sabato 8 luglio 2023

Cinque opere per Pisa, cinque registi.

 

Con cinque titoli in dieci date, prove generali aperte alle giovani generazioni, un doppio omaggio a Giacomo Puccini per il centenario dalla morte, quattro nuovi allestimenti e due coproduzioni internazionali la Fondazione Teatro di Pisa annuncia la Stagione operistica 2023-2024, la numero 155 della sua storia.
Periodi storici e linguaggi diversi, titoli noti e altri capaci di stimolare curiosità e interesse connotano la scelta artistica del direttore Cristian Carrara che va nella linea di propiziare nuovo pubblico offrendo grandi classici di repertorio e di offrire ad appassionati e intenditori titoli assai meno rappresentati e lontani da molti anni dalla scena pisana, con artisti di fama e interpreti dalla carriera in ascesa. 
Come per tradizione la Prima della Stagione operistica segnerà la riapertura della stagione teatrale.  La data di venerdì 27 ottobre (replica il 29/10) segna il ritorno sulla scena del Barbiere di Siviglia nel nuovo allestimento in coproduzione tra i teatri di Pisa, Ravenna, Jesi, Rovigo e Lucca, rappresentato con critiche assai favorevoli nella stagione appena passata al Sociale di Rovigo e a Ravenna. La regia di Luigi De Angelis (nella foto), su progetto della compagnia Fanny & Alexander, segue l’ottimo successo al Comunale di Bologna con il Lohengrin di Richard Wagner. Rispetto alle precedenti rappresentazioni, il cast che sarà di scena a Pisa presenta nuovi e promettenti ingressi: Chiara Amarù, fresca di debutto alla Scala e Rosina nel febbraio di quest’anno alla Fenice; Gurgen Baveyan, specialista del ruolo di Figaro; Dave Monaco, il Conte d’Almaviva, è tra i giovani tenori italiani più apprezzati e in marzo sarà alla Scala con Guillaume Tell di Rossini; Roberto Abbondanza, nella parte di Bartolo, baritono esperto che ha cantato nei più importanti teatri del mondo, da Milano a New York. Francesco Pasqualetti dirige l’Orchestra della Toscana, con cui il Teatro di Pisa ha rinnovato un positivo rapporto di collaborazione.
Come a preludio dell’apertura delle celebrazioni per il centenario dalla morte di Giacomo Puccini, venerdì 1° dicembre (replica il 3/12), il Teatro di Pisa mette in scene La rondine. È la prima delle due coproduzioni internazionali che impegnano il Teatro di Pisa con quelli di Jesi e Metz. La regia di questo nuovo allestimento è stata affidata a Paul Emile Fourny (nella foto), regista belga con numerosi titoli all’attivo come il recente Don Giovanni di Mozart, all’opera di Malmö in Svezia, e il Trittico pucciniano a Taormina e a Oviedo. Nel cast spicca il nome di Claudia Pavone, nei panni di Magda, recente Donna Anna in Don Giovanni alla Deutsche Oper Berlin e Violetta alla Fenice. Sul podio dell’orchestra Archè ci sarà Valerio Galli, viareggino, direttore pucciniano per eccellenza e di recente chiamato sul podio per Tosca al Civic Theatre di San Diego, alla Deutsche Oper Berlin e alla Staatsoper di Stoccarda.
Dopo trent’anni dalla prima e unica rappresentazione torna sul palco pisano una delle perle dell’opera del ‘500 (venerdì 12 e domenica 14 gennaio): L’incoronazione di Poppea in una coproduzione tra i teatri di Pisa, Ravenna e Opera Lombardia per la regia di Pierluigi Pizzi (nella foto), tra i nomi assoluti del teatro d’opera mondiale, con l’Orchestra Monteverdi Festival – Cremona Antiqua. Nel ruolo del titolo ci sarà Roberta Mameli, soprano specializzato in musica antica, richiesto in tutto il mondo: recente la sua apparizione nella Calisto di Cavalli alla Bayerische Staatsoper di Monaco di Baviera; il controtenore Federico Fiorio interpreta Nerone, già Pulgar nella Bella Susona di Cerretero al Teatro de la Maestranza di Siviglia e applauditissimo Sesto Pompeo nel Giulio Cesare del Teatro di Pisa nel febbraio 2022; come Ottavia canterà José Maria Lo Monaco, mezzosoprano recentemente impegnato all’Opera di Zurigo nell’Orfeo di Monteverdi. Antonio Greco dirige l’Orchestra Monteverdi Festival – Cremona Antiqua.
A febbraio (venerdì 2 e domenica 4) andrà in scena il secondo dei due titoli pucciniani in Stagione e tra i più amati del repertorio del Maestro lucchese: La bohème nella ripresa dell’allestimento storico firmato da Cristina Mazzavillani Muti (nella foto), in coproduzione tra i Teatri di Pisa, Ravenna, Lucca, Rimini e Ferrara. Nicola Paszkoski dirige l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini. Un cast giovane ma già in carriera completerà questa produzione: Vittoria Magnarello, vincitrice della parte di Anna nel Nabucco della Riccardo Muti Opera Academy, sarà Mimì; Alessia Pintossi sarà Musetta mentre Alessandro Scotto di Luzio sarà Rodolfo, personaggio che ha recentemente interpretato anche al teatro Massimo di Palermo e al Lirico di Trieste.
La stagione si chiude venerdì 15 marzo (in replica il 17/3) con l’ultimo atto della trilogia Mozart- Da Ponte: Così fan tutte, a completamento del ciclo iniziato nella stagione 2021-22 e proseguito in quella appena conclusa. Questa è la seconda coproduzione internazionale che il Teatro di Pisa mette in campo con i Teatri di Modena, Jesi, Rovigo e Opéra-Théâtre of Eurométropole de Metz.  Il disegno delle scene e dei costumi è stato affidato a Milo Manara,  tra i più grandi fumettisti italiani che per la prima volta abbina la sua creatività a un’opera lirica. La regia è di Stefano Vizioli, recente il suo impegno a Lisbona per Il trovatore. Ritorna l’Orchestra della Toscana questa volta diretta da Aldo Sisillo. Un cast di altissimo livello accompagnerà la rappresentazione a partire dalla Fiordiligi di Maria Mudryak, già Violetta al San Carlo e al Maggio Musicale Fiorentino. Per Dorabella è stata chiamata la cantante russa Lilly Jørstad  apprezzata nel suo debutto in Scala per il Boris Godunov che ne ha inaugurato la Stagione passata, Jiri Rajinis sarà Guglielmo, anch’egli alla Scala quest’anno per Rusalka di Dvorak, mentre Antonio Mandrillo, Ferrando, è già stato appaludito Ernesto nel Don Pasquale del Carlo Felice di Genova.Confermate, prima della Prima di ciascun titolo, le oramai classiche e assai gradite presentazioni del direttore artistico Cristian Carrara, nelle quali si raccontano, attraverso esempi musicali, i tratti più salienti delle opere in cartellone. La Fondazione Teatro di Pisa ribadisce interesse e volontà nel trasmettere alle giovani generazioni il grandioso patrimonio dell’opera lirica, tanto che, anche per la Stagione 2023-2024, le prove generali saranno aperte ai giovani e in particolare agli studenti delle scuole medie e superiori.
- Informazioni su date e orari degli spettacoli:
Stagione Lirica: (per tutti i titoli) prima recita il venerdì alle 20.30; seconda recita la domenica alle 15.30

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