La bohème di Giacomo Puccini,
una delle opere liriche più popolari al mondo, va in scena al Teatro Carlo
Felice a partire da venerdì 13 dicembre alle ore 20, con repliche fino al 29
dicembre.
Tenuta a battesimo il 1
febbraio 1896 al Teatro Regio di Torino, La bohème è il titolo che rivelò
definitivamente la modernità musicale e teatrale di Puccini, allora
trentottenne. L’opera è ambientata in una Parigi di metà Ottocento che, secondo
Debussy, nessuno aveva mai saputo descrivere meglio in musica; la Parigi della
folla di avventori del “Caffè Momus”, esempio straordinario di caos musicale
organizzato, delle trombe da fiera, che anticipano di quasi vent’anni quelle di
Petruška di Stravinskij, dell’atmosfera desolata della Barrière d’Enfer coperta
dalla neve, resa con timbri rarefatti che nessuno aveva mai osato prima. Tra
esplosioni vitali tanto travolgenti quanto effimere, parentesi liriche
commoventi e strazianti (immancabili in Puccini) e invenzioni compositive senza
precedenti, la partitura di Bohème è una di quelle che segnano un prima e un
dopo nella storia del teatro d’opera. Con Puccini, i giovani bohémiens,
gli aspiranti artisti sempre in bolletta immortalati da Henri Murger nel
romanzo Scènes de la vie de bohème, irrompono nell’opera e la scompaginano,
contaminando la musica e il racconto teatrale con il loro modo di vivere
scapestrato e “alla giornata”.
Proprio questo aspetto
giocoso di Bohème, spesso trascurato, è al centro della regia di Augusto
Fornari, nell’applaudito allestimento che il Teatro Carlo Felice ha prodotto
alcuni anni fa e che ora ripropone al suo pubblico con la collaborazione
dell’assistente alla regia Lorenzo Giossi. «È con stupore – spiega Fornari –
che m’è parso di ritrovare nei meccanismi drammatici del capolavoro pucciniano
il “Gioco” come elemento propulsore della storia. Il “Gioco” quello serio, con
la G maiuscola, quello dei bambini, quello che va fino in fondo, che irride la
fame, il freddo, la povertà, la ricchezza, la borghesia, gli schemi sociali,
quello che vorrebbe sgambettare la morte.» Illuminate da Luciano Novelli, le
scene del pittore e artista genovese Francesco Musante (che firma anche i
costumi), fiabesche, fumettistiche, a tratti da libro illustrato per bambini,
esaltano a tal punto la visione registica di Fornari da diventarne un elemento imprescindibile.
A dirigere l’Orchestra, il
Coro e il Coro di Voci Bianche del Teatro Carlo Felice, Andrea Battistoni, che,
dopo il recente successo – sempre a Genova – del Trovatore si conferma come uno
dei più significativi direttori d’orchestra italiani della nuova generazione.
Battistoni, nelle ultime tre recite, lascerà il podio a un altro giovane
direttore, Leonardo Sini, vincitore del Primo Premio al prestigioso Concorso
Internazionale di direzione d’orchestra Maestro Solti. Di grande prestigio il cast,
che vede Rebeka Lokar (recentemente applaudita come Leonora ne Il trovatore) e Serena
Gamberoni alternarsi nel ruolo di Mimì, e Stefan Pop come primo Rodolfo, in
alternanza con il giovane Gabriele Mangione e un altro tenore di grande fama,
Celso Albelo. Marcello è interpretato da uno dei giovani baritoni attualmente
più apprezzati, il genovese Michele Patti, e da un esperto del ruolo, Alberto
Gazale. Musetta, a cui è affidato l’omonimo valzer, una della pagine più
celebri dell’opera, è interpretata dalla giovane ma già affermata Lavinia Bini in
alternanza con Francesca Benitez. Completano il cast Romano Dal Zovo (Colline),
Giovanni Romeo e Italo Proferisce (Schaunard) e Matteo Peirone (Benoît e
Alcindoro). Maestro del Coro, Francesco Aliberti, Maestro del Coro di
Voci Bianche, Gino Tanasini.
INTORNO A LA BOHÈME
- Tutti i lunedì del mese,
visite guidate gratuite per gli Istituti scolastici di ogni ordine e grado agli
allestimenti dell’opera in calendario.
- Percorsi di prova con gli
studenti del Corso di Storia della Musica della Facoltà di Lettere
dell’Università di Genova: si tratta di un percorso guidato a prove di regia,
letture, assieme, antepiano, sino alla generale, per comprendere tutti i
passaggi di una produzione, dal progetto iniziale alla realizzazione definitiva.
- Assaggi, per il pubblico
che assiste all’opera, di delizie natalizie a cura di Preti Azienda dolciaria.
- L’artista Monica Frisone
presenta i gioielli declinati e ispirati all’opera.
- Anteprima esclusiva per
RINA – partner e sponsor della Fondazione Teatro Carlo Felice.
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