Gioachino Rossini
ERMIONE
Azione tragica in due atti su
libretto di Andrea Leone Tottola tratto dalla tragedia Andromaque di Jean
Racine
Direttore | Alessandro
De Marchi
Maestro del Coro | Gea
Garatti Ansini
Regia | Jacopo Spirei
Scene | Nikolaus Webern
Costumi | Giusi Giustino
Luci | Giuseppe Di Iorio
Ermione, Angela
Meade / Arianna Vendittelli (10 novembre)
Andromaca, Teresa Iervolino
Pirro, John Irvin
Oreste, Antonino Siragusa
Pilade, Filippo Adami / Julian Henao (10 novembre)
Fenicio, Guido Loconsolo / Ugo Guagliardo (10 novembre)
Cleone, Gaia Petrone
Cefisa, Chiara Tirotta
Attalo, Cristiano Olivieri
Andromaca, Teresa Iervolino
Pirro, John Irvin
Oreste, Antonino Siragusa
Pilade, Filippo Adami / Julian Henao (10 novembre)
Fenicio, Guido Loconsolo / Ugo Guagliardo (10 novembre)
Cleone, Gaia Petrone
Cefisa, Chiara Tirotta
Attalo, Cristiano Olivieri
Orchestra e Coro del Teatro
di San Carlo
Nuova Produzione del Teatro
di San Carlo
Sarà Jacopo
Spirei, regista italiano tra i più talentuosi e innovativi della scena
internazionale, a firmare la regia di Ermione, nuova
produzione del Teatro di San Carlo in
scena dal 7 al 10 novembre 2019 scritta da Gioachino Rossini proprio
per il Massimo napoletano e ora rappresentata in occasione dei duecento anni
dalla prima assoluta.
Non solo: Ermione torna
in scena al Teatro di San Carlo dopo ben 31 anni di assenza e l’ultima volta –
era il maggio del 1988 – ad interpretare il ruolo della protagonista c’era
Moserrat Caballè.
Sul podio, a dirigere Orchestra
e Coro (quest’ultimo preparato da Gea Garatti Ansini) Alessandro
De Marchi, raffinato interprete rossiniano.
“Ermione - afferma Spirei – è un’opera di scelte: amore, dovere, potere e follia. A che cosa si è
disposti a rinunciare pur di ottenere quello che si vuole? Si può sacrificare
il bene di una nazione per un interesse privato? E per amore? In quest'opera
tutti sacrificano tutto e sono disposti a pagare un prezzo altissimo per le
proprie scelte. In questa azione tragica, lavoro particolarissimo e
sperimentale di Rossini – continua il regista - si cercano nuove vie per interpretare
le debolezze dell'uomo mettendo al centro non un protagonista positivo ma un
perdente, uno sconfitto, una tragedia del desiderio che diviene anche tragedia
borghese. Pertanto abbiamo deciso di indagare sulle pulsioni che spingono
l'essere umano alle scelte più estreme: in un contesto di potere falsamente
democratico, un popolo vincente e vincitore vede il proprio leader sedotto dal
popolo sconfitto, e lo scontro che ne scaturisce porta al tracollo non solo i
protagonisti ma anche un'intera società”.
Le scene sono di Nikolaus
Webern, i costumi di Giusi Giustino, le luci di Giuseppe Di Iorio.
Titolo fra i più attesi della
Stagione 2018/2019 Ermione vanta un cast di assoluto prestigio: il
ruolo della protagonista è affidato infatti ad Angela Meade, soprano statunitense che ha recentemente riscosso
enormi consensi al Rossini Opera Festival di Pesaro.
Con lei nel ruolo del titolo
anche Arianna Vendittelli (nella recita del 10 novembre). Andromaca
avrà la voce di Teresa Iervolino, John Irvin interpreterà
Pirro, Antonino Siragusa sarà Oreste, Filippo Adami e Julian
Henao vestiranno i panni di Pilade, Guido Loconsolo / Ugo Guagliardo quelli
di Fenicio. E ancora, Gaia Petrone sarà Cleone, Chiara Tirotta Cefisa
e Cristiano Olivieri Attalo.
Il Teatro di San Carlo
partecipa alle Celebrazioni - a due cento anni dalla sua composizione
- de L’Infinito di Giacomo Leopardi il cui manoscritto è
custodito, tra gli altri, nella Biblioteca Nazionale di Napoli. A queste dedica
la messa in scena di Ermione, che vide la luce nello stesso anno di
composizione de L’Infinito, ovvero il 1819, e si possono ravvisare altre
particolari coincidenze tra il poeta di Recanati e il musicista pesarese.
Il libretto di Ermione è
di Andrea Leone Tottola stesso librettista de La Donna del Lago di
Rossini. Giacomo Leopardi scriveva da Roma al fratello Carlo, il 5 febbraio
1823, di aver assistito al Teatro Argentina
alla Donna del lago e di
essere stato affascinato dalla musica rossiniana: «eseguita da voci
sorprendenti, è cosa stupenda, e potrei piangere ancor io, se il dono delle
lagrime non mi fosse stato sospeso, giacché m’avvedo pure di non averlo perduto
affatto».
Penultima delle nove opere
serie scritte da Rossini per Napoli, la Donna del lago è la terza
delle quattro nate nel 1819 che segue l’Ermione composta sempre per il San
Carlo e il ‘centone’ organizzato per Venezia, Eduardo e Cristina. In
realtà, dopo Ermione Rossini non avrebbe dovuto scrivere per Barbaja
fino alla quaresima dell’anno successivo, ma il forfait di Gaspare
Spontini, scritturato al San Carlo e richiesto imperiosamente nello stesso
tempo a Berlino da Federico Guglielmo III di Prussia, obbligò l’impresario a
ricorrere nuovamente al Pesarese per colmare il vuoto nel cartellone.
Sempre nell’ambito delle
Celebrazioni dedicate a Leopardi, nel Foyer del Teatro di San Carlo si potrà
vedere l’opera di Eugenio Giliberti realizzata a “sei mani” con i giovani
musicisti Michelangelo Pepe e Stefano Silvestri dal titolo Teorica
delle arti, lettere ecc. da “Voi siete qui / vico Pero / Giacomo Leopardi
/ progetto di artista abitante”
La recita
di Ermione del 9 novembre (ore 19.00) sarà trasmessa in diretta
streaming sul sito OperaVision: www.operavision.eu.
giovedì 7 novembre ore 20.00
– sabato 9, ore 19.00 - domenica 10, ore 17.00
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