venerdì 19 dicembre 2025

GIULIO CILONA SUL PODIO DELL’ORCHESTRA RAI PER IL TRADIZIONALE CONCERTO DI NATALE

 
Ha fatto registrare il tutto esaurito il Concerto di Natale dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, in programma per una data unica e fuori abbonamento martedì 23 dicembre alle ore 20.30 all’Auditorium Rai “Arturo Toscanini” di Torino. Sul podio sale Giulio Cilona (nella foto a destra, di Barbara Rigon), talentuosa bacchetta non ancora trentenne, chiamato a sostituire Ottavio Dantone, costretto a rinunciare al concerto per un’indisposizione. Il direttore d’orchestra belga-americano, che siederà anche al clavicembalo nei brani che prevedono lo strumento, torna alla guida della compagine Rai per la terza volta in un anno, dopo il Concerto di Carnevale e le due date con il pianista Tom Borrow ad aprile scorso. Cilona è attualmente Kapellmeister alla Deutsche Oper di Berlino, incarico che ricopre fin da giovanissimo. L’appuntamento natalizio è trasmesso in diretta su Radio3 e in live streaming su raicultura.it.
 
La serata si apre con il Concerto in re maggiore per due trombe, archi e basso continuo RV 537 di Antonio Vivaldi, con protagoniste le prime trombe dell’OSN Rai Marco Braito e Roberto Rossi. Unico concerto per tromba scritto dal musicista veneziano, torna sui leggii dell’orchestra Rai dopo quarantacinque anni: la sua ultima esecuzione risale al 1980. 
A seguire, è proposta la Pastorale dall’Oratorio di Natale BWV 248 di Johann Sebastian Bach, uno dei più grandi capolavori dedicati alla celebrazione della nascita di Gesù.
Di Wolfgang Amadeus Mozart è poi eseguito il Mottetto in fa maggiore per soprano e orchestra Exsultate, Jubilate, con solista il soprano Francesca Aspromonte (nella foto a sinistra), che sale per la prima volta sul palco dell’Auditorium Rai. Suddiviso in quattro movimenti, il brano fu composto nel 1773 per il cantante castrato Venanzio Rauzzini: più che per il carattere religioso, l’Exsultate si distingue per la raffinatezza della linea vocale e l’inventiva della parte strumentale. 
Chiude infine il programma la Sinfonia n. 6 in fa maggiore op. 68, detta “Pastorale”, di Ludwig van Beethoven. Ultimata nel 1808 e diretta per la prima volta dall’autore nel dicembre di quell’anno al Theater an der Wien di Vienna, questa sinfonia segna un momento di trasfigurazione idilliaca nell’esistenza del genio beethoveniano, sempre scosso dall’intensità del sentire e del soffrire. 

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