venerdì 22 novembre 2024

IUC: 23 novembre - il controtenore Nicolò Balducci con Dolci Affetti – Orfeo Futuro

 
Istituzione Universitaria dei Concerti
I CONCERTI DELL’AULA MAGNA
80a Stagione 2024 | 2025
Sabato 23 novembre - ore 17.30


Nicolò Balducci controtenore 
Dolci Affetti – Orfeo Futuro
Dan Laurin direttore
Dan Laurin, flauti dolci e direzione
Maria Lindal, violino barocco
Anna Paradiso Laurin, clavicembalo
Valerio Latartara, viola barocca
Gioacchino De Padova, viola da gamba

Filippo Finazzi 
Cantata n. 3 “D’amore il primo dardo” (dalle 6 Cantate per voce e quartetto d’archi) 
Domenico Sarro 
Cantata “Dimmi bel neo che fai” 
Georg Philipp Telemann 
Quartetto in sol minore TWV 43:g4 per flauto dolce, violino, viola e basso continuo 
Filippo Finazzi 
Cantata n. 2 “Pianger vidi” (dalle 6 Cantate per voce e quartetto d’archi) 
Leonardo Leo 
Sonata n. 7 in re minore per flauto dolce e basso continuo 
Giuseppe Porsile 
“Mi preparo a trionfar” da Il ritorno di Ulisse alla patria

In pieno Settecento ci porta Nicolò Balducci (nella foto in alto di Paolo Donato), giovanissimo ma già affermato controtenore, con gli ensemble Dolci Affetti – Orfeo Futuro diretti da Dan Laurin, eccelsi esecutori (nella foto a destra, la clavicembalista Anna Paradiso Laurin) sabato 23 novembre alle  17.30 in Aula Magna, di un quartetto di Georg Philipp Telemann. Il concerto offre anche la riscoperta di alcune perle del barocco, tra cui la musica sconosciuta del soprano castrato e compositore Filippo Finazzi, tra i cantanti preferiti di Antonio Vivaldi. A completare il programma alcune cantate, sonate e arie di Domenico Sarro, Leonardo Leo e Giuseppe Porsile, compositori della scuola musicale napoletana.
Nato a Bergamo, Finazzi compì i suoi studi musicali a Milano, Roma e Napoli. Nella prima metà del ’700 fu poi attivo a Venezia, Praga, Lipsia e infine ad Amburgo dove trascorse l’ultima parte della sua vita, si convertì clamorosamente al luteranesimo e, cosa altrimenti impensabile per un castrato, poté prendere moglie. Ad Amburgo Finazzi frequentò anche molti circoli culturali e conobbe il barone di Ahlefeld, amico del famoso compositore Georg Philipp Telemann, che con tutta probabilità rientrò nelle sue frequentazioni. 
Tra le poche composizioni di Finazzi giunte fino a noi - racconta Anna Paradiso Laurin, clavicembalista dell’ensemble Dolci Affetti - vi sono le 6 cantate per voce e quartetto d’archi, nelle quali il compositore rivela uno stile musicale innovativo e moderno, influenzato dalle nuove tendenze che la famosa “scuola napoletana” stava diffondendo in mezza Europa. Le caratteristiche di questo nuovo stile drammatico, fatto di “affetti” contrastanti e armonie inaspettate, sono profondamente radicate nell’opera di due grandi compositori pugliesi della scuola napoletana: Leonardo Leo e Domenico Sarro. Un altro compositore napoletano al quale questo programma rende omaggio è Giuseppe Porsile, anche lui, come Finazzi, vittima dell’oblio del tempo e di riletture della storia preconcette.

Il sopranista Nicolò Balducci si è accostato allo studio del canto sotto la guida del soprano Anna Maria Stella Pansini. Si laurea con  il  massimo  dei  voti  perfezionandosi  con  il  soprano Gemma Bertagnolli presso il Conservatorio di Vicenza. Partecipa ad alcune masterclass sulla prassi esecutiva del repertorio antico: frequenta l’Accademia Vivaldi presso la Fondazione Cini di Venezia e vince la borsa di studio “Evelin Zubin” per il corso di perfezionamento per voci barocche al festival Stradella di Viterbo. Nel 2021 è allievo dell’accademia del Belcanto “Rodolfo Celletti” dell Festival della Valle d’Itria.
Nato a Canosa di Puglia nel 1999 risulta vincitore in vari concorsi internazionali: il Concorso di Canto Barocco “Cesti” (terzo premio e young artist prize), “Concorso Renata Tebaldi” (primo premio e young artist prize), “Concorso Niccoló Piccinni” (primo premio), “Concorso Traetta”, “VoceallOpera”, “Premio Fatima Terzo” e “Voci Olimpiche“ con la direzione artistica di Andrea Marcon, che lo porta a debuttare il ruolo di Oberto nell’ Alcina di G. F. Händel  trasmessa su Rai 5 dal Teatro Olimpico di Vicenza. Nel 2020 la casa discografica internazionale BIS lo invita in esclusiva a eseguire due incisioni da solista assieme a Dan Laurin, alla clavicembalista Anna Paradiso e alla “Baroque Academy Gothenburg Symphony” con Cantate inedite di Scuola Napoletana e capolavori del repertorio barocco, pubblicate nel 2022/2023. Un nuovo disco per voce e fortepiano è in preparazione .
Tra gli impegni più recenti si può menzionare il debutto come Nerone in Incoronazione di Poppea al Palau des les Arts Reina Sofia di Valencia, direttore Alarçon, regista Ted Huffman. Al Ravenna Festival ha cantato in concerto con l’Ensemble Salomone Rossi, nel repertorio seicentesco di musica sacra ebraica. A Ferrara debutta a fine giugno nella parte di Cherubino nelle Nozze di Figaro, direttore Massimo Raccanelli. A ottobre 2023 Balducci ha cantato nell’opera Giulietta e Romeo di Zingarelli all’Opéra Royal de Versailles, direttore Stefan Plewniak, dove si è già presentato in concerto e dove a dicembre 2023 ha interpretato di nuovo Nerone in Incoronazione di Poppea, con l’ensemble Les Épopées, inciso anche in CD e il Messiah di G.F.Handel. Inoltre al Teatro Sociale di Rovigo ha cantato nella prima in tempo moderni di Pigmalione di Ristori. Fra i suoi prossimi impegni Mitridate re di Ponto al Landstheater di Salisburgo e Incoronazione di Poppea a Toulon e Colonia. Nel 2022 una tournée in Svezia ha visto Balducci esibirsi nei maggiori teatri del paese tra i quali la Concert Hall di Gothenburg e il Teatro Palladium di Malmö, un tour in Francia con il maestro Giovanni Togni eseguendo un programma in lingua ebraica con musiche di Benedetto Marcello e Salomone Rossi nelle sinagoghe francesi, la collaborazione in uno spettacolo teatrale con la regia di Stefania Bonfadelli nel ruolo di Farinelli con La Toscanini in scena al teatro Farnese di Parma, un recital solistico al Festival Barocco di Stoccolma (SEMF) e il debutto all’interno del Festival della Valle D’Itria nel Xerse di Cavalli diretto da F.M. Sardelli con la regia di Leo Muscato. Balducci ha inoltre preso pare a un tour di spettacoli in Italia, Svizzera e in Germania con l’Orchestra Toscanini di Parma come solista nello Stabat Mater di Arvo Pärt e ha prestato la voce nella 
colonna sonora del film  “Rapito” di Marco Bellocchio, con musiche di Fabio Massimo Capogrosso.

Dolci Affetti (Dan Laurin, Maria Lindal - nella foto a destra - , Anna Paradiso Laurin) è stato definito dalla critica “un ensemble cosmopolita capace di suonare col sorriso sulle labbra”, con un “suono freschissimo e mai men che meditato” (Le Salon Musical), con “un accompagnamento raffinato e un’interpretazione meravigliosa ed esuberante” (operawire). Costuito da musicisti barocchi dalla carriera internazionale e dalla forte individualità, il gruppo è stato fondato in Svezia nel 2020 dalla clavicembalista Anna Paradiso Laurin con lo scopo principale di riscoprire e di eseguire pagine sconosciute del repertorio barocco in collaborazione con il controtenore Nicolò Balducci, sotto l’egida della casa discografica BIS - Apple Music. 

Pur nell’ambito di una forte vocazione dell’ensemble al dialogo cameristico, la direzione musicale di Dolci Affetti è affidata a Dan Laurin, uno dei più noti flautisti dolci al mondo. 
Tra i riconoscimenti svedesi ricevuti dai membri del gruppo, possono annoverarsi due Grammy svedesi (Dan Laurin e Anna Paradiso), la medaglia Litteris et artibus conferita dal re di Svezia (Dan Laurin), l’Interpretation Prize (Dan Laurin) e la borsa Bernadotte Programme (Anna Paradiso) entrambi conferiti dall’Accademia Reale di Musica Svedese, nonché il premio nazionale svedese Expressens kulturpris (Maria Lindal).
Dolci Affetti adotta nelle proprie esecuzioni i modelli retorici musicali tipici del barocco, con l’ambizione di illustrare, attraverso la musica, l’eterno sforzo di equilibrio tra i principi di “ragione” e “passione” propri della cultura occidentale.

Orfeo Futuro (Gioacchino De Padova - nella foto a destra - , Valerio Latartara - foto a sinistra, in basso)) è un ensemble nata a Bari nel 2010 che riunisce musicisti italiani e non, specialisti nelle prassi esecutive su strumenti storici. Lavora su progetti inediti e di largo respiro, a volte anche incrociando repertori antichi e musica nuova.
Ha realizzato centinaia di concerti, in Italia ed Europa, e numerosi CD, anche in collaborazione con altri artisti e gruppi. 
Tra le produzioni più recenti: lo Stabat Mater di Pergolesi con Sara Mingardo e Carmela Osato, diretto da Pierfrancesco Borrelli, L’Eredità di Arcangelo, diretta da Enrico Gatti; Amada Esquina, dove le musiche del Siglo de Oro spagnolo si incrociano con la canzone latino-americana del Primo ‘900; Insight Lucrezia, opera teatrale da camera con Nunzia Antonino e la regia di Carlo Bruni, su un testo originale di Antonella Cilento e con musiche elettroniche di Gianvincenzo Cresta.
Insieme all'ensemble vocale Spirito di Lione ha debuttato nel 2019 alla Biennale Musica di Venezia. 
Collabora stabilmente con Anima Mea Festival che si tiene annualmente a Bari e in altre città della Puglia.

Per la stagione 2024-2025 la IUC ha rinnovato l’accordo di media partnership con Radio Vaticana, che si ringrazia. 
Le attività della IUC sono realizzate con il contributo del Ministero della Cultura


Nessun commento:

Posta un commento