Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Stagione 2024-2025
Auditorium Parco della Musica Ennio
Morricone
Sala Santa Cecilia
Giovedì 13 marzo ore 19.30
venerdì 14 marzo ore 20.30
sabato 15 marzo ore 18
Orchestra dell’Accademia Nazionale di
Santa Cecilia
direttore Thomas Guggeis
violino Sayaka
Shoji
violoncello Ettore Pagano
Brahms
Concerto per violino e violoncello in la minore op. 102
Liszt
Les
Préludes, poema sinfonico
Richard Strauss
Tod und Verklärung
Debutta a Santa Cecilia Thomas Guggeis, allievo di Daniel Barenboim nonché tra i direttori più brillanti della sua generazione. Classe 1993, Guggeis (che, fra le altre cose, è laureato anche in fisica quantistica) nonostante la giovane età ha saputo dar prova di una maestria degna del più maturo direttore d’orchestra: per il suo debutto nella Sala Santa Cecilia (Auditorium Parco della Musica), fissato giovedì 13 marzo alle ore 19.30 (con repliche venerdì 14 marzo ore 20.30 e sabato 15 marzo ore 18) sceglie di confrontarsi con l’ultima creazione sinfonica di Brahms, il Doppio Concerto, accanto a musiche di R. Strauss e Liszt. A condividere il palco con lui, la violinista Sayaka Shoji (a sinistra, nella foto di Claude Truong-ngoc) e il violoncellista Ettore Pagano. Di origine giapponese ma trasferitasi a tre anni a Siena, nonché vincitrice del prestigioso Concorso Paganini a sedici anni, Shoji si destreggia tra musica e arti visive, creando nel 2007 un progetto sperimentale di musica-visiva, Synesthesia, in cui ha esposto dipinti a olio e opere di video arte.
Il giovanissimo violoncellista Pagano (n. 2003) è stato insignito proprio in questi giorni del 44° Premio della Critica Musicale “Franco Abbiati”, un riconoscimento che segna un ulteriore tassello sulla strada costellata di concorsi e vittorie del musicista, di cui si ricorda il XVIII Kachaturian International Competition e il secondo premio (più due premi speciali) al prestigioso Enescu Cello Competition di Bucarest.
A causa di motivi personali, il violinista Daniel Lozakovich è costretto a cancellare la sua presenza al concerto; al suo posto si esibirà Sayaka Shoji.
Molte grandi carriere nel mondo della musica sono nate in maniera fortuita, per sostituzioni all’ultimo minuto che hanno portato a inaspettati debutti: così è stato anche per il giovane Thomas Guggei (nella foto a destra)s, che nel 2018 ha diretto con successo l’Orchestra della Staatsoper di Berlino, sostituendo un collega con poche ore di preavviso. All’epoca era assistente musicale di Barenboim (conosciuto anche grazie all’intercessione di Antonio Pappano), di cui da molti è considerato l’erede. Ma Guggeis così commenta questo giudizio: «Grazie al suo esempio, ho imparato il mestiere di direttore come uomo prima ancora che come musicista. […] Malgrado apprezzi il suo stile, non corrisponde però al mio. Non si tratta solo di una questione generazionale: sono cresciuto in un’epoca in cui il ritorno a prassi esecutive dimenticate ha scosso alle radici le convezioni» (intervista per il Teatro Alla Scala). Come direttore, Guggeis non si limita a una riproduzione e ricerca di un bel suono, ma ambisce a comunicare idee vive e vivide nel presente.
Il programma si aprirà con il Doppio Concerto di Brahms, uno dei capolavori della musica romantica nonché importante sfida interpretativa per i due solisti Shoji e Pagano, che debutta in questa occasione con l’Orchestra di Santa Cecilia. La seconda parte del concerto sarà dedicata a due grandi opere sinfoniche: I preludi di Liszt e Morte e Trasfigurazione di Richard Strauss. Quest’ultima, tra le composizioni sinfoniche più note di Strauss, intende ritrarre l’artista morente assalito dai ricordi di una vita che riaffiorano: l’innocenza dell’infanzia, la lotta e il raggiungimento dei suoi obiettivi, e infine la sospirata trasfigurazione.
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