martedì 2 dicembre 2025

I CAPOLAVORI DI DVOŘÁK E BRAHMS: L’ISTITUZIONE SINFONICA ABRUZZESE AL SECCI CON ANDREI IONIŢĂ

 
Domenica 7 dicembre 2025, alle ore 17:30, l’Associazione Filarmonica Umbra ospiterà al Teatro Sergio Secci di Terni un evento sinfonico di grande spessore: l’Orchestra dell'Istituzione Sinfonica Abruzzese (ISA) si esibirà sotto la direzione del Maestro Cristian Lupes (nella foto a destra), affiancata dal violoncellista di fama internazionale Andrei IONIŢĂ come solista. La serata sarà interamente dedicata al genio del tardo Romanticismo, presentando due tra i più amati capolavori del repertorio: il Concerto per violoncello di Dvořák e la Terza Sinfonia di Brahms.
L'Orchestra dell'Istituzione Sinfonica Abruzzese (ISA) è una delle tredici Istituzioni Concertistico Orchestrali (ICO) riconosciute dal Ministero della Cultura, punto di riferimento per la produzione e diffusione della musica sinfonica in Italia. Il Maestro Cristian Lupes, già Direttore Artistico e Direttore Principale della stessa orchestra, è un direttore d’orchestra rumeno la cui carriera spazia tra Europa e Asia, noto per la sua chiarezza interpretativa e la sua energia sul podio. 
Andrei IONIŢĂ (nella foto a sinistra), il solista, è un violoncellista rumeno di grande prestigio internazionale, vincitore del Concorso Internazionale Čajkovskij di Mosca nel 2015. La sua carriera lo ha portato a suonare nelle sale più importanti del mondo, acclamato per la sua tecnica impeccabile e la profonda sensibilità che infonde nelle sue esecuzioni.
Il concerto si aprirà con il Concerto n. 2 in si minore op. 104 per violoncello e orchestra di Antonín Dvořák, vertice assoluto della letteratura per lo strumento. Composto durante il suo soggiorno americano, il concerto è pervaso da un intenso lirismo nostalgico, dall'emotivo Adagio ma non troppo all'ampio Finale. Dopo l’intervallo, l’Orchestra proporrà la Sinfonia n. 3 in Fa maggiore op. 90 di Johannes Brahms. Acclamata sin dalla prima esecuzione per la sua bellezza, è nota per essere la più breve e lirica delle sue sinfonie. La sua struttura si fonda sul motto iniziale F-A-F (Frei aber froh), promettendo un'esecuzione che farà emergere la ricchezza timbrica del capolavoro, con il celeberrimo Poco allegretto come ponte emotivo.


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