Con tanta musica di Ezio Bosso - eseguita da alcuni fra i suoi più cari amici e collaboratori - la sua voce indimenticabile e una carrellata di video anche inediti, si terrà il 15 dicembre la grande festa per premiare anni di dedizione alla divulgazione musicale da parte delle istituzioni vincitrici, vere protagoniste di questa prima edizione del Premio. Un’occasione unica per attirare l’attenzione del pubblico generalista verso il tema della divulgazione musicale attraverso i media più popolari, la radio e la televisione. Per la sensibilità dimostrata da ogni angolo dell’Italia, Tommaso Bosso, Presidente di Associazione Ezio Bosso, ideatrice e promotrice del Premio insieme a Regione Puglia e Puglia Culture, ringrazia “tutti coloro che ci hanno creduto e ci hanno lavorato, a partire dal Comitato Scientifico presieduto da Michele dall’Ongaro, ma anche i 3.000 votanti da tutt’Italia, la dirigenza di Rai Radio che ha subito capito il valore del progetto, tutti i soci dell’Associazione che hanno attivamente aiutato la nostra piccola struttura, Regione Puglia e Puglia Culture e infine le 144 istituzioni che da decenni investono tempo, risorse e creatività per sostenere il futuro della ‘musica libera’, quella medicina che ha permesso a mio zio di vivere felice, nonostante tutto”.
La festa di premiazione si svolge nel periodo dell’anno più amato da Ezio Bosso, il Natale e la sua attesa, di cui era vero maestro di cerimonia, nonché nel cuore del mese a lui dedicato da Opéra National de Paris a Palais Garnier con il balletto Anima Animus di David Dawson, dall’1 al 31 dicembre ‘25.
“L’assegnazione del Premio intitolato a Ezio Bosso porta a compimento un percorso che la Regione Puglia ha voluto dedicare alla divulgazione della musica da camera, un campo nel quale Bosso era un talento indiscusso – dichiara Michele Emiliano, presidente Regione Puglia - Un percorso che consacra il rapporto speciale di Bosso con la Puglia, che tante volte lo ha accolto, applaudito e amato. Nel segno di questo amore per l’arte e per la bellezza, ci auguriamo che i vincitori del Premio Bosso possano riuscire nel compito di avvicinare il maggior numero di persone alla musica, specialmente le più giovani. Perché un’educazione alla musica è sempre un’educazione alla libertà”.
“La Regione Puglia è onorata di aver istituito un premio che porta il nome di Ezio Bosso, figura straordinaria del nostro tempo che, con una grazia rara, ci ha ricordato la dimensione sociale e terapeutica della musica – il commento di Viviana Matrangola, assessora Cultura e sviluppo delle imprese culturali Regione Puglia - Nel segno di questa lezione, abbiamo dato vita a un riconoscimento che premia i progetti musicali con un forte taglio divulgativo, nella convinzione che l’avvicinamento delle persone alla musica rappresenti un fattore di benessere individuale e di collante sociale. Quasi senza accorgersene, Bosso è stato un pioniere del concetto di ‘welfare culturale’, che oggi ispira le politiche culturali della nostra Regione. La diffusione televisiva e radiofonica della serata finale del Premio, curata dalla RAI, conferma la rilevanza e il prestigio di questa intuizione, costruita insieme a Puglia Culture e all’Associazione Ezio Bosso”.
“Con questo premio celebriamo un grande maestro e rinnoviamo la sua rivoluzionaria visione della musica che ha sempre portato un forte messaggio di speranza – il commento di Paolo Ponzio, presidente Puglia Culture - Gli straordinari risultati raggiunti, i 3000 voti popolari e i 144 progetti candidati da tutta Italia, raccontano quanto sia vivo il ricordo di Ezio Bosso e quanto sia necessario e importante lavorare per divulgare e sostenere la musica. Colgo l’occasione per ringraziare la Rai che ha deciso di accompagnarci in questa prima edizione e invito tutti a seguire la serata di ricordo e premiazione in programma il 15 dicembre”.
“Con vero orgoglio, come Direzione Radio, avviamo la collaborazione con la Fondazione Ezio Bosso in occasione del primo premio divulgazione musicale. Ezio è stato un musicista di valore internazionale che in tutto il suo percorso ha cercato di portare la musica “libera”, come amava definirla, alla platea più ampia possibile. Qualità musicale eccelsa, sovente anche fuori dalle Accademie, rivolta a tutti. Accessibile a chi spesso rimane fuori dalla possibilità di fruizione di questi contenuti. Ascolto, empatia sono stati i valori guida del musicista ed incarnano perfettamente una visione del Servizio Pubblico che deve rivolgersi a tutti, popolare e non banale, accessibile e non elitaria. Valori che come Rai, e non solo come Radio ci muovono ogni giorno”. Marco Caputo

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