venerdì 11 ottobre 2019

STAGIONE 2019: L’ARENA DI VERONA TORNA AI FASTI DI UN GRANDE PASSATO





Anna Netrebko e Yusif Eyvazov, Plácido Domingo, Daniel Oren, Ezio Bosso, Vittorio Grigolo, Lisette Oropesa, Roberto Bolle, Aleksandra Kurzak, Saioa Hernández, l’immenso genio del compianto Franco Zeffirelli e tanti altri: sono solo alcuni dei grandi nomi della musica e opera internazionale che hanno fatto, in perfetta armonia con la direzione e i complessi artistici e tecnici areniani, la stagione 2019 di nuovo imperdibile per i grandi media mondiali e per un pubblico sempre più numeroso. La positività e l’entusiasmo già si riflettono sulla programmazione 2020 con importanti riconferme, prime fra tutte Domingo, Bosso e Bolle, a cui seguiranno sorprese di indiscutibile impatto internazionale, e che già ora muovono l’interesse del pubblico con una rinnovata vivacità.


I RISULTATI
51 alzate di sipario per 5 titoli d’opera, tra cui l’acclamata ultima Traviata del Maestro Zeffirelli, nuova produzione areniana in diretta mondiale Rai1; 1 settimana evento per i 50 anni di Plácido Domingo in Arena, culminato con la Plácido Domingo 50 Arena Anniversary Night, secondo maggior incasso in tutta la storia areniana; la doppia serata di danza Roberto Bolle and Friends con 21.000 spettatori in 24 ore, e gli acclamati Carmina Burana condotti dal Maestro Ezio Bosso in una serata sold-out con 13.555 spettatori, record per la sinfonica a Verona nelle ultime sei stagioni.
In tutto 426.649 biglietti venduti con l’8,56% di incremento delle presenze rispetto all’anno precedente, con 26.674.454 euro di fatturato di biglietteria, il miglior risultato degli ultimi sei anni, con una media di 523.028 € a serata, superiore dell’11,13% rispetto alla stagione precedente, il miglior incremento annuale degli ultimi sei anni. Sempre analizzando solo gli ultimi sei anni, abbiamo in assoluto:
maggior incasso del Festival,
maggior numero di spettatori totali,
maggior numero totale di spettatori per le recite effettuate nelle giornate di giovedì e domenica,
con Il Trovatore e La Traviata in testa agli incassi e all’affluenza medi del 2019.
Dunque la nuova gestione ha centrato pienamente i target di rilancio, sotto l’aspetto artistico e di conseguenza economico, che ha gratificato la città, un ampissimo pubblico italiano e internazionale e sviluppato un virtuoso percorso comunicativo coronato da ben 3 collaborazioni con televisioni internazionali quali Rai Mondovisione, Unitel, ZDF/3Sat, Bel Air Media/France Télévisions rimettendo così al centro del turismo veronese il suo monumento più celebre, strumento sempre più efficace di cultura viva e attuale, in linea con il sogno dei fondatori, la cui centesima edizione del Festival si avvicina, così come l’attesa Olimpiade del 2026, sfide a cui l’attuale dirigenza vuole presentare un’Arena sempre più forte, vincente, consolidata e centrale nel panorama culturale del paese e del mondo.

IL CARTELLONE
Inaugurato il 21 giugno, il 97° Arena di Verona Opera Festival si è concluso lo scorso 7 settembre contando 51 alzate di sipario complessive. E un enorme, inedito sipario rosso si è letteralmente aperto sull’imponente nuova produzione de La Traviata, all’attenzione dei media soprattutto per il colossale allestimento, l’ultimo sogno progettato da Franco Zeffirelli, scomparso pochi giorni prima dell’inaugurazione. Dello stesso maestro e sempre nel segno di Verdi il Festival ha allestito anche Il Trovatore, produzione tra le più riuscite della Fondazione e quest’anno come non mai banco di prova delle star internazionali. Per Aida il pubblico è stato ricondotto alla magia della prima notte dell’opera in Arena nel 1913, con l’allestimento curato da Gianfranco de Bosio. Hugo de Ana è invece la firma degli spettacoli Carmen e Tosca, rispettivamente la produzione inaugurale dello scorso Festival con l’originale rilettura dell’opera di Bizet nella Spagna anni’30 e il titolo pucciniano potente e simbolico grazie al monumentale arcangelo Michele armato di spada.
Gli eventi speciali sono stati tre, tra cui uno in doppia serata: per la prima volta nella storia del Festival, Roberto Bolle and Friends ha portato l’étoile con gli altri campioni mondiali della danza per due serate consecutive all’Arena di Verona; nel 2019 inoltre ricorreva il cinquantesimo anniversario del debutto italiano e areniano del mito Plácido Domingo, festeggiato appunto nella sua Domingo 50 Anniversary Night, e solo una settimana dopo sono tornati i Carmina Burana con un organico colossale a risuonare nell’antico anfiteatro sotto la direzione di Ezio Bosso, esordiente illustre.
La Traviata di Verdi, titolo inaugurale del Festival 2019, è andata in scena per 11 serate, con regia e scene del maestro Zeffirelli e i costumi di Maurizio Millenotti, dopo l’ultimo allestimento di otto anni fa. Sono ben 103.069 gli spettatori che l’hanno vista nell’anfiteatro, portando incassi per 6.514.662 € e una presenza media altissima, seconda solo al Trovatore delle stelle. La nuova produzione ha registrato anche il secondo posto nella classifica delle première più affollate degli ultimi anni, alla presenza del Capo dello Stato, di numerosi ministri e varie celebrità dello spettacolo.
Aida, come da tradizione seconda e anche ultima serata del cartellone 2019, qui nell’edizione storica ispirata al 1913, ha registrato 127.024 presenze, con un incasso complessivo di 8.374.638 €, confermandosi il titolo più frequente dall’inizio della storia del Festival (715 recite) e il più frequentato dell’anno grazie alle sue 16 rappresentazioni.
Il Trovatore di Verdi, terzo titolo del Festival, è andato in scena nell’allestimento creato da Zeffirelli per il centenario verdiano e più volte ripreso con successo. Nel 97° Festival ha richiamato ben 47.239 persone incassando ben 3.060.125 €. L’opera verdiana, in sole 5 recite, registra l’affluenza media più alta e l’incasso medio più alto del cartellone 2019, grazie anche a diverse serate quasi completamente sold-out, confermando il percorso intrapreso nel 2018 con la scommessa su Il Barbiere di Siviglia, che grazie ai prestigiosi nomi in cartellone ha ripagato con affluenza e calore di pubblico.
Da luglio il cartellone si è arricchito di Carmen secondo Hugo de Ana, ripresa per 10 serate nella veste dell’ultima inaugurazione: la vicenda della sigaraia di Bizet sullo sfondo dell’inquieta Repubblica spagnola di inizio Novecento, è stata vista da 69.154 persone con un incasso totale di 4.260.103 €.
Ultimo debutto del Festival, Tosca di Puccini ha visto 5 recite nell’allestimento 2006 dell’argentino de Ana, raccogliendo complessivamente 31.708 spettatori per un incasso di 1.920.970 €. Dopo la prima del 10 agosto, i riflettori si sono puntati sulla recita del 29 agosto, celebrazione della 500° volta del maestro Daniel Oren sul podio dell’Arena di Verona a partire dal debutto avvenuto 35 anni fa proprio con lo stesso titolo.
Le due serate di Roberto Bolle and Friends hanno richiamato ben 21.344 spettatori, incantati dall’arte tersicorea di Bolle, étoile della Scala di Milano e principal dancer dell’American Ballet Theatre a New York, insieme a nove illustri friends da tutto il mondo. L’incasso dell’inedito raddoppio della Danza in Arena si attesta sui 1.147.231 €.
Sono due storici sold-out quelli dei grandi eventi di agosto, entrambi attestatisi poco sotto le 14 mila presenze: il 4 si è svolta la Plácido Domingo 50 Arena Anniversary Night, dove si è visto il leone Domingo, grato e commosso, impegnato come cantante e attore in un nuovo allestimento scenico, protagonista dei verdiani Nabucco, Macbeth e Simon Boccanegra; infine l’11 Ezio Bosso ha scaldato l’Arena con i monumentali Carmina Burana di Carl Orff, eseguiti da 320 artisti e conclusi annunciando al pubblico, esultante come non si vedeva da diversi anni, il suo ritorno nel 2020 per la IX Sinfonia beethoveniana. Gli eventi rispettivamente hanno registrato 933.825 € (il secondo migliore incasso di sempre in Arena dal 1913) e 462.902 € (raggiungendo insieme il record di affluenza e di incasso per un concerto sinfonico negli ultimi sei anni).

GLI ARTISTI
Con il 97° Arena di Verona Opera Festival 2019 si è proseguito un processo di rilancio già iniziato e dichiarato nel 2018, volto a chiamare sul palcoscenico areniano tutti gli artisti più richiesti al mondo, accanto ai giovani più promettenti, in un’ottica generale di crescita della qualità e di scommessa sulle nuove leve dell’opera di domani. Il cartellone di 51 serate annovera tra i creatori delle 5 opere i grandi maestri dell’Arena, Zeffirelli, de Ana, Millenotti, Gaetani, e una parata impressionante di artisti: 8 direttori d’orchestra, 16 tra primi ballerini ed étoile, e ben 77 solisti, di cui oltre un terzo è salito sull’immenso palcoscenico per la prima volta in assoluto.
Le giovani leve del Festival 2019 comprendono molti cantanti di talento provenienti da ogni continente: tra i soprani Karen Gardeazabal, Elisabetta Zizzo, Tamara Wilson, Svetlana Kasyan, Yao Bo Hui, i mezzosoprani Ksenia Dudnikova, Alessandra Volpe, Clarissa Leonardi, Judit Kutasi, Mariangela Marini, i tenori Pavel Petrov, Stephen Costello, Martin Muehle, Raffaele Abete, Samuele Simoncini, e in chiave di basso Daniel Giulianini, Alessio Cacciamani, Krzysztof Bączyk, Alessandro Spina, Riccardo Fassi, Badral Chuluunbaatar, Italo Proferisce, Biagio Pizzuti, Romano Dal Zovo, Marko Mimica, Ruth Iniesta, Mariangela Sicilia, solo per citare i più assidui interpreti della stagione appena conclusa. 
Va segnalato che tra i debuttanti del Festival 2019 vi sono anche attesissime stelle del firmamento lirico, tra le quali vale la pena citare il soprano madrileno Saioa Hernández, che ha inaugurato l’ultima stagione della Scala, il direttore d’orchestra e compositore Ezio Bosso, e il nome oggi più richiesto al mondo, Anna Netrebko, trionfatrice della prime recite de Il Trovatore accanto al compagno d’arte e di vita Yusif Eyvazov.
La parata di stelle prosegue con alcuni tra i maggiori cantanti in carriera e i più apprezzati mattatori del grande palcoscenico areniano. Questi astri dell’opera comprendono i più grandi artisti di oggi, noti non soltanto per le incomparabili voci ma anche per doti sceniche che lo spazio unico dell’Arena richiede, come Plácido Domingo, Anna Pirozzi, Lisette Oropesa, Leo Nucci, Vittorio Grigolo, Aleksandra Kurzak, Erwin Schrott, Hui He, Dmitry Beloselskiy, Irina Lungu, Luca Salsi, Maria José Siri, Amartuvshin Enkhbat, Arturo Chacón-Cruz, Lana Kos, Carlo Ventre, Simone Piazzola, Alberto Gazale, Dolora Zajick, Fabio Armiliato, Violeta Urmana, Fabio Sartori, Géraldine Chauvet, Giorgio Giuseppini, Murat Karahan, Anna Maria Chiuri, Sebastian Catana, Mario Cassi, Claudio Sgura, Ambrogio Maestri.
Anche le parti di fianco sono state interpretate da alcuni dei più richiesti specialisti di oggi di ruoli complessi e di carattere, ambasciatori del melodramma italiano nel mondo e comprimari di lusso nel Festival 2019: valga la pena citare Carlo Bosi, Marcello Nardis, Gianfranco Montresor, Nicolò Ceriani, Roberto Covatta, Francesco Pittari, Dario Giorgelé, Gianluca Breda, Lorrie Garcia, Stefano Rinaldi Miliani, con la ciliegina sulla torta della storica coppia Daniela Mazzucato e Max René-Cosotti impegnata in La Traviata. 
Il podio ha visto primeggiare Daniel Oren, Direttore Musicale del Festival 2019 e concertatore per 23 serate che l’hanno portato a festeggiare la recita numero 500 dal suo debutto areniano in Tosca, avvenuto 35 anni fa. Oltre a lui, altri importanti direttori si sono avvicendati alla testa dei complessi artistici veronesi: Marco Armiliato, Andrea Battistoni, Jordi Bernàcer, Ezio Bosso, Francesco Ivan Ciampa, Plácido Domingo, Fabio Mastrangelo e Pier Giorgio Morandi, tutti esperti conoscitori del repertorio operistico e già apprezzati nell’antico anfiteatro.
La danza è sempre presente negli spettacoli del Festival: protagonisti di due indimenticabili serate sono stati Roberto Bolle e i suoi prestigiosi friends (Andrijashenko, Figliossi, Greco, Kuranaga, Makhateli, Manni, Riabko, Simkin e Vostrotina) ma non sono soli. Il ballo dell’Arena, coordinato da Gaetano Petrosino, si è esibito in coreografie di Susanna Egri, Lucia Real (da El Camborio), Leda Lojodice e Giuseppe Picone (anche primo ballerino) nelle recite di La Traviata, Aida, Il Trovatore, Carmen e Domingo 50 Anniversary Night accanto a primi ballerini quali Petra Conti, Eleana Andreoudi, Mick Zeni e Alessandro Macario. 
Questi cast e le scelte artistiche sottolineano l’evoluzione globale dell’opera, ormai non più solo appannaggio della cultura occidentale, ma vera passione di tanti territori emergenti come Cina e Russia, ben rappresentati anche nell’Arena, da sempre il teatro più internazionale al mondo per spettatori e interpreti, che offre emozione e magia sempre nuove ogni sera, proponendo locandine con attesi ritorni e sensazionali scoperte tanto ai melomani esperti quanto al grande pubblico.

L’ARENA SOCIAL: FACEBOOK, TWITTER E INSTAGRAM
Se i Social sono oggi un metro importante per misurare la popolarità, l’affetto e l’interesse del pubblico internazionale verso un progetto artistico, Arena vince sul fronte italiano, in quanto prima tra le fondazioni del nostro paese nella classifica di like, followers, impressions, interazioni e commenti e a livello mondiale si posiziona quarta nella classifica generale dopo istituzioni di assoluto prestigio quali Sydney Opera House, la Royal Opera House di Londra e il Metropolitan di New York: un traguardo decisamente all’altezza della fama della città che rappresenta nel mondo. Il trend inoltre è abbondantemente positivo: +43,2% sul fronte Instagram da giugno 2018 ad oggi, + 1,4% su FaceBook, +0,8% su Twitter con una maggioranza non schiacciante di pubblico femminile e un chiaro picco di interesse tra i 18 e i 54 anni. Un successo decisamente importante se si pensa che nella battaglia dei Social Arena si confronta con stagioni lunghissime, spalmate ormai quasi su tutto l’anno, con un numero di recite e titoli infinitamente superiori a quelli veronesi, le cui attività sono concentrate in soli due mesi e mezzo, ergo, nonostante l’handicap fisiologico nel mondo Social che chiede continuità, Arena riesce a vincere questa sfida ormai cruciale nella reputazione di qualsiasi ente artistico con mezzo milione di affezionati followers in tutto il mondo.

L’ATTENZIONE DEI MEDIA
Sostenuta da una capillare attività promo-marketing che quest’anno ha visto Fondazione Arena presentare il proprio cartellone sul territorio e nel mondo a Milano, Roma, Bologna, Venezia, Mantova, Rimini, New York, Mosca, Berlino, Vienna, Monaco di Baviera, Dubai, Madrid e Shangai con concerti, conferenze stampa, incontri pubblici, fiere e workshop di turismo, Arena ha incrementato l’attenzione delle grandi televisioni straniere a partire dall’inaugurazione 2019: il creatore del nuovo allestimento de La Traviata aveva sognato per oltre dieci anni questo momento e la presenza delle massime autorità politiche era già stata annunciata, quando Franco Zeffirelli si è spento a pochi giorni dalla prima. L’ultimo sogno del maestro fiorentino è stato trasmesso in diretta da RAI1 e in mondovisione, per la prima volta nella storia del Festival areniano, per un pubblico di 2 milioni di telespettatori oltre a quelli che gremivano l’anfiteatro. Questo è stato solo l’inizio di una stagione sotto i riflettori e, in due casi, sotto le telecamere HD che hanno ripreso il leggendario cast delle prime tre serate de Il Trovatore e per l’unicum della Plácido Domingo 50 Arena Anniversary Night. La registrazione di UNITEL è stata trasmessa sui canali ZDF, 3Sat e sui canali pubblici France Télévsions ed è destinata alla proiezione nei cinema e alla realizzazione di dvd.
La ripresa video di questi tre titoli non è l’unica presenza di telecamere all’Arena di Verona, che hanno contato tutte le testate web, radio e tv locali, più volte le televisioni nazionali e altre dieci diverse emittenti straniere, provenienti da Austria, Germania, Francia, Svizzera, Turchia, Romania, Bosnia-Erzegovina e Russia, che hanno dedicato interviste tanto ai grandi protagonisti quanto ai singoli lavoratori di ogni settore che la compongono, e format di approfondimento speciale sull’Arena di Verona, sulla sua stagione di crescente prestigio internazionale e sul suo affascinante, ricco e complesso funzionamento.
Quanto alla stampa vera e propria, il Festival 2019 ha contato 1.543 presenze totali accreditate, di cui oltre 389 concentrate sulla nuova Traviata, con una media di oltre 30 operatori per ogni serata e con richieste in esubero per i singoli eventi speciali di luglio e agosto che hanno attirato l’attenzione mediatica solitamente riservata alle prime. In tutto le testate presenti all’Arena di Verona sono state 598, comprendenti 103 pubblicate a mezzo stampa su territorio nazionale, 182 testate straniere, 34 radio/tv locali e 38 nazionali e ben 241 testate diverse del web. Fino ad oggi sono stati dedicati al Festival 2019 oltre 5.000 tra servizi e articoli (in costante aumento negli ultimi due anni) e molti altri sono di prossima pubblicazione, dalle testate specialistiche ai quotidiani locali e nazionali, dai blog agli speciali su riviste periodiche italiane e non. Gli articoli sono distribuiti per il 33% sulla stampa cartacea, il 51,9% sul web, il 12% in passaggi televisivi e il 3,1% in radio. Tra questi circa il 60,5% è stato pubblicato da testate stampa ed emittenti radio e TV locali, il 18,1% dal panorama mediatico nazionale, il 9,4% dal regionale e il 12% da altre tipologie di diffusione e all’estero.

IL PUBBLICO GIOVANE
In netto incremento rispetto al già confortante dato del 2018 è il coinvolgimento di scuole e università, particolarmente seguite da Fondazione Arena di Verona attraverso iniziative dedicate e riduzioni speciali sul prezzo dei biglietti. In totale, per il 97° Opera Festival 2019 sono stati staccati attraverso questo canale 23.682 biglietti, per un incasso complessivo di € 365.450. i dati positivi seguono una crescita parallela a quelli degli altri importanti traguardi di fine stagione, con la vendita di oltre 2.000 biglietti in più rispetto all’anno precedente.
A questi dati vanno sommati i giovani partecipanti all’iniziativa Pagelle d’Oro, promossa dal Comune di Verona: il riconoscimento consente agli studenti più meritevoli delle classi terze delle scuole secondarie di primo grado del territorio veronese di assistere ad uno spettacolo in Arena omaggiandoli di due biglietti per una serata del Festival a loro scelta.
Fondazione Arena di Verona conferma la propria attenzione per le nuove generazioni tutto l’anno, con il programma di Arena Young, destinato a tutte le scuole di ogni ordine e grado, che prosegue iniziative analoghe a quelle del Festival e ad altre nuove dedicate, anche per la stagione lirica-sinfonica 2019-2020 al Teatro Filarmonico da ottobre a maggio.

I CANALI DI VENDITA
Anche per il 2019 i dati relativi ai canali di vendita confermano il trend che da alcuni anni dimostra come gli spettatori prediligano sempre più l’acquisto online rispetto ai canali più tradizionali. Il 53,48% del pubblico del Festival ha infatti acquistato online dal sito Internet ufficiale www.arena.it,  con un incremento costante dell’1,11% su base annua. Il 19,22% degli acquirenti si è invece recato presso la Biglietteria, il 12,87% si è rivolto alle Agenzie convenzionate (anch’esse in lieve aumento). Stazionario l’andamento dei punti remoti, al 10,21% delle preferenze (centri commerciali, negozi, agenzie viaggi, ecc.), al 3,42% il Call center mentre lo 0,44% ha acquistato presso gli sportelli bancari abilitati. In particolare, la percentuale relativa alla nazionalità di chi ha acquistato biglietti tramite il sito web conferma nelle prime posizioni, oltre all’Italia, nell’ordine, la Germania, la Gran Bretagna, la Svizzera, la Russia (in netto incremento), i Paesi Bassi, e gli Stati Uniti. Complice di questo successo l’efficacia del servizio di e-ticketing, reso possibile anche quest’anno grazie alla consolidata partnership con UniCredit: gli spettatori che hanno effettuato la prenotazione on-line, tramite lettori ottici di codici a barre, hanno potuto accedere direttamente agli ingressi dell’Arena, senza dover passare in biglietteria per il ritiro del titolo d’accesso.

INIZIATIVE E COLLABORAZIONI
Proseguono le iniziative nate negli ultimi anni intorno al Festival, potenziandosi in più di un caso, a conferma dell’attenzione rivolta non solo da parte della città di Verona ma anche da prestigiose realtà internazionali. Per esempio, Fondazione Arena ha dedicato al proprio territorio di riferimento un’iniziativa speciale: grazie a Opera d’argento è stata rinnovata ai Comuni della Provincia di Verona la possibilità di acquistare biglietti a prezzo ridotto a favore di cittadini impegnati in attività socialmente utili e che operano nel volontariato, come ringraziamento per l’impegno costante profuso verso la comunità. La buona accoglienza di questa iniziativa, che ne conferma il successo, ha visto l’adesione di diversi Comuni della provincia. Si rafforza inoltre il legame con diverse realtà associative con circoli lirici, appassionati e curiosi di altre regioni d’Italia che organizzano uscite dedicate ai titoli dell’Opera Festival.
Il Palazzo della Gran Guardia ospita tuttora la mostra Waiting for the Opera, che racconta in breve la storia del Festival con un focus speciale su video, costumi e bozzetti storici degli allestimenti più importanti della storia dell’Arena, dedicati alle eroine del cartellone 2019 come Aida, Carmen, Tosca e La Traviata. La mostra è visitabile fino al 22 settembre ed è ad ingresso gratuito per chi ha acquistato un biglietto dell’Opera Festival 2019. Inoltre per la prima volta Verona si è vestita dei colori e delle scene del suo storico Festival, ospitando in diversi punti della città imponenti elementi scenografici che hanno attirato l’interesse degli abitanti e dei turisti, in un piano di rilancio che valorizza tanto l’ambiente urbano quanto l’Arena e la sua grande stagione operistica internazionale.
Si è rafforzato, inoltre, il legame con il Lago di Garda ed in particolare con le Funivie Malcesine-Monte Baldo, che ospita un nuovo punto vendita autorizzato e che per la prima volta ha raddoppiato l’atteso appuntamento in alta quota Con l’Arena sul Monte Baldo: oltre al tradizionale concerto del Coro diretto da Vito Lombardi, la località Pozza della Stella ha ospitato anche l’inedita Fiesta Hispanica con il Ballo dell’Arena coordinato da Gaetano Petrosino.
Prosegue la collaborazione con laFeltrinelli, che negli ultimi anni dedica attenzione, eventi e vetrine tematiche al Festival. Una convenzione ha dedicato sconti speciali ai titolari di CartPiù e MultiPiù per le recite di Tosca mentre l’evento clou della stagione si è svolto nel punto vendita di Via Quattro Spade per anticipare i festeggiamenti per le 500 serate di Daniel Oren all’Arena di Verona in un incontro col pubblico ricco di documenti inediti e testimonianze che hanno attirato un foltissimo pubblico e molti media.
Il 15 agosto si è rinnovato il tradizionale appuntamento con la Messa dell’artista officiata dal Vescovo di Verona Mons. Giuseppe Zenti e la benedizione dedicata a tutti gli artisti nella Festività dell’Assunta, un evento che da oltre sessant’anni vede gremita la Chiesa di San Nicolò all’Arena. Protagonisti sono stati alcuni artisti del Coro della Fondazione Arena di Verona diretti da Vito Lombardi con la partecipazione del Sovrintendente e Direttore Artistico Cecilia Gasdia all’organo.
Il Festival è stato preceduto da diversi appuntamenti internazionali di presentazione, come New York e Shanghai, e dagli impegni dei complessi artistici della Fondazione: oltre all’annuncio di due diverse coproduzioni con la Royal Opera House di Muscat (Oman) che vertono sulla realizzazione di Lakmé e di Rigoletto, il 9 maggio l’Orchestra diretta dal maestro Steven Mercurio ha presentato a Monaco di Baviera varie pagine tra le più belle del melodramma italiano con alcuni dei massimi artisti impegnati nel cartellone estivo: Anna Pirozzi, Martin Muehle e Simone Piazzola. Il concerto Amore&Amicizia, tenutosi nella prestigiosissima Herkulessal der Residenz, alla presenza del Sindaco di Verona Federico Sboarina e del Console Generale d’Italia a Monaco Enrico De Agostini, ha riscontrato un enorme successo di pubblico, tributando agli Artisti lunghissimi applausi con numerose richieste di bis.
Inoltre, per il settimo anno consecutivo si è rinnovata la collaborazione con Ancàp, azienda veronese produttrice di porcellane di pregio realizzate esclusivamente in Italia, per celebrare lo storico legame tra il territorio e la cultura operistica. Il set esclusivo realizzato per il 2019 è un omaggio alla nuova produzione di La Traviata che ha inaugurato il 97° Opera Festival ed è ispirata alle raffinate cromie delle scene di Franco Zeffirelli, somma sintesi del pensiero estetico del Maestro sul titolo verdiano. E per la prima volta le creazioni di Ancàp sono state protagoniste sul palcoscenico areniano dove sono state portate in scena proprio nella Traviata impreziosendola attraverso la minuziosa cura dei dettagli.



SI RINGRAZIANO TUTTI I SOSTENITORI
DELL’ARENA DI VERONA OPERA FESTIVAL 2019


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