giovedì 5 dicembre 2019

Il Ridotto del Teatro Goldoni di Bagnacavallo presenta la sua prima Stagione: otto appuntamenti tra musica, memoria, impegno, contemporaneità e comicità.



Dall’aprile del 2019 il Ridotto del Teatro Goldoni di Bagnacavallo è stato restituito alla città, permettendo ai cittadini bagnacavallesi - e non solo - di riappropriarsi e “vivere” un nuovo e importante spazio culturale, tornato pertanto a svolgere la sua funzione originaria.
Dopo un intenso programma di “Manifestazioni Inaugurali” che nella scorsa primavera hanno portato in città eventi culturali e protagonisti di caratura nazionale e internazionale (il Prof. Carlo Ossola, Cristiano Cavina, Accademia Bizantina, Claudio Casadio, Pamela Villoresi, solo per citarne alcuni), il Ridotto del Goldoni ha ospitato diverse esposizioni fotografiche e, nei giorni scorsi, l’importante incontro “Archivi dell’effimero. Il racconto del Teatro fra memoria e tradizione vivente”, due giornate di lavoro curate da Renata M. Molinari e promosse da La Bottega dello Sguardo in collaborazione con il Comune di Bagnacavallo, Accademia Perduta/Romagna Teatri e Ateatro e con il contributo della Regione Emilia-Romagna.

Il Ridotto del Teatro Goldoni, in pochi mesi di attività, ha già dimostrato una vitalità e una vivacità culturale invidiabili che, oggi, si arricchiscono di quella che è la sua prima, vera e propria “Stagione”, organizzata dall’Amministrazione Comunale e Accademia Perduta/Romagna Teatri. Otto appuntamenti, tutti a ingresso gratuito fino a esaurimento posti, tra musica, teatro contemporaneo, memoria, impegno e comicità che si protrarranno fino all’aprile del 2020. 

L’apertura di Stagione sarà affidata alla straordinaria esperienza del Coro Musica diSegni con Il canto dei segni, un progetto umano, artistico e culturale fondato sul dialogo tra persone sorde e persone udenti mediante la musica. Seguiranno: Roberto Anglisani con la pièce Giobbe, storia di un uomo semplice, tratto dal romanzo di Joseph Roth; Daniela Piccari con Edith Edith, un omaggio tra canzoni e racconti di vita all’intramontabile mito della Piaf; Vincenzo Pirrotta con Storia di un oblio, un intenso monologo e una grandissima prova d’attore diretti da Roberto Andò; Giuseppe Marini nel reading del romanzo di Fred Uhlman L’amico ritrovato; Cecilia D’Amico con il suo Vaga Show, uno spettacolo di genere comico, assurdo, brillante e satirico; Luigi Dadina e Gianni Parmiani in Saluti da Brescello, scritto e diretto da Marco Martinelli e prodotto dal Teatro delle Albe/Ravenna Teatro; l’Istituto di Ricerca di Arte Applicata Societas con Pentesilea, esercizio vocale con gli allievi del Corso di Alta Formazione “Il ritmo drammatico” a cura di Chiara Guidi, presentato da Accademia Perduta in collaborazione con La Bottega dello Sguardo.

Nessun commento:

Posta un commento