13 e dalle 17 alle 19
Aperta
un’ora prima di ogni spettacolo
Tel.
0382-371214
PREZZI
Da
56 euro (platea e palchi centrali) a 14 euro (posti in piedi non numerati).
Sono
riconosciute riduzioni, oltre che di legge, anche per le scuole e gli studenti
Giovani
Under 30 riduzione del 50%
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