La
grande stagione concertistica di Milano 2019/2020
Mercoledì
6 novembre 2019 - ore 20.45 - Serie Smeraldo –
SALA
VERDI – CONSERVATORIO “G.VERDI” di Milano
FILARMONICA
DEL
FESTIVAL PIANISTICO INTERNAZIONALE DI BRESCIA E BERGAMO
PIER CARLO ORIZIO, direttore
GIUSEPPE ALBANESE, pianoforte
Liszt, Concerto n.2 in la magg.
Liszt, Concerto n.1 in mi bem. magg.
Schumann, Sinfonia n.4 in re min. op.120
Pier
Carlo Orizio è l'anima artistica del Festival di Brescia e Bergamo e nella sua
veste di direttore d'orchestra guida la Filarmonica del Festival a Milano con
un programma romantico che prevede, anche grazie al prezioso contributo del
pianista Giuseppe Albanese, di spingersi fino all'essenza virtuosistica e
coloristica dei concerti di Liszt. Albanese, artista serio e virtuoso
esplosivo, vanta una carriera internazionale di oltre 40 concerti annui, e
pluripremiate incisioni discografiche.
Tra
i più richiesti pianisti della sua generazione, Giuseppe Albanese debutta nel
2014 su etichetta
Deutsche Grammophon con un concept album dal titolo “Fantasia”, con musiche di Beethoven,
Schubert e Schumann. Segue nel 2015 il suo secondo album DG “Après une lecture
de Liszt”, interamente dedicato al compositore ungherese. Nel marzo 2016 Decca
Classics
inserisce nel box con l’opera omnia di Bartók in 32 cd la sua registrazione (in
prima mondiale)
del brano “Valtozatok” (Variazioni). Invitato
per recital e concerti con orchestra da autorevoli ribalte internazionali quali
– tra gli altri –
il Metropolitan Museum, la Rockefeller University e la Steinway Hall di New
York; l’Auditorium Amijai
di Buenos Aires; il Cenart di Mexico City; la Konzerthaus di Berlino; la Laeisz
Halle di Amburgo;
la Philharmonie di Essen; il Mozarteum di Salisburgo; St. Martin in the Fields
e la Steinway
Hall di Londra; la Salle Cortot di Parigi; la Filarmonica di San Pietroburgo;
la
Filharmonia
Narodowa di Varsavia; la Filarmonica Slovena di Lubiana; la Gulbenkian di Lisbona,
ha collaborato con direttori del calibro di Christian Arming, John Axelrod,
Frédéric Chaslin,
James Conlon, Lawrence Foster, Will Humburg, Dmitri Jurowski, Julian Kovatchev, Alain
Lombard, Nicola Luisotti, Othmar Maga, Fabio Mastrangelo, Henrik Nanasi, Anton
Nanut, Tomas
Netopil, Daniel Oren, George Pehlivanian, Donato Renzetti, Alexander
Sladkowsky,
Hubert
Soudant, Pinchas Steinberg, Michel Tabachnik, Jeffrey Tate, Jurai Valcuha,
Jonathan Webb
ecc.
Tra
i festival, di particolare rilievo gli inviti al Winter Arts Square di Yuri
Temirkanov a San Pietroburgo,
al Castleton di Lorin Maazel (USA), all’Internazionale di Brescia e Bergamo e
al MiTo
SettembreMusica, alla Biennale Musica di Venezia, oltre al Mittlefest, il
Tiroler Festspiele di
Erl, il Festival di Colmar, En Blanco y Negro di Mexico City, il Festival di
Sintra (Portogallo), il Tongyeong
Festival (Corea).
In
Italia ha suonato per tutte le più importanti stagioni concertistiche (incluse
quelle dell’Orchestra
dell’Accademia Nazionale di S. Cecilia e della RAI di Torino) e in tutti i più importanti
teatri. Negli
ultimi tempi il Mo Albanese si è distinto per essere stato invitato a suonare
in ben undici
delle tredici Fondazioni Liriche italiane: il Petruzzelli di Bari, il Comunale
di Bologna, il Teatro
Lirico di Cagliari, il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, il Carlo Felice
di Genova, il Teatro
San Carlo di Napoli, il Massimo di Palermo, il Teatro dell’Opera di Roma, il Verdi
di Trieste,
la Fenice di Venezia, l’Arena di Verona.
Prima
di “Fantasia” e “Après une lecture de Liszt”, Albanese ha riscosso singolare
successo con
il CD monografico con musiche di Debussy pubblicato a gennaio 2012 per il
mensile “Amadeus”
in occasione dell’anniversario dei 150 anni della nascita del compositore
francese. Il suo
CD “1900 – Yearbooks of 20th Century Piano, dedicato all’anno solare 1900 e
contenente musiche
di Skrjabin, Szymanowski, MacDowell e la prima registrazione assoluta delle
Variazioni di
Bartók è stato recensito come CD del mese dal mensile Suonare News e 5 stelle
sia nel giudizio
tecnico che artistico dal mensile Amadeus.
Già
“Premio Venezia” 1997 (assegnato all’unanimità da una giuria presieduta dal Mo
Roman Vlad)
e Premio speciale per la miglior esecuzione dell’opera contemporanea al
“Busoni” di Bolzano,
Albanese vince nel 2003 il primo premio al “Vendome Prize” (presidente di
giuria Sir Jeffrey
Tate) con finali a Londra e Lisbona: un evento definito da Le Figaro “il
concorso più
prestigioso
del mondo attuale”.
Albanese
è laureato in Filosofia col massimo dei voti e la lode (con dignità di stampa
della tesi sull’Estetica
di Liszt nelle “Années de Pèlerinage”) ed a soli 25 anni è stato docente a
contratto di
“Metodologia della comunicazione musicale” presso l’Università di Messina.
Insegna attualmente
Pianoforte al Conservatorio “Tartini” di Trieste.
PIER CARLO ORIZIO
Nato
a Brescia nel 1963, si è diplomato in pianoforte sotto la guida di Sergio
Marengoni e in direzione
d’orchestra con Donato Renzetti, frequentando altresì i corsi di
perfezionamento tenuti da
Emil Tchakarov (Venezia 1988) e da Leonard Bernstein (Roma 1989). Ha diretto
alcune delle
principali orchestre europee tra le quali la Filarmonica di San Pietroburgo, la
Russian National,
la Camerata Salzburg con Salvatore Accardo solista, la Tchaikovsky Symphony, la Danish
National Symphony. Con la Prague Philharmonia ha registrato per la RAI il
Concerto n. 1
di Beethoven e il Concerto di Schumann, solista Martha Argerich. Un rapporto
speciale lo lega alla
Cina, ove è stato direttore artistico del Beijing International Piano Festival.
Dal 2008 ha diretto
nelle principali sale cinesi orchestre quali la Beijing Symphony e la Shenzhen Philarmonic
Orchestra.
Nella
sua attività concertistica ha collaborato con nomi leggendari quali Mstislav
Rostropovich, Sir
James Galway, Rudolf Buchbinder, Boris Berezovsky su invito dei maggiori
festival europei. Profondamente
interessato alla musica del nostro tempo, ha diretto brani di Arvo Pärt, Sofia Gubaidulina,
Krzysztof Penderecky (solista al flauto Massimo Mercelli) e prime assolute, tra
gli altri,
di Giancarlo Facchinetti e Mauro Montalbetti. Nel
2013 ha
fondato, con Luca Ranieri, la Filarmonica del Festival Pianistico di Brescia, collaborando
con solisti quali Salvatore Accardo, Uto Ughi, Daniil Trifonov, Ramin Bahrami, Sergej
Krylov, Martha Argerich e Mikhail Pletnev. Nell’aprile
del 2018 Pier Carlo Orizio ha diretto nuovamente la prestigiosa Russian
National Orchestra:
a Mosca per l’inaugurazione del Festival Rostropovich, solista al pianoforte
Mikhail Pletnev,
e alla Royal Opera House di Muscat, in Oman, solista al violino Sergej Krylov.
Nel luglio
2018 ha
diretto la Zagreb Philharmonic Orchestra con solisti Julian Rachlin e Mischa
Maisky. Tra
i prossimi impegni è previsto il debutto londinese con la Royal Philharmonic
Orchestra. Pier
Carlo Orizio è stato docente di Esercitazioni Orchestrali presso il
Conservatorio “E.F. Dall’Abaco”
di Verona dal 2002 al 2018.
FILARMONICA DEL FESTIVAL
PIANISTICO INTERNAZIONALE DI BRESCIA E BERGAMO
È
un’orchestra sinfonica composta in gran parte da giovani musicisti.
Costituitasi nel 2013 come nucleo
portante di un progetto innovativo e dinamico, in grado anche di offrire
concrete opportunità
professionali ai migliori diplomandi e diplomati dei nostri Conservatori, la Filarmonica
è divenuta una delle realtà musicali più interessanti del panorama italiano,
tanto che
alcuni dei suoi componenti nel 2015 hanno affiancato l’Orchestra giovanile
Cherubini in due straordinari
concerti diretti da Riccardo Muti.
Dal
2014 la Filarmonica è l’orchestra “in residenza” del Festival di Brescia e
Bergamo, ma nello stesso
tempo svolge una propria attività concertistica che l’ha portata a ottenere
vivi successi al Teatro
Alighieri di Ravenna, al Carisport di Cesena, al Verdi di Trieste e in altre
sedi. La
Filarmonica fin dagli esordi collabora stabilmente con artisti di fama
internazionale tra i quali i violinisti
Uto Ughi, Salvatore Accardo, Sergej Krylov e i pianisti Martha Argerich,
Mikhail Pletnev,
Daniil Trifonov, Lilya Zilberstein, Federico Colli, Alessandro Taverna, Roberto Cominati,
Ramin Bahrami, David Fray. In
questi anni la Filarmonica ha proposto un repertorio sinfonico molto ampio, con
capolavori di Mozart,
Beethoven, Mendelssohn, Čajkovskij, Prokofiev, Rachmaninov. Ha partecipato a produzioni
d’opera (Rosmonda d’Inghilterra al Festival Donizetti di Bergamo) e
all’esecuzione di musiche
da film (Omaggio a Fellini al Meeting di Rimini). Tra le finalità della
formazione c’è quella
di avvicinare alla grande musica un nuovo pubblico. Intensa, a tal proposito,
l’attività delle prove
aperte con ascolti guidati per un efficace coinvolgimento del mondo della
scuola. Il
suo direttore principale è il maestro Pier Carlo Orizio, anima artistica del
Festival di Brescia e Bergamo.
La Filarmonica si è anche avvalsa della collaborazione di numerosi direttori
ospiti tra cui
Umberto Benedetti Michelangeli, Eugene Kohn, Enrico Bronzi, Sergej Krylov,
Eduard
Topchjan. Nel
2017 la Filarmonica è stata protagonista di alcuni importanti eventi in omaggio
a Luciano Pavarotti
a 10 anni dalla scomparsa: in gennaio alla Royal Opera House di Muscat (Oman)
con Placido
Domingo, a settembre in diretta televisiva Rai dall’Arena di Verona per
“Pavarotti, un’emozione
senza fine”, a dicembre di nuovo a Muscat per “Homage to Luciano Pavarotti” con
un
importante cast vocale comprendente Francesco Meli, Marcello Giordani, Sumi Jo,
Fiorenza Cedolins
e i giovani dell’Accademia Pavarotti.
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