venerdì 1 novembre 2019

La Filarmonica del Festival Pianistico di Brescia e Bergamo suona a Milano Schumann e Liszt


La grande stagione concertistica di Milano 2019/2020

Mercoledì 6 novembre 2019 - ore 20.45    - Serie Smeraldo –
SALA VERDI – CONSERVATORIO “G.VERDI” di Milano

FILARMONICA
DEL FESTIVAL PIANISTICO INTERNAZIONALE DI BRESCIA E BERGAMO
PIER CARLO ORIZIO, direttore
GIUSEPPE ALBANESE, pianoforte

Liszt, Concerto n.2 in la magg.
Liszt, Concerto n.1 in mi bem. magg.
Schumann, Sinfonia n.4 in re min. op.120

Pier Carlo Orizio è l'anima artistica del Festival di Brescia e Bergamo e nella sua veste di direttore d'orchestra guida la Filarmonica del Festival a Milano con un programma romantico che prevede, anche grazie al prezioso contributo del pianista Giuseppe Albanese,  di spingersi fino all'essenza virtuosistica e coloristica dei concerti di Liszt. Albanese, artista serio e virtuoso esplosivo, vanta una carriera internazionale di oltre 40 concerti annui, e pluripremiate incisioni discografiche.

GIUSEPPE ALBANESE
Tra i più richiesti pianisti della sua generazione, Giuseppe Albanese debutta nel 2014 su etichetta Deutsche Grammophon con un concept album dal titolo “Fantasia”, con musiche di Beethoven, Schubert e Schumann. Segue nel 2015 il suo secondo album DG “Après une lecture de Liszt”, interamente dedicato al compositore ungherese. Nel marzo 2016 Decca
Classics inserisce nel box con l’opera omnia di Bartók in 32 cd la sua registrazione (in prima mondiale) del brano “Valtozatok” (Variazioni). Invitato per recital e concerti con orchestra da autorevoli ribalte internazionali quali – tra gli altri – il Metropolitan Museum, la Rockefeller University e la Steinway Hall di New York; l’Auditorium Amijai di Buenos Aires; il Cenart di Mexico City; la Konzerthaus di Berlino; la Laeisz Halle di Amburgo; la Philharmonie di Essen; il Mozarteum di Salisburgo; St. Martin in the Fields e la Steinway Hall di Londra; la Salle Cortot di Parigi; la Filarmonica di San Pietroburgo; la
Filharmonia Narodowa di Varsavia; la Filarmonica Slovena di Lubiana; la Gulbenkian di Lisbona, ha collaborato con direttori del calibro di Christian Arming, John Axelrod, Frédéric Chaslin, James Conlon, Lawrence Foster, Will Humburg, Dmitri Jurowski, Julian Kovatchev, Alain Lombard, Nicola Luisotti, Othmar Maga, Fabio Mastrangelo, Henrik Nanasi, Anton Nanut, Tomas Netopil, Daniel Oren, George Pehlivanian, Donato Renzetti, Alexander Sladkowsky,
Hubert Soudant, Pinchas Steinberg, Michel Tabachnik, Jeffrey Tate, Jurai Valcuha, Jonathan Webb ecc.
Tra i festival, di particolare rilievo gli inviti al Winter Arts Square di Yuri Temirkanov a San Pietroburgo, al Castleton di Lorin Maazel (USA), all’Internazionale di Brescia e Bergamo e al MiTo SettembreMusica, alla Biennale Musica di Venezia, oltre al Mittlefest, il Tiroler Festspiele di Erl, il Festival di Colmar, En Blanco y Negro di Mexico City, il Festival di Sintra (Portogallo), il Tongyeong Festival (Corea).
In Italia ha suonato per tutte le più importanti stagioni concertistiche (incluse quelle dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di S. Cecilia e della RAI di Torino) e in tutti i più importanti teatri. Negli ultimi tempi il Mo Albanese si è distinto per essere stato invitato a suonare in ben undici delle tredici Fondazioni Liriche italiane: il Petruzzelli di Bari, il Comunale di Bologna, il Teatro Lirico di Cagliari, il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, il Carlo Felice di Genova, il Teatro San Carlo di Napoli, il Massimo di Palermo, il Teatro dell’Opera di Roma, il Verdi di Trieste, la Fenice di Venezia, l’Arena di Verona.
Prima di “Fantasia” e “Après une lecture de Liszt”, Albanese ha riscosso singolare successo con il CD monografico con musiche di Debussy pubblicato a gennaio 2012 per il mensile “Amadeus” in occasione dell’anniversario dei 150 anni della nascita del compositore francese. Il suo CD “1900 – Yearbooks of 20th Century Piano, dedicato all’anno solare 1900 e contenente musiche di Skrjabin, Szymanowski, MacDowell e la prima registrazione assoluta delle Variazioni di Bartók è stato recensito come CD del mese dal mensile Suonare News e 5 stelle sia nel giudizio tecnico che artistico dal mensile Amadeus.
Già “Premio Venezia” 1997 (assegnato all’unanimità da una giuria presieduta dal Mo Roman Vlad) e Premio speciale per la miglior esecuzione dell’opera contemporanea al “Busoni” di Bolzano, Albanese vince nel 2003 il primo premio al “Vendome Prize” (presidente di giuria Sir Jeffrey Tate) con finali a Londra e Lisbona: un evento definito da Le Figaro “il concorso più
prestigioso del mondo attuale”.
Albanese è laureato in Filosofia col massimo dei voti e la lode (con dignità di stampa della tesi sull’Estetica di Liszt nelle “Années de Pèlerinage”) ed a soli 25 anni è stato docente a contratto di “Metodologia della comunicazione musicale” presso l’Università di Messina. Insegna attualmente Pianoforte al Conservatorio “Tartini” di Trieste.

PIER CARLO ORIZIO
Nato a Brescia nel 1963, si è diplomato in pianoforte sotto la guida di Sergio Marengoni e in direzione d’orchestra con Donato Renzetti, frequentando altresì i corsi di perfezionamento tenuti da Emil Tchakarov (Venezia 1988) e da Leonard Bernstein (Roma 1989). Ha diretto alcune delle principali orchestre europee tra le quali la Filarmonica di San Pietroburgo, la Russian National, la Camerata Salzburg con Salvatore Accardo solista, la Tchaikovsky Symphony, la Danish National Symphony. Con la Prague Philharmonia ha registrato per la RAI il Concerto n. 1 di Beethoven e il Concerto di Schumann, solista Martha Argerich. Un rapporto speciale lo lega alla Cina, ove è stato direttore artistico del Beijing International Piano Festival. Dal 2008 ha diretto nelle principali sale cinesi orchestre quali la Beijing Symphony e la Shenzhen Philarmonic Orchestra.
Nella sua attività concertistica ha collaborato con nomi leggendari quali Mstislav Rostropovich, Sir James Galway, Rudolf Buchbinder, Boris Berezovsky su invito dei maggiori festival europei. Profondamente interessato alla musica del nostro tempo, ha diretto brani di Arvo Pärt, Sofia Gubaidulina, Krzysztof Penderecky (solista al flauto Massimo Mercelli) e prime assolute, tra gli altri, di Giancarlo Facchinetti e Mauro Montalbetti. Nel 2013 ha fondato, con Luca Ranieri, la Filarmonica del Festival Pianistico di Brescia, collaborando con solisti quali Salvatore Accardo, Uto Ughi, Daniil Trifonov, Ramin Bahrami, Sergej Krylov, Martha Argerich e Mikhail Pletnev. Nell’aprile del 2018 Pier Carlo Orizio ha diretto nuovamente la prestigiosa Russian National Orchestra: a Mosca per l’inaugurazione del Festival Rostropovich, solista al pianoforte Mikhail Pletnev, e alla Royal Opera House di Muscat, in Oman, solista al violino Sergej Krylov. Nel luglio 2018 ha diretto la Zagreb Philharmonic Orchestra con solisti Julian Rachlin e Mischa
Maisky. Tra i prossimi impegni è previsto il debutto londinese con la Royal Philharmonic Orchestra. Pier Carlo Orizio è stato docente di Esercitazioni Orchestrali presso il Conservatorio “E.F. Dall’Abaco” di Verona dal 2002 al 2018.

FILARMONICA DEL FESTIVAL PIANISTICO INTERNAZIONALE DI BRESCIA E BERGAMO
È un’orchestra sinfonica composta in gran parte da giovani musicisti. Costituitasi nel 2013 come nucleo portante di un progetto innovativo e dinamico, in grado anche di offrire concrete opportunità professionali ai migliori diplomandi e diplomati dei nostri Conservatori, la Filarmonica è divenuta una delle realtà musicali più interessanti del panorama italiano, tanto che alcuni dei suoi componenti nel 2015 hanno affiancato l’Orchestra giovanile Cherubini in due straordinari concerti diretti da Riccardo Muti.
Dal 2014 la Filarmonica è l’orchestra “in residenza” del Festival di Brescia e Bergamo, ma nello stesso tempo svolge una propria attività concertistica che l’ha portata a ottenere vivi successi al Teatro Alighieri di Ravenna, al Carisport di Cesena, al Verdi di Trieste e in altre sedi. La Filarmonica fin dagli esordi collabora stabilmente con artisti di fama internazionale tra i quali i violinisti Uto Ughi, Salvatore Accardo, Sergej Krylov e i pianisti Martha Argerich, Mikhail Pletnev, Daniil Trifonov, Lilya Zilberstein, Federico Colli, Alessandro Taverna, Roberto Cominati, Ramin Bahrami, David Fray. In questi anni la Filarmonica ha proposto un repertorio sinfonico molto ampio, con capolavori di Mozart, Beethoven, Mendelssohn, Čajkovskij, Prokofiev, Rachmaninov. Ha partecipato a produzioni d’opera (Rosmonda d’Inghilterra al Festival Donizetti di Bergamo) e all’esecuzione di musiche da film (Omaggio a Fellini al Meeting di Rimini). Tra le finalità della formazione c’è quella di avvicinare alla grande musica un nuovo pubblico. Intensa, a tal proposito, l’attività delle prove aperte con ascolti guidati per un efficace coinvolgimento del mondo della scuola. Il suo direttore principale è il maestro Pier Carlo Orizio, anima artistica del Festival di Brescia e Bergamo. La Filarmonica si è anche avvalsa della collaborazione di numerosi direttori ospiti tra cui Umberto Benedetti Michelangeli, Eugene Kohn, Enrico Bronzi, Sergej Krylov, Eduard
Topchjan. Nel 2017 la Filarmonica è stata protagonista di alcuni importanti eventi in omaggio a Luciano Pavarotti a 10 anni dalla scomparsa: in gennaio alla Royal Opera House di Muscat (Oman) con Placido Domingo, a settembre in diretta televisiva Rai dall’Arena di Verona per “Pavarotti, un’emozione senza fine”, a dicembre di nuovo a Muscat per “Homage to Luciano Pavarotti” con
un importante cast vocale comprendente Francesco Meli, Marcello Giordani, Sumi Jo, Fiorenza Cedolins e i giovani dell’Accademia Pavarotti.

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