giovedì 5 dicembre 2019

Concerto spirituale nella memoria liturgica di Ambrogio a San Satiro - 7 dicembre



sabato 7 dicembre, ore 17
Basilica di Santa Maria presso S. Satiro
Via Torino 17/19
Milano
Ingresso libero e gratuito
ENSEMBLE GLI ASCAULAE
Alberto Bertolotti, cornamuse e zampogne
Matteo Riboldi, organo


PROGRAMMA DEL CONCERTO
inizio alle ore 17
Tielman Susato (1500-1564)
Bassa danza (organo e zampogna)
Rondeau (zampogna e percussioni)

dal Libre Vermell
Stella Splendens (piva emiliana e organo)

Hans Kotter († 1541)
Kochersperger Spanieler (organo)

Pierre Phalèse (1510-1573)
Pavane Ferrarese
Gigo occitano (trad.)
Aurore sand (flauto dolce, piva emiliana e organo)

Andrea Gabrieli (1510-1586)
Canzon Ariosa (organo)

Anonimo
Pastorale tradizionale “alla zampogna”
(zampogna gigante della Ciociaria)

Francisco Correa De Arauxo (ca. 1575-1663)
Tiento y discurso de segundo tono (organo)

Anonimo medievale
Trotto

Giorgio Mainerio (1535-1582)
Ballo anglese (flauto dolce, zampogna e organo)

Alfonso X el Sabio (sec XIII)
Santa Maria strela do dia (flauto dolce e organo)

Melodia tradizionale del Volturno (zampogna)

Padre Davide da Bergamo (1791-1863)
L'arrivo dei pastori al presepio e loro partenza
dal medesimo suonando la zampogna

(zampogna e organo)

Anonimo medievale
Ductia
Palästinalied
 (flauto dolce, piva emiliana e organo)


PROGRAMMA DELLA MESSA
inizio alle ore 18

Ingresso
Anonimo dalla corte di Ferrante D’Aragona
Dime roba dora que te merecì (organo e zampogna)
Duca di Calabria (XVI secolo)

dopo l’omelia
Alfonso X el Sabio (sec XIII)
“Sabor a Santa Maria” (organo e flautino)

offertorio
Alfonso X el Sabio (sec XIII)
Cantiga de Santa Maria  (organo e piva emiliana)

alla comunione
Alfonso X el Sabio (sec XIII)
“Sobelos fondos do mar” (organo e flautino)

al termine
Alfonso X el Sabio (sec XIII)
“De Santa Maria sinal” (organo e piva emiliana)

Molti degli strumenti musicali utilizzati in questo concerto provengono da particolari tradizioni popolari. La zampogna “a chiave” molisana (tradizionale e da concerto), la zampogna “gigante” della Ciociaria e la “piva emiliana” (cornamusa con origini risalenti all’Appennino emiliano). Il significato di questi strumenti e dei loro repertori ha origini antichissime. La loro pratica, e quella delle corrispettive musiche, scandiva i principali momenti che, nell’arco dell’anno, accompagnavano la vita rurale delle persone appartenenti ad un certo contesto culturale e territoriale (il carnevale legato al sopraggiungere della primavera quindi alla rinascita della terra, la messe del grano, il periodo natalizio, i matrimoni, le feste di paese). Il suono delle zampogne e delle cornamuse ha, da sempre, una stretta connessione con il Natale e il clima pastorale espresso dalla rappresentazione iconografica della Natività rinnovata ogni anno nell’antica tradizione del presepio. E’ un tema interessantissimo in quanto l’imitazione del suono delle zampogne e cornamuse non è un fenomeno concluso nell’ambito popolare. Lo ritroviamo, infatti, in una sterminata produzione musicale colta di “pastorali”. Solo per rendere l’idea citiamo qui alcuni nomi: Frescobaldi, Corelli, Händel, Beethoven, Franck …

ALBERTO BERTOLOTTI, si è diplomato in tromba presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano nella classe del M° Giuseppe Bodanza, prima tromba solista del “Teatro alla Scala” di Milano.  Ha collaborato con le seguenti formazioni orchestrali: Orchestra “Giuseppe Verdi”, Orchestra “Guido Cantelli”, “Tactus Ensemble”, “Orchestra Milano Classica”, Orchestra dell’Accademia del Teatro alla Scala, Orchestra del “Teatro San Carlo” (di Napoli), Orchestra Sinfonica Marchigiana. Ha vinto il concorso come prima tromba nell’Orchestra del Teatro di Savona. Nel 2001 fonda l’Orchestra da Camera “Ticinensis” di cui è stato direttore e con la quale si è dedicato allo studio di brani attinti dal repertorio musicale barocco. Sempre dal 2001 si dedica allo studio di alcuni strumenti e repertori musicali popolari: in particolare della “zampogna a chiave molisana”. La passione per questo strumento nasce dall’incontro con un gruppo di suonatori erranti di nome “I Pedra”, residenti a Miradolo Terme (Pv) e grazie a loro partecipa ad alcune edizioni del festival internazionale della zampogna tenuto a Scapoli (Is). Dopo essersi dedicato per un anno allo studio della zampogna tradizionale, incontra Piero Ricci di Isernia (musicista eclettico considerato come il fuoriclasse della zampogna, esibitosi al Teatro alla Scala di Milano sotto la direzione del maestro Riccardo Muti) dal quale si fa costruire uno strumento particolare definito “zampogna da concerto” in quanto munita di un impianto armonico decisamente superiore allo strumento tradizionale, con la quale si è esibito in diversi concerti in collaborazione con formazioni strumentali (I Pedra), corali ed orchestrali (Orchestra dell’Università di Pavia “Camerata de’ Bardi”).

MATTEO RIBOLDI, si è diplomato presso il Conservatorio di Milano in Organo e Composizione
Si è distinto, tra i premiati, nel 1997 al Concorso Organistico Nazionale “G. Spinelli” di Cassina Amata (MI), nel 1999 al Concorso Internazionale “Orgelfestival Fugato” di Bad Homburg (Germania), nel 2000 al Concorso Organistico Nazionale “Città di Viterbo” e nel 2001 al Concorso Organistico Internazionale “G. Callido” di Borca di Cadore (BL). Oltre ad aver tenuto centinaia di concerti sia come solista che come strumentista d’assieme Matteo Riboldi ha registrato per RAI, IRTEM Documenti, SONY, STRADIVARIUS, ARTS MUSIC, TRP Music e per le riviste AMADEUS e MUSICA E ASSEMBLEA. Attualmente è Organista Titolare della Cappella Musicale del Duomo di Monza, dotata, dal 2003, di due nuovi organi realizzati da A. Metzler e G. Zanin, insegna pianoforte presso la Civica Scuola di Musica e Danza di Desio (MB) e presso la Scuola di Musica “S. Cappellotto” di Arcore (MB). Dirige, dal 1999, il Corpo Musicale “S. Cecilia” di Albiate (MB) e dal 2006 svolge attività didattica presso le scuole primarie e secondarie di primo grado

Organistica nella classe di E. Frick Galliera ed in Pianoforte sotto la guida di P. Bordoni (col massimo dei voti e lode). Si è poi perfezionato in Organo Barocco con L. Ghielmi ed ha seguito, presso la Civica Scuola di Musica di Milano - Sezione Musica Antica -, il corso di Musica da Camera tenuto da L. Ghielmi e quello di Basso Continuo con E. Bellotti. Ha fatto parte, come allievo e nella stessa scuola, della classe di Clavicembalo di L. Alvini. Nel 2010 infine si diploma a pieni voti altresì in Didattica della Musica presso il Conservatorio di Como.

ingresso libero e gratuito fino ad esaurimento dei posti


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