45ª STAGIONE OPERISTICA 2019-2020
CIRCOLO MUSICALE
MAYR-DONIZETTI
ente senza fini di lucro - direzione artistica Damiano Maria Carissoni & Valerio Lopane
CIRCOLO MUSICALE
MAYR-DONIZETTI
ente senza fini di lucro - direzione artistica Damiano Maria Carissoni & Valerio Lopane
TEATRO SAN GIOVANNI BOSCO
Bergamo – via San Sisto, 9 (quartiere Colognola)
Bergamo – via San Sisto, 9 (quartiere Colognola)
Venerdì 20 dicembre 2019 - ore 21:00
MACBETH
melodramma in quattro atti, di Francesco Maria Piave -
ed. Ricordi
Musica di Giuseppe Verdi
Macbeth (prima, 14 marzo
1847 – Teatro Della Pergola, Firenze), segna il primo altissimo
"incontro" del giovane Verdi (Le Roncole, 10 ottobre 1813 – Milano,
27 gennaio 1901), con Shakespeare (Stratford-upon-Avon, 23 aprile 1564 – 23
aprile 1616), considerato dal musicista stesso il massimo drammaturgo di tutti
i tempi.
Ne risulta un melodramma dalla perfetta architettura, in cui emerge (per la prima volta in maniera compiuta), il ruolo cruciale della parola scenica, tassello base di tutta l’espressività verdiana. Questa nuova sensibilità è certamente riscontrabile nelle grandi pagine nell'opera: dall'aria della Lady, Vieni! T’affretta, a quella di Banco, Come dal ciel precipita, di Macduff, Ah, la paterno mano, ed infine a quella di Macbeth, Pietà, rispetto, amore; essa trova però il suo nucleo drammaturgico, secondo l’indicazione stessa del compositore, nel grande duetto Fatal mia donna!, e nella scena del sonnambulismo della Lady, Una macchia è qui tuttora.
Con Macbeth, va in scena la sete smisurata di potere che sfocia in pervasivi soprusi umani e sociali, ma che porta anche ad inattesi sensi di colpa destinati ad attanagliare senza possibilità di rimedio la vita dei due protagonisti.
L’atrio del Teatro ospiterà alcune delle tavole originali di Franz Cancelli utilizzate nella realizzazione delle scenografie.
Ne risulta un melodramma dalla perfetta architettura, in cui emerge (per la prima volta in maniera compiuta), il ruolo cruciale della parola scenica, tassello base di tutta l’espressività verdiana. Questa nuova sensibilità è certamente riscontrabile nelle grandi pagine nell'opera: dall'aria della Lady, Vieni! T’affretta, a quella di Banco, Come dal ciel precipita, di Macduff, Ah, la paterno mano, ed infine a quella di Macbeth, Pietà, rispetto, amore; essa trova però il suo nucleo drammaturgico, secondo l’indicazione stessa del compositore, nel grande duetto Fatal mia donna!, e nella scena del sonnambulismo della Lady, Una macchia è qui tuttora.
Con Macbeth, va in scena la sete smisurata di potere che sfocia in pervasivi soprusi umani e sociali, ma che porta anche ad inattesi sensi di colpa destinati ad attanagliare senza possibilità di rimedio la vita dei due protagonisti.
L’atrio del Teatro ospiterà alcune delle tavole originali di Franz Cancelli utilizzate nella realizzazione delle scenografie.
Note di regia
Verdi coglie con puntualità
il nodo profondo del dramma shakespeariano: la dannazione in cui Macbeth e la
Lady cadono, attratti dalla sete di potere. Questa voluttà del soglio –
per dirla con le parole della Lady stessa – è rappresentata allegoricamente
della Streghe cardine intorno a cui gira tutta la vicenda. Seguendo l’esempio
del musicista, che ci immerge fin dalle prime note nel nocciolo narrativo, con
la mia regia vorrei aderire a questo stesso scopo. Per veicolare la centralità
di questa bramosia distorta ho operato sul piano visivo puntando su un
allestimento straniante e non vincolato ad un puntuale taglio descrittivo: le
scene, tratte da tavole originali di Franz Cancelli, sono caratterizzate
infatti da una essenzialità atemporale, grazie alla quale vorrei offrire una
prospettiva inquietante nella quale i personaggi risultino assorbiti, rivelando
le loro aspettative, debolezze, speranze ed illusioni.
Valerio Lopane
Il Maestro Damiano Maria
Carissoni, sempre alla guida della Piccola orchestra dei Colli Morenici,
ha selezionato artisti noti al pubblico del Mayr e sensibili alle ragioni del
fraseggio verdiano. Il baritono Maurizio Leoni (applaudito nel ruolo
di Luna in Il Trovatore), ed il soprano Maria Simona Cianchi (Tosca e
Abigaille nelle scorse stagioni), saranno impegnati nei ruoli di Macbeth e
della Lady. Il Circolo saluta il ritorno del basso Paolo Battaglia, Banco,
e del tenore Danilo Formaggia, Macduff. Per la prima volta al
Mayr-Donizetti il soprano bergamasco d’adozione Katia Di Munno, come Dama
della Lady e il tenore Christian Lorini come Malcom. Il basso Andrea
Gervasoni, apprezzata voce emergente, anch'essa bergamasca, sarà impegnato
nei ruoli comprimari.
L’Ensemble Coro AsLiCo,
diretto ed istruito dal Maestro Massimo Fiocchi Malaspina, animerà le
impegnative scene corali legate alla presenza delle Streghe ed il celeberrimo
brano Patria Oppressa. Interventi dello Studio Danza Ieva, con le
coreografie di Anna Maria Ieva. Costumi Casa d’arte Grandi Spettacoli. Franz
Cancelli curerà la realizzazione dei costumi e copricapi delle Streghe,
oltre ad essere l’autore delle tavole originali da cui sono state elaborate le
scene di EMFG con animazioni Enrico Maffi. Maestro ai
sovratitoli Nicola Previtali. Assistente alla regia Giorgio Pesenti,
regia di Valerio Lopane.
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