giovedì 20 novembre 2014

Al Verdi di Trieste Liszt e Dvorak


 
Il nuovo appuntamento della stagione sinfonica  il 21 e 22 novembre 2014, è affidato all’ attuale Direttore Musicale Generale del Teatro di Lubecca M° Roman Brogli-Sacher, a cui appartiene un repertorio che in campo operistico conta oltre settanta titoli, in particolare wagneriani, ma è artista di grande sensibilità anche in campo sinfonico, e collabora con le più importanti orchestre del mondo. Il Maestro svizzero ritorna sul podio del Teatro Verdi dopo il grande successo riscosso l’anno scorso presso il pubblico e la critica triestini.
Il concerto prevede la partecipazione solistica di Giuseppe Albanese, pianista dallo straordinario curriculum e brillantissima carriera sia come interprete di recital che come solista con Orchestra. Tra le sue apparizioni non si può non ricordare la performance offerta a Trieste, al “Verdi”, la primavera scorsa con l’esecuzione in prima assoluta, in pubblico, del suo album “Fantasia” registrato un mese prima per l’etichetta Deutsche Grammophon (marzo 2014). Albanese affronterà nella prima parte della serata due capolavori: la Malédiction per pianoforte e orchestra d'archi, opera giovanile di Franz Listz in cui il pianoforte svolge un ruolo da protagonista, ricco di effetti, e richiede una grande tecnica e sicurezza nell’evidenziare la crescente progressione dei vigorosi accenti sonori; il secondo brano è la Rapsodia su un tema di Paganini op.43. una serie di pezzi elaborati sul Capriccio n. 24 di Paganini che sfoggiano una tecnica abilissima di smagliante bellezza. A questa prima parte farà seguito un omaggio ad Antonín Dvořak con l’esecuzione della Ottava Sinfonia, la più nota del compositore insieme alla Settima e alla Nona, tutte tre accomunate da un sentimento di gioia e di serena accettazione dell’esistenza e di tutte, sicuramente quella che di più deve alla musica popolare boema.

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