Già presente lo scorso anno come
memorabile Germont, per la sola serata di venerdì 7 luglio il
baritono francese Ludovic Tézier (nella foto, di Cassandre Berthon) canterà in Arena per la prima
volta come protagonista assoluto, nel ruolo del titolo in Rigoletto,
padre verdiano per antonomasia, nel nuovo allestimento firmato da
Antonio Albanese, accolto alla prima da oltre dieci minuti di
applausi. Lo spettacolo, con scene di Juan Guillermo Nova, costumi di
Valeria Bettella e luci di Paolo Mazzon, colloca la vicenda nella
pianura padana degli anni '50, tra i molti lavoratori e contadini al
servizio del Duca, qui prepotente
(ma seducente) signorotto di
provincia, in atmosfere che omaggiano la grande stagione del cinema
neorealista italiano. Il quale Duca sarà, dopo il felicissimo
esordio nel ruolo, il tenore Yusif Eyvazov, accanto al giovane
soprano Giulia Mazzola, al debutto areniano nei panni di Gilda. Tutti
i ruoli di fianco sono affidati ad apprezzati artisti e giovani di
talento cui la Fondazione è da sempre attenta: debutta in Arena
Gianluca Buratto (Sparafucile), con Valeria Girardello (Maddalena),
Agostina Smimmero (Giovanna), Gianfranco Montresor (Monterone),
Nicolò Ceriani (Marullo), Riccardo Rados (Borsa), Roberto Accurso e
Francesca Maionchi (Conti di Ceprano), Giorgi Manoshvili (usciere),
Elisabetta Zizzo (paggio). Sul podio dell'Orchestra della Fondazione
Arena di Verona e del Coro preparato da Roberto Gabbiani sale il
direttore Marco Armiliato. Alla festa del Duca, il Ballo coordinato
da Gaetano Petrosino porterà in scena le coreografie originali di
Luc Bouy. Repliche: 20 luglio - 4 agosto
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