Martedì 10 dicembre al Teatro
Comunale “Claudio Abbado” la stagione 2019/2020 di Ferrara
Musica prosegue con un atteso recital pianistico, di cui sarà
protagonista il pianista serbo Aleksandar
Madžar, cui toccherà il compito di riunire in un’unica serata tutta l’opera pianistica di Maurice
Ravel. In considerazione della maggior lunghezza del programma musicale, l’orario
di inizio del concerto è stato anticipato alle 19.30, e sono previsti
due intervalli.
Interprete di rara
raffinatezza, capace di trascendere ogni virtuosismo tecnico nel nome di un
lirismo davvero inconfondibile, il pianista serbo Aleksandar Madžar può
vantare un curriculum ricco di importanti riconoscimenti. Nato a Belgrado,
insegna attualmente al Conservatorio Reale di Bruxelles e alla Hochschule für
Musik und Theater di Berna ed è uno dei solisti più acclamati del panorama
internazionale. Collabora con ensemble da camera costituiti da famosi musicisti
quali Nicolas Altstaedt, Ilja Gringolts, Julia Fischer e Vilde Frang, ed è
regolarmente ospite in prestigiosi festival. Dopo il successo al Leeds Piano
Competition nel 1996, ha
iniziato a collaborare con le orchestre più importanti del Regno Unito, e poi,
in Europa ed Asia, con importanti direttori quali Paavo Berglund, Ivan Fischer,
Paavo Järvi, Carlos Kalmar, John Nelson, Libor Pesek, André Previn, Andris
Nelsons e Marcello Viotti.
Il concerto avvicenderà
in ordine cronologico pagine brevi e di raro ascolto come Menuet antique (1985), À la manière de... Chabrier e À la manière de... Borodine, il Menuet sur le nom d'Haydn, fino a
comprendere addirittura il piccolo Prélude, composto
da Ravel come prova di lettura a prima vista per il Conservatorio di Parigi. Le
altre composizioni sono tutti autentici capisaldi della musica del
Novecento: come la celebre Pavane
pour une infante défunte, la neoclassica nostalgica Sonatine, o i famosi Miroirs, suite raffinata e cristallina
nata dall’appartenenza del compositore francese al gruppo degli Apache. Nella
serata trova spazio la raccolta Gaspard
de la nuit: musica legata alle poesie di Aloysius, e i Valses nobles et sentimentales, scritti
per pianoforte nel 1911 come omaggio a Schubert e «alle belle viennesi». Dopo
il secondo intervallo, la terza parte del concerto prevede come penultimo
brano in programma, la Tombeau de
Couperin, un orgoglioso richiamo alle tradizioni nazionali in quanto
scritto in memoria di alcuni amici caduti al fronte durante la Grande
Guerra e, a conclusione del percorso, La Valse, definita "un grande valzer tragico", perché il
ritmo del valzer viene progressivamente esasperato fino a dare l'angosciosa
sensazione di un'irrevocabile fatalità.
Biglietti da 9 a 29 euro
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