La Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi al SAIE di BOLOGNA il 18 ottobre con il “Progetto Svoboda” dedicato al grande scenografo ceco, in occasione degli “Incontri internazionali di scenografia contemporanea”, con testimonianze di William Graziosi, Gianni Tangucci, Claudio Orazi, Benito Leonori, Henning Brockhaus, Jakub Hejna. Tra gli eventi della giornata, l’anteprima nazionale del documentario “Divadlo Svoboda/Theatro Svoboda”.
Sarà dedicata a Josef Svoboda, l’artista che nel secolo scorso ha rivoluzionato il concetto dello spazio scenico e della luce, la giornata inaugurale degli “Incontri internazionali di scenografia contemporanea”, organizzati dal Festival delle Arti Sceniche a Bologna dal 18 al 22 ottobre nell’ambito della 48esima edizione del SAIE Salone Internazionale dell’Edilizia.
In questa occasione, la Fondazione Pergolesi Spontini è stata invitata a presentare il proprio “Progetto Svoboda”, un percorso di approfondimento sull’artista che prevede la ricostruzione nei Laboratori Scenografici a Jesi e la messa in scena dei più celebri allestimenti operistici da lui realizzati in Italia (Traviata nel 2009, Macbeth e Lucia di Lammermoor nel 2012), ed altre attività in collaborazione con l’organizzazione non-profit “Josef Svoboda-Scénograf”, costituita dagli eredi del grande scenografo ceco. Allo stesso Svoboda, nel decennale della scomparsa, la Fondazione dedica la 45esima Stagione Lirica di Tradizione del Teatro Pergolesi di Jesi e propone in cartellone il “Macbeth” il 9 e 11 novembre, e la “Lucia di Lammemoor “ il 23 e 25 novembre.
Il 18 ottobre, in occasione di uno speciale “Tributo a Svoboda” promosso dal Festival delle Arti sceniche in collaborazione con la Fondazione di Jesi, il “Progetto Svoboda” sarà presentato alle ore 10 al Padiglione 22 (Piano ammezzato) da William Graziosi, amministratore delegato della Fondazione Pergolesi Spontini, e dal Direttore Artistico Gianni Tangucci. Il programma prosegue alle ore 10,45 con l’intervento di Claudio Orazi, Commissario Fondazione Teatro Giuseppe Verdi di Trieste su “Gli storici allestimenti di Svoboda-Brockhaus all’Arena Sferisterio di Macerata”. A seguire, un documentario sulle varie fasi dell’allestimento di Traviata a Macerata nel 1993, e l’intervento su “Lo spazio psico-fisico nel teatro contemporaneo” a cura del regista Henning Brockhaus, autore, con Svoboda, di memorabili allestimenti d’opera quali Traviata, Macbeth e Lucia di Lammermoor, tutti ricostruiti a Jesi.
Tra gli eventi della giornata, alle ore 15, l’anteprima nazionale di “Divadlo Svoboda/Theatro Svoboda”, documentario di Jakub Hejna, filmaker e nipote del grande artista, sulla vita e le opere di Josef Svoboda. Sarà Hejna stesso a presentare l'opera, assieme a Benito Leonori, Direttore Allestimenti Fondazione Pergolesi Spontini. “Teatro Svoboda” è anche l'ultimo documento filmato che contiene materiali d'archivio inediti. Per l'occasione, grazie anche alla collaborazione con la Fondazione Pergolesi Spontini, il film sarà sottotitolato in lingua italiana.
Il programma prevede complessivamente due seminari, due workshop sulla sicurezza del palcoscenico e sull'acustica architettonica dei teatri, un incontro-confronto con alcune accademie e università europee, una mostra sull’architettura Liberty in Italia, alcune istallazioni multimediali e interattive. L'obiettivo è proporre una riflessione approfondita su svariati temi legati all’evoluzione dello spazio scenico.
Tutti coloro che intendono partecipare sono invitati a registrarsi compilando il modulo scaricabile sul sito del Centro Studi SCSA: http://i24423.wix.com/scenic-fest#!programme
In questa occasione, la Fondazione Pergolesi Spontini è stata invitata a presentare il proprio “Progetto Svoboda”, un percorso di approfondimento sull’artista che prevede la ricostruzione nei Laboratori Scenografici a Jesi e la messa in scena dei più celebri allestimenti operistici da lui realizzati in Italia (Traviata nel 2009, Macbeth e Lucia di Lammermoor nel 2012), ed altre attività in collaborazione con l’organizzazione non-profit “Josef Svoboda-Scénograf”, costituita dagli eredi del grande scenografo ceco. Allo stesso Svoboda, nel decennale della scomparsa, la Fondazione dedica la 45esima Stagione Lirica di Tradizione del Teatro Pergolesi di Jesi e propone in cartellone il “Macbeth” il 9 e 11 novembre, e la “Lucia di Lammemoor “ il 23 e 25 novembre.
Il 18 ottobre, in occasione di uno speciale “Tributo a Svoboda” promosso dal Festival delle Arti sceniche in collaborazione con la Fondazione di Jesi, il “Progetto Svoboda” sarà presentato alle ore 10 al Padiglione 22 (Piano ammezzato) da William Graziosi, amministratore delegato della Fondazione Pergolesi Spontini, e dal Direttore Artistico Gianni Tangucci. Il programma prosegue alle ore 10,45 con l’intervento di Claudio Orazi, Commissario Fondazione Teatro Giuseppe Verdi di Trieste su “Gli storici allestimenti di Svoboda-Brockhaus all’Arena Sferisterio di Macerata”. A seguire, un documentario sulle varie fasi dell’allestimento di Traviata a Macerata nel 1993, e l’intervento su “Lo spazio psico-fisico nel teatro contemporaneo” a cura del regista Henning Brockhaus, autore, con Svoboda, di memorabili allestimenti d’opera quali Traviata, Macbeth e Lucia di Lammermoor, tutti ricostruiti a Jesi.
Tra gli eventi della giornata, alle ore 15, l’anteprima nazionale di “Divadlo Svoboda/Theatro Svoboda”, documentario di Jakub Hejna, filmaker e nipote del grande artista, sulla vita e le opere di Josef Svoboda. Sarà Hejna stesso a presentare l'opera, assieme a Benito Leonori, Direttore Allestimenti Fondazione Pergolesi Spontini. “Teatro Svoboda” è anche l'ultimo documento filmato che contiene materiali d'archivio inediti. Per l'occasione, grazie anche alla collaborazione con la Fondazione Pergolesi Spontini, il film sarà sottotitolato in lingua italiana.
Il programma prevede complessivamente due seminari, due workshop sulla sicurezza del palcoscenico e sull'acustica architettonica dei teatri, un incontro-confronto con alcune accademie e università europee, una mostra sull’architettura Liberty in Italia, alcune istallazioni multimediali e interattive. L'obiettivo è proporre una riflessione approfondita su svariati temi legati all’evoluzione dello spazio scenico.
Tutti coloro che intendono partecipare sono invitati a registrarsi compilando il modulo scaricabile sul sito del Centro Studi SCSA: http://i24423.wix.com/scenic-fest#!programme
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