Un’inaugurazione all’insegna della valorizzazione delle giovani
promesse della musica quella che segna l’apertura dell’Estate a
Santa Cecilia, mercoledì 12 luglio (ore 21, Auditorium Parco
della Musica Ennio Morricone, Cavea) dall’Orchestra dei
Conservatori - un progetto didattico del Ministero
dell’Università e della Ricerca - e dal Coro
dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia (istruito dal nuovo
maestro del Coro, Andrea Secchi), affidati alla direzione
di Alessandro Bonato, con la Messa da Requiem di Verdi. I
quattro giovani solisti saranno Chiara Isotton (soprano), Irene
Savignano (mezzosoprano), Vassily Solodkyy (tenore)
e HuanHong Li (basso).
Il ricavato della serata verrà devoluto a favore della iniziativa “VivaVerdi” che, promossa dal Ministero della cultura in collaborazione con i teatri lirico-sinfonici italiani, sostiene il progetto di acquisto, salvaguardia e valorizzazione della Villa di Giuseppe Verdi a Sant’Agata di Villanova, attraverso un ciclo di rappresentazioni di musiche e opere verdiane che coinvolgerà le 14 fondazioni lirico-sinfoniche e i cui incassi verranno devoluti all’acquisto in via di prelazione del sito e delle sue pertinenze.
Alessandro Bonato, è tra i direttori più apprezzati e promettenti della sua generazione. Lo scorso anno ha debuttato al Musikverein di Vienna sul podio del Wiener Concert-Verein, ha diretto nuove produzioni del Barbiere di Siviglia allo Sferisterio di Macerata e di Norma per OperaLombardia riscuotendo entusiastici consensi di pubblico e critica e, nonostante la giovane età (Bonato è nato nel 1995) è già stato ospite di orchestre quali l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, la Filarmonica Toscanini, l’Orchestra dell’Arena di Verona, l’Orchestra della Toscana, la Tokyo Symphony Orchestra e la Danish National Symphony Orchestra.
La Messa da Requiem fu originariamente concepita per commemorare la morte di Rossini avvenuta nel 1868; l'idea di Verdi era che "ad onorare la memoria di Rossini, i più distinti maestri italiani (...) componessero una Messa da Requiem da eseguirsi nell'anniversario della sua morte". Il progetto si rivelò irrealizzabile, ma Verdi nel frattempo aveva composto il Libera Me, nucleo centrale del futuro Requiem. Pochi anni più tardi, nel 1873, moriva un altro grande uomo di cultura italiano: Alessandro Manzoni. Verdi rimase profondamente impressionato da questa perdita e decise di rimettere mano al vecchio progetto del Requiem: “Io pure vorrei dimostrare quant’affetto e venerazione ho portato e porto a quel Grande che non è più, e che Milano ha tanto degnamente onorato. Vorrei metter in musica una Messa da morto da eseguirsi l’anno venturo per l’anniversario della sua morte. La Messa avrebbe proporzioni piuttosto vaste, ed oltre ad una grande orchestra ed un grande Coro, ci vorrebbero anche […] quattro o cinque cantanti principali”.
Il ricavato della serata verrà devoluto a favore della iniziativa “VivaVerdi” che, promossa dal Ministero della cultura in collaborazione con i teatri lirico-sinfonici italiani, sostiene il progetto di acquisto, salvaguardia e valorizzazione della Villa di Giuseppe Verdi a Sant’Agata di Villanova, attraverso un ciclo di rappresentazioni di musiche e opere verdiane che coinvolgerà le 14 fondazioni lirico-sinfoniche e i cui incassi verranno devoluti all’acquisto in via di prelazione del sito e delle sue pertinenze.
Alessandro Bonato, è tra i direttori più apprezzati e promettenti della sua generazione. Lo scorso anno ha debuttato al Musikverein di Vienna sul podio del Wiener Concert-Verein, ha diretto nuove produzioni del Barbiere di Siviglia allo Sferisterio di Macerata e di Norma per OperaLombardia riscuotendo entusiastici consensi di pubblico e critica e, nonostante la giovane età (Bonato è nato nel 1995) è già stato ospite di orchestre quali l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, la Filarmonica Toscanini, l’Orchestra dell’Arena di Verona, l’Orchestra della Toscana, la Tokyo Symphony Orchestra e la Danish National Symphony Orchestra.
La Messa da Requiem fu originariamente concepita per commemorare la morte di Rossini avvenuta nel 1868; l'idea di Verdi era che "ad onorare la memoria di Rossini, i più distinti maestri italiani (...) componessero una Messa da Requiem da eseguirsi nell'anniversario della sua morte". Il progetto si rivelò irrealizzabile, ma Verdi nel frattempo aveva composto il Libera Me, nucleo centrale del futuro Requiem. Pochi anni più tardi, nel 1873, moriva un altro grande uomo di cultura italiano: Alessandro Manzoni. Verdi rimase profondamente impressionato da questa perdita e decise di rimettere mano al vecchio progetto del Requiem: “Io pure vorrei dimostrare quant’affetto e venerazione ho portato e porto a quel Grande che non è più, e che Milano ha tanto degnamente onorato. Vorrei metter in musica una Messa da morto da eseguirsi l’anno venturo per l’anniversario della sua morte. La Messa avrebbe proporzioni piuttosto vaste, ed oltre ad una grande orchestra ed un grande Coro, ci vorrebbero anche […] quattro o cinque cantanti principali”.
La prima esecuzione avvenne a Milano il 22 maggio
1874, primo anniversario della morte dello scrittore. La raffinatezza
verdiana nel trattamento della parola cantata, la resa sonora delle
potenti immagini evocate dal testo raggiungono in questo brano un
risultato ineguagliato. La partitura risulta sempre stupefacente per
gli ascoltatori, e la forza dei contrasti, l'alternarsi di istanti di
sospesa trascendenza (Mors stupebit, Agnus Dei, per citarne solo
due) e di terrificanti esplosioni apocalittiche (Dies Irae, Tuba
Mirum) ci propongono una commovente meditazione sul fine ultimo della
vita e sull'aldilà. Opera d’arte umanissima, la definì Ildebrando
Pizzetti, che sull’inizio della composizione scrisse ancora:
“Leggete e ripensate per esempio l’inizio […] con
quel requiem sussurrato da una invisibile folla sul lento
ondeggiare di pochi accordi elementari, vi fanno subito sentire il
timore e la tristezza della folla dinanzi al mistero della morte […]
l’anelito a una consolazione e all’eterna pace, […] un tendersi
delle loro braccia verso il cielo, a invocare clemenza e perdono”.
mercoledì 12 luglio ore 21
Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone – Cavea
Orchestra dei Conservatori
Coro dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia
direttore Alessandro Bonato
soprano Chiara Isotton ׀ mezzosoprano Irene Savignano
tenore Vassily Solodkyy ׀ basso HuanHong Li
maestro del Coro Andrea Secchi
Verdi Messa da Requiem
____________
www.santacecilia.it
Biglietti da € 20 a € 40
le foto, dall'alto in basso: Alessandro Bonato (foto di Alice Boiardi), Chiara Isotton (foto di Michele Monasta), Andrea Secchi (foto di Edoardo Piva, credit Teatro Regio Torino), il Coro dell'Accademia di Santa Cecilia
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