Prosegue al Teatro Comunale Pavarotti-Freni di Modena sabato 8 febbraio 2025 alle 20.30 la stagione concertistica con Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai impegnata nell’esecuzione della Sinfonia n. 7 in do maggiore op. 60 “Leningrado” di Dmitrij Šostakovič sotto la guida di Pietari Inkinen che, già nella presentazione del concerto il giorno 6 febbraio a Torino, sostituisce Andrés Orozco-Estrada, indisposto.
Simbolo del terribile assedio della città di Leningrado, stretta in una morsa micidiale da Hitler durante la Seconda Guerra Mondiale, la Sinfonia n. 7 fu scritta di impulso nei primi mesi di accerchiamento della città sovietica. La Settima di Šostakovič fu eseguita per la prima volta nel marzo del 1942 da Samuil Abramovich Samosud e dall’Orchestra del Teatro Bol’šoj di Mosca. Dopo aver fatto nello stesso anno il giro del mondo, arrivando anche a Londra e a New York – dove è stata diretta da Arturo Toscanini sul podio della NBC Symphony Orchestra – la sinfonia fu eseguita dai musicisti dell’Orchestra della Radio di Leningrado, richiamati appositamente dal fronte e diretti da Karl Eliasberg, risuonando in tutta la città grazie all’utilizzo di altoparlanti, per dimostrare ai soldati tedeschi che la comunità, pur stremata, continuava coraggiosamente a resistere. Per questo è nota con il nome di Sinfonia “Leningrado”.
Sul podio sale il finlandese Pietari Inkinen, direttore principale
della Deutsche Radio Philharmonie di Saarbrücken e Kaiserslauten dal
2017 e frequente ospite dell’OSN Rai. In giovane età Inkinen ha
fatto parte di una rock band, per poi studiare violino e direzione
d’Orchestra all’Accademia Sibelius. Tuttora attivo anche come
violinista, ha diretto orchestre come quella del Concertgebouw di
Amsterdam, del Gewandhaus di Lipsia, la Symphonieorchester des
Bayerischen Runfunks, l’Orchestre Philharmonique de Radio France,
la Los Angeles e la Israel Philharmonic. Ha diretto l’intero Ring
des Nibelungen di Wagner al Festival di Bayreuth nel 2023, dopo
averlo interpretato per Opera Australia nel 2013 e nel 2016. Proprio
per la su interpretazione del Rheingold di Wagner al Teatro
Massimo di Palermo gli è stato attribuito il Premio Abbiati della
critica musicale italiana nel 2014.
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