Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Stagione 2024-2025
giovedì 6 febbraio ore 19.30
venerdì 7 febbraio ore 20.30
sabato 8 febbraio ore 18.
Auditorium
Parco della Musica Ennio Morricone – Sala Santa Cecilia
Orchestra e Coro dell’Accademia
Nazionale di Santa Cecilia
direttore Lorenzo
Viotti
soprano Siobhan Stagg
baritono Oleksandr
Pushniak
maestro del coro Andrea Secchi
Schumann
Sinfonia n. 1
“Primavera”
Debussy
Printemps
Zemlinsky
Il
funerale della Primavera
La Primavera arriva a Santa Cecilia sotto la direzione di Lorenzo Viotti (nella foto in alto) con un programma che, attraverso le musiche di tre diversi compositori, intende raffigurare questa stagione in ogni sua forma. Giovedì 6 febbraio alle ore 19.30 (repliche venerdì 7 alle ore 20.30 e sabato 8 alle ore 18) Viotti dirigerà l’Orchestra e il Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia nella Sala Santa Cecilia (Auditorium Parco della Musica) nella Sinfonia n.1 “Primavera” di Schumann, in Printemps di Debussy e, per la prima volta a Santa Cecilia, nel Funerale della Primavera di Zemlinsky.
Sul palco, accanto al direttore, saranno presenti il soprano Siobhan
Stagg (nella foto a sinistra) e il baritono Oleksandr Pushniak (foto più in basso, a destra).
Figlio d’arte, Viotti è salito alla ribalta internazionale nell’ultimo decennio e nonostante la giovane età ha già guidato importanti orchestre europee in un’escalation senza sosta che l’ha già portato sul podio di Santa Cecilia nel 2021.
Prima tappa del programma sarà la Sinfonia n. 1 “Primavera” di Schumann, che rispecchia perfettamente l'entusiasmo e la freschezza di questa stagione: composta nel 1841, l'opera è caratterizzata da un andamento luminoso e ottimista che allude alla ‘rinascita’ primaverile. A seguire, il celebre Printemps di Claude Debussy, composto nel 1884 durante il suo soggiorno a Roma, città in cui è ospitato per aver vinto il prestigioso Prix de Rome; rappresenta una riflessione più personale sulla stagione.
Figlio d’arte, Viotti è salito alla ribalta internazionale nell’ultimo decennio e nonostante la giovane età ha già guidato importanti orchestre europee in un’escalation senza sosta che l’ha già portato sul podio di Santa Cecilia nel 2021.
Prima tappa del programma sarà la Sinfonia n. 1 “Primavera” di Schumann, che rispecchia perfettamente l'entusiasmo e la freschezza di questa stagione: composta nel 1841, l'opera è caratterizzata da un andamento luminoso e ottimista che allude alla ‘rinascita’ primaverile. A seguire, il celebre Printemps di Claude Debussy, composto nel 1884 durante il suo soggiorno a Roma, città in cui è ospitato per aver vinto il prestigioso Prix de Rome; rappresenta una riflessione più personale sulla stagione.
Nella sua
lettera a un amico, Debussy descrive la sua intenzione di non fornire
tanto una mera descrizione della primavera, quanto esprimere un
viaggio emotivo attraverso la natura: dalla lenta e sofferente
origine della vita alla gioia trionfante di rinascere a nuova vita.
Infine, il programma si conclude con un brano mai eseguito prima a Santa Cecilia: Il funerale della Primavera di Zemlinsky, in cui è narrato un funerale allegorico organizzato per la Primavera che, tragicamente stroncata dalla forza dei raggi del sole estivo, si appresta a rinascere.
Infine, il programma si conclude con un brano mai eseguito prima a Santa Cecilia: Il funerale della Primavera di Zemlinsky, in cui è narrato un funerale allegorico organizzato per la Primavera che, tragicamente stroncata dalla forza dei raggi del sole estivo, si appresta a rinascere.
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