mercoledì 17 dicembre 2025

Il 19, 20 e 21 dicembre l'orchestra Frau Musika diretta da Andrea Marcon a Feltre, Verona e Vicenza

 



L'attività formativa 2025 di Frau Musika, l'orchestra giovanile su strumenti d'epoca nata nel 2021 da un'idea di Andrea Marcon con il sostegno in Art Bonus di Fondazione Cariverona, si chiude con il tradizionale concerto per le Festività di fine anno. Tre gli appuntamenti in programma, tutti con inizio alle ore 20,30: venerdì 19 dicembre alla Cattedrale di San Pietro di Feltre, sabato 20 alla Cattedrale di Santa Maria Assunta di Verona e domenica 21 alla Basilica di San Felice di Vicenza.
Frau Musika è uno dei progetti emblematici dell’impegno di Fondazione Cariverona a favore delle giovani generazioni, che trova nella musica e nella cultura un potente strumento di crescita personale e professionale, offrendo a musiciste e musicisti under 30 l’opportunità di formarsi a contatto con maestri di livello internazionale, di misurarsi con il grande repertorio barocco e di condividere il proprio talento con le comunità dei territori in cui opera. L'impaginato è incentrato su tre giganti del barocco – Händel, Bach e Vivaldi – il cui pensiero musicale contrassegnò la prima metà del Settecento con reciproche contaminazioni e confronti fra i diversi stili nazionali.
L’apertura è affidata al Concerto Grosso in Op. VI n. 1 di Händel, che inaugurò la celebre raccolta di dodici Concerti del 1739 nella quale il suono “italiano” dell'epoca si fondeva con il gusto drammatico del compositore tedesco del quale, in successione si ascolterà un Salve Regina per soprano, archi e basso continuo di grande impatto emotivo. Nella sezione centrale del programma Frau Musika propone due Concerti per strumento solista e orchestra: quello in Re minore per due violini di Bach, celeberrimo capolavoro di equilibrio architettonico, e il Concerto per flautino in Do maggiore di Antonio Vivaldi nel quale emergono brillantezza, energia e soprattutto le doti virtuosistiche richieste al solista. In conclusione ancora due pagine del “Prete rosso”. Il mottetto O qui coeli terraeque serenitas, venuto alla luce durante uno dei soggiorni romani di Vivaldi, alterna parentesi di grande serenità, momenti nei quali prevale l'aspetto intimamente drammatico e un giubilante Alleluja finale. Infine i due violini solisti di Frau Musika sono chiamati a “duellare” nuovamente nel Concerto in Sol maggiore i cui vibranti movimenti estremi costituiscono un severo banco di prova per le doti virtuosistiche degli interpreti.
Le parti solistiche del concerto sono affidate a quattro giovani talenti: i violinisti Paolo Tagliamento e Vikram Francesco Sedona, il soprano Benedetta Zanotto e Irene Liebau al flautino.
Tagliamento e Sedona, entrambi veneti, hanno alle spalle un solido bagaglio di studi accademici e di perfezionamento con i migliori docenti del loro strumento. Entrambi vincitori di prestigiose competizioni internazionali, da anni si sono lanciati con successo nei circuiti concertistici collaborando con rinomate orchestre e direttori. Benedetta Zanotto (nella foto a sinistra) – diploma in violino e successivamente appassionatasi al canto barocco – collabora con le migliori formazioni di musica antica del panorama europeo nell'allestimento di opere e grandi lavori sacri fra Sei e Settecento. La musicista sassone Irene Liebau (nella foto in alto a destra), che si destreggia con maestria sia al violoncello che al flauto barocchi, suona e incide regolarmente con complessi come la Venice Baroque, l'Akademie für alte Musik, l'Accademia Bizantina e l'Ensemble Claudiana.

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