giovedì 5 dicembre 2019

Generali in prima linea per Venezia e la Fenice: la Compagnia offre la possibilità di acquistare 500 biglietti a 5€ ai veneziani e ai residenti della città Metropolitana per il concerto diretto da Claus Peter Flor in programma il 22 dicembre alla Fenice



Il maltempo dello scorso 12 novembre ha scosso fortemente la città di Venezia. In queste condizioni di difficoltà molte attività hanno subito un’interruzione significativa e, tra queste, è stato colpito anche il Teatro La Fenice. Ma la normale programmazione del Teatro non si è fermata. Rispettare i tempi previsti è stata una sfida resa possibile, oltre che dalla volontà unanime dei lavoratori del Teatro, anche dalla tangibile e immediata solidarietà delle tante istituzioni legate alla Fenice da un antico e stretto rapporto di affetto e amicizia. Tra queste spicca Generali che ha dato un segno concreto di vicinanza al Teatro La Fenice con un intervento tecnico a supporto del ripristino delle attività e a tutta Venezia attraverso Generali Valore Cultura, con una tangibile attenzione diretta ai veneziani per regalare loro una grande occasione musicale dopo i momenti difficili appena vissuti.
Generali è inoltre impegnata in un ampio progetto di valorizzazione dell’area marciana con il ripristino dei Giardini Reali, in partnership con la Venice Garden Foundation, che verranno restituiti ai veneziani, e il restauro dello storico complesso delle Procuratie Vecchie che aprirà al pubblico come sede globale della Fondazione The Human Safety Net nel 2021.

Nel cartellone della Stagione Sinfonica, e in particolare il concerto che Claus Peter Flor dirigerà il prossimo 22 dicembre, grazie al contributo di “Generali Valore Cultura” 500 veneziani potranno ascoltare al prezzo simbolico di 5€ due grandi pagine dal catalogo sinfonico di Felix Mendelssohn Bartholdy: la Sinfonia n. 4 in la maggiore op. 90 Italiana e la Sinfonia n. 5 in re maggiore op. 107 Riforma, con le quali il maestro di Lipsia farà il suo esordio sul podio del Teatro veneziano. Altrettanti biglietti in posti di prima categoria (platea e palchi centrali e laterali di primo, secondo e terzo ordine) sono stati infatti messi a disposizione degli abitanti di Venezia e della sua Città Metropolitana per stimolare la voglia tornare di vivere ancora la bellezza della sala lagunare ‘risorta’ e sono acquistabili fino ad esaurimento nei punti vendita Vela Venezia Unica di Teatro La Fenice, Piazzale Roma, Tronchetto, Ferrovia, Piazza San Marco, Rialto linea 2, Accademia, Mestre.

L’ispirazione della Sinfonia n. 4 in la maggiore op. 90 Italiana nacque da un viaggio di formazione che il compositore, Felix Mendelssohn Bartholdy (1809-1847) compì in Italia intorno al 1830. L’opera fu presentata a Londra, diretta dallo stesso autore, il 13 maggio 1833, ma venne rielaborata più volte, tanto che la versione definitiva fu eseguita per la prima volta solo nel 1849, ovvero due anni dopo la morte di Mendelssohn, a Lipsia. Strutturata in quattro tempi, solamente i movimenti estremi in qualche modo rispecchiano, nella loro duttile levità, quel carattere ‘mediterraneo’ richiamato dal titolo. Temi e ritmi popolari vengono interpretati con grande libertà e l’orchestrazione è di fatto d’impronta francese: viene valorizzato il timbro delle singole famiglie strumentali nella loro purezza, evitando impasti sonori.
Poco prima dell’Italiana, fra il settembre del 1829 e l’estate del 1830, Mendelssohn compose la Quinta Sinfonia in re maggiore op. 107, denominata Riforma e scritta in occasione del trecentesimo anniversario della Confessione di Augusta. Il numero di catalogo è ingannevole: si tratta infatti della seconda delle Sinfonie composte dal tedesco ma venne eseguita per la prima volta solo nel 1832 e non più riproposta vivente l’autore. Il lavoro si distingue per il carattere severo, sacrale, profondamente religioso: vi si ascolta chiaramente la citazione dell’Amen di Dresda, una formula responsoriale particolarmente nota all’orecchio del pubblico alfabetizzato dalla Riforma, la stessa che fu poi ripresa anche da Richard Wagner nel motivo del Graal del Parsifal. Presentato nel primo movimento, lo stesso materiale musicale viene poi ripreso nell’ultimo, dove è posto a dialogo con una serie di variazioni sul corale «Ein’ feste Burg ist unser Gott».

Claus Peter Flor
Direttore musicale dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi dalla stagione 2017-2018, è nato a Lipsia nel 1953, ha iniziato la sua carriera musicale studiando violino a Weimar e Lipsia, prima di dedicarsi alla direzione d’orchestra con Rolf Reuter e successivamente con Rafael Kubelik e Kurt Sanderling. Nel 1984 è stato nominato general music director della Konzerthausorchester di Berlino, attivando allo stesso tempo regolari collaborazioni con le altre principali orchestre tedesche: la Gewandhaus di Lipsia e la Staatskapelle di Dresda. Nel 1988 ha debuttato con la Filarmonica di Berlino, dove è poi tornato in altre due occasioni. Nel corso della sua carriera ha ricoperto incarichi presso un gran numero di importanti orchestre, tra cui la Philharmonia Orchestra di Londra, la Dallas Symphony Orchestra, la Tonhalle Orchester Zürich e la Malaysian Philharmonic Orchestra. Prima di ricoprire la carica di direttore musicale della Malaysian Philharmonica dal 2008 al 2014, è stato direttore ospite principale dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi (2003-2008), con il compito di sviluppare il lavoro dell’orchestra nel repertorio mitteleuropeo. Nel 2018 è stato nominato direttore ospite dell’Het Gelders Orkest. Negli ultimi tempi ha diretto concerti con la London Symphony Orchestra e con l’Orchestra Santa Cecilia di Roma. La sua esperienza in ambito lirico lo ha portato a instaurare una lunga collaborazione con il Théâtre du Capitôle di Tolosa, dirigendo produzioni del Prophète di Meyerbeer, Tiefland di d’Albert e Die Walküre di Wagner. Tra i titoli diretti si ricordano anche Faust di Gounod, Tristan und Isolde di Wagner, Madama Butterfly di Puccini, Die Zauberflöte di Mozart, Hänsel und Gretel di Humperdinck. Ha collaborato con diversi registi, fra i quali Götz Friedrich, Joachim Herz, Harry Kupfer, Nicolas Joël, Mariame Clément e Walter Suttcliffe. Altri impegni lirici includono Siegfried di Wagner, regia di David McVicar, con l’Opéra National du Rhin a Strasburgo, Le nozze di Figaro e Die Meistersinger alla Monnaie di Bruxelles (quest’ultimo anche in tournée a Tokyo), Die Zauberflöte di Mozart per la Houston Grand Opera, Euryanthe di Weber per la Netherlands Opera con la Royal Concertgebouw Orchestra e La bohème per la Dallas Opera. Ha anche diretto numerosi altri titoli con la Staatsoper di Berlino, la Deutsche Oper e i teatri lirici di Monaco, Dresda, Amburgo e Colonia.

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