Stagione d’Opera e di
Balletto 2019-2020
CARMEN
Teatro Regio, martedì 10
dicembre 2019 ore 20
Martedì 10 dicembre, alle ore
20, il Regio mette in scena Carmen, il capolavoro di Georges Bizet. L’Orchestra
e il Coro del Teatro Regio sono diretti dal maestro Giacomo Sagripanti, il Coro
è istruito da Andrea Secchi e il Coro di voci bianche del Teatro Regio e del
Conservatorio “G. Verdi” da Claudio Fenoglio. Carmen è interpretata da Varduhi
Abrahamyan, Don José è Andrea Carè, Micaëla è Marta Torbidoni ed Escamillo Lucas
Meachem. L’opera viene eseguita nella versione originale con i dialoghi
parlati.
Partner della produzione è il
Gruppo Iren, Socio Fondatore del Teatro Regio. Dichiara il Presidente Iren, Renato
Boero: «Anche per il 2019-2020, il Gruppo Iren sostiene la Stagione d’Opera e
di Balletto del Teatro Regio di Torino, polo culturale e storico tra i più
importanti e rinomati della città, testimoniando, in questo modo, la propria
attenzione alla crescita e allo sviluppo dei territori in cui opera. Attraverso
il contributo a opere liriche rilevanti come la Carmen, Iren conferma la
propria vocazione, ormai consolidata, al sostegno alla cultura in ogni sua
forma».
Giacomo Sagripanti guida per
la prima volta l’Orchestra del Teatro Regio: vincitore degli International
Opera Awards 2016 come giovane direttore emergente, si è in brevissimo tempo
distinto come attento interprete del repertorio belcantistico e lirico in
teatri di prima importanza come la Semperoper di Dresda, La Fenice di Venezia,
la Opernhaus di Zurigo, il Teatro Bol’šoj di Mosca e l’Opéra di Parigi.
La passionale e tragica
vicenda della gitana, diventata negli anni simbolo della libertà senza
compromessi ed emblematica vittima di femminicidio, rivive qui
nell’indimenticabile allestimento di Stephen Medcalf, creato per il Teatro
Lirico di Cagliari nel 2005, valso al suo autore il Premio Abbiati 2006 per la
migliore regia d’opera. Il dramma di Bizet, originariamente ambientato nel
primo ventennio dell’Ottocento, è trasportato nella cupa atmosfera della Spagna
franchista, a guerra civile appena conclusa: le scene e i costumi di Jamie
Vartan disegnano uno spazio claustrofobico ma in continuo movimento, su cui a
più riprese si aprono e si richiudono le prospettive della fabbrica di sigari,
della locanda di Lillas Pastia e della plaza de toros, e con lo spettacolare
atterraggio di un aereo nei pressi del covo dei contrabbandieri. Le luci di Simon
Corder, riprese da John Bishop, proiettano la vicenda in un’atmosfera notturna,
squarciata a tratti dai colori caldi e terrosi dell’Andalusia. Le coreografie
sono firmate da Maxine Braham.
«La strada che abbiamo scelto
– spiega Medcalf – per tornare al ruvido realismo dell’originale è di
trasportare l’azione dell’opera in avanti, ai tempi della Spagna Nazionalista
della metà degli anni Quaranta, epoca che presenta paralleli notevoli col mondo
sotterraneo e senza legge del racconto di Mérimée». (da “L’Opera” febbraio 2018)
Debutta al Regio, nel ruolo
del titolo il mezzosoprano franco-armeno Varduhi Abrahamyan, il cui repertorio
spazia da Händel a Rossini, Verdi e Čajkovskij, autori che ha interpretato con
sicurezza sui principali palcoscenici mondiali; la voce scura e piena valorizza
appieno il personaggio sensuale e sfrontato di Carmen. Andrea Caré è Don Josè,
personaggio che ha debuttato nel 2009, ruolo di punta e fra i più amati nel suo
amplissimo repertorio; il tenore torinese è spesso impegnato al Regio, dove è
nata la sua carriera: ha vinto il Concorso internazionale di Spoleto nel 2005,
si è perfezionato con Raina Kabaivanska ed è stato allievo di Luciano
Pavarotti. Un altro debutto al Regio quello di Marta Torbidoni, giovane ma già
affermato soprano che interpreta la dolce Micaëla. Il baritono Lucas Meachem è
al suo debutto al Regio e nel ruolo di Escamillo, già vincitore nel 2016 del
premio Emerging Star of the Year dell’Opera di San Francisco e di un Grammy
Award nel 2017 per l’incisione dell’opera The Ghosts of Versailles con la Los
Angeles Opera. Nel corso delle undici recite, dal 10 al 22 dicembre, si
alternano nei ruoli principali Martina Belli (Carmen), Peter Berger (Don José),
Giuliana Gianfaldoni (Micaëla) e Andrei Kymach (Escamillo). Completano il cast:
il soprano Sarah Baratta (Frasquita), il mezzosoprano Alessandra Della Croce
(Mercédès), il baritono Gabriel Alexander Wernick (il Dancaïre), il tenore Cristiano
Olivieri (il Remendado), il baritono Costantino Finucci (Moralès), il basso Gianluca
Breda (Zuniga) e gli attori Aldo Dovo, Marcello Spinetta e Guido Cavallini.
Stefhen Medcalf racconta: «La
storia originale di Carmen di Prosper Mérimée è molto più estrema dell’opera di
Bizet. L’effetto di questo racconto breve sul lettore era per lo più di shock e
orrore. È pieno di incredibile tensione sessuale e punteggiato da momenti
improvvisi di violenza e crudeltà». Non stupisce come Carmen, al suo debutto
all’Opéra-Comique di Parigi nel 1875, avesse creato uno scandalo senza
precedenti: sconvolse pubblico e critica la messa in scena di un dramma così
fuori dagli schemi. Protagonista assoluta una donna – gitana, per di più – che
come unica guida segue la libertà e che fuma in scena! Nessun eroe a salvare la
situazione, ma un disertore che abbandona il suo unico riferimento morale, la
pura e innocente Micaëla, dominato dalla passione per Carmen al punto di
divenire un assassino. Ingredienti di assoluta novità per l’epoca, che Bizet
seppe rendere in musica in maniera magistrale, trasmettendo ancora oggi al
pubblico tutta la forza dirompente e la modernità di questo dramma.
Quello che sorprende davvero
è scoprire che neppure a livello musicale l’opera avesse raccolto grandi
consensi, tanto da costringere il teatro parigino a vendere i biglietti
all’ingrosso; solo dopo la morte del compositore appena trentasettenne il
titolo cominciò la sua rapida e travolgente ascesa internazionale, con
estimatori del calibro di Čajkovskij.
L’opera sarà presentata al
pubblico mercoledì 4 dicembre, alle ore 17.30 nel Foyer del Toro, con una
conferenza dal titolo Il progetto di Bizet e le sue ambivalenze, a cura di Emilio
Sala e con la partecipazione del direttore Giacomo Sagripanti. L’ingresso è
libero. La diretta radio dell’opera, curata da Susanna Franchi, andrà in onda
su Rai Radio 3 mercoledì 18 dicembre alle ore 20.
Biglietti in vendita alla
Biglietteria del Teatro Regio, piazza Castello 215 - Tel. 011.8815.241/242,
presso Infopiemonte-Torinocultura, nei punti vendita Vivaticket, on line su
www.teatroregio.torino.it senza costi di commissione e su www.vivaticket.it e
telefonicamente al n. 011.8815.270. Prezzi dei biglietti: recita del 10
dicembre € 160 - 125 - 105 - 80 - 55; recite del 12, 15, 18, 20 e 22 dicembre €
100 - 90 - 80 - 70 - 30; recite del 13, 19 e 21 dicembre € 90 - 80 - 70 - 65 -
30; recita del 11 dicembre € 60 - 55 - 50 - 45 - 30. Biglietti ridotti del 20%
per gli under 30 e del 10% per gli over 65 (esclusa la recita dell’11
dicembre). Con la 18app è possibile l’acquisto di biglietti (in qualsiasi
settore) al costo di € 25 per la serata inaugurale del 10 dicembre. Un’ora
prima degli spettacoli, eventuali biglietti ancora disponibili sono in vendita
con una riduzione del 20% sul prezzo intero (ad eccezione del 11 dicembre). Per
ulteriori informazioni: Tel. 011.8815.557 e www.teatroregio.torino.it.
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