IL CANTO
DELL'AMORE TRIONFANTE
Venerdì 12 dicembre 2014 -
ore 20.30 -
Fuori Abbonamento
Opera in due atti
ispirata all'omonimo racconto di Ivan S. Turgenev
Libretto, musica e regia di Paolo Coletta
Direttore Nathalie Marin
Blerta Zhegu, soprano | Valdimir Reutov, tenore | Alberto Zanetti, baritono
Orchestra Ensemble Musicale dell'Accademia Langhi di Novara
Produzione Fondazione Teatro Coccia
in collaborazione con
Liceo Artistico Musicale e Coreutico Felice Casorati di Novara
ispirata all'omonimo racconto di Ivan S. Turgenev
Libretto, musica e regia di Paolo Coletta
Direttore Nathalie Marin
Blerta Zhegu, soprano | Valdimir Reutov, tenore | Alberto Zanetti, baritono
Orchestra Ensemble Musicale dell'Accademia Langhi di Novara
Produzione Fondazione Teatro Coccia
in collaborazione con
Liceo Artistico Musicale e Coreutico Felice Casorati di Novara
IL CANTO DELL'AMORE TRIONFANTE è un'opera
dall'argomento ricco di pathos e liricità.
La storia di quest'amore impossibile è pervasa di passioni strazianti e tensioni spesso violente. Turgenev, grande maestro del realismo russo, si avvicina con questo racconto alle tematiche dei suoi contemporanei Dostoevskij e Tolstoj, rivelatori di una società e di una cultura russa in profonda trasformazione.
Tormento, desiderio, amore e morte sembrano quindi costituire il corredo essenziale, sufficiente e privilegiato per poter dar vita a una partitura operistica dalle forti tinte romantiche.
La premessa però lascia il passo a nuove implicazioni e riflessioni quando apprendiamo che l'azione non si svolge in Russia ma è tutta immaginata nell'Italia del 1542. Un arco temporale in cui in ambito artistico — e naturalmente musicale — è accaduto di tutto. O sarebbe meglio dire: tutto.
Il progetto sin dal suo nascere è indirizzato alla lavoro della nuova generazione, in primis di ex studenti di conservatorio, delle classi di canto, strumento e musica antica, nella direzione di individuare nuove eccellenze da introdurre nel Teatro Musicale.
Le voci previste dalla partitura — Soprano, Tenore e Baritono — sono quindi anch'esse concepite in un'ottica di adesione anche generazionale alla giovane età dei tre protagonisti del racconto.
Paolo Coletta
La storia di quest'amore impossibile è pervasa di passioni strazianti e tensioni spesso violente. Turgenev, grande maestro del realismo russo, si avvicina con questo racconto alle tematiche dei suoi contemporanei Dostoevskij e Tolstoj, rivelatori di una società e di una cultura russa in profonda trasformazione.
Tormento, desiderio, amore e morte sembrano quindi costituire il corredo essenziale, sufficiente e privilegiato per poter dar vita a una partitura operistica dalle forti tinte romantiche.
La premessa però lascia il passo a nuove implicazioni e riflessioni quando apprendiamo che l'azione non si svolge in Russia ma è tutta immaginata nell'Italia del 1542. Un arco temporale in cui in ambito artistico — e naturalmente musicale — è accaduto di tutto. O sarebbe meglio dire: tutto.
Il progetto sin dal suo nascere è indirizzato alla lavoro della nuova generazione, in primis di ex studenti di conservatorio, delle classi di canto, strumento e musica antica, nella direzione di individuare nuove eccellenze da introdurre nel Teatro Musicale.
Le voci previste dalla partitura — Soprano, Tenore e Baritono — sono quindi anch'esse concepite in un'ottica di adesione anche generazionale alla giovane età dei tre protagonisti del racconto.
Paolo Coletta
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