Dopo qualche settimana di pausa, che ha fatto seguito all’ottimo esito della ricca serie di concerti estivi, il festival OperaInCanto ricomincia alla grande con una appendice autunnale, che consiste di pochi appuntamenti ma tutti ricchi di interesse e di grande richiamo. Il primo è venerdì 3 ottobre al Teatro Secci di Terni (nella foto in alto), dove saranno rappresentate tre opere moderne in un atto, alle 10.30 per Operascuola e alle 21.00 per tutti.
Questo genere di opere di breve durata e di soggetto comico, con due soli personaggi, scenografia semplice e ambientazione contemporanea, sono state un genere di successo negli scorsi decenni e proprio in questi anni tornano ad esserlo. Si tratta di piccoli capolavori, che con la brillantezza del testo e della musica facevano da contraltare alla complessità della musica delle avanguardie, che spesso risultava di difficile comprensione per gli ascoltatori.
I nomi dei due compositori degli atti unici che chiudono e aprono quest’appuntamento sono una garanzia: Nino Rota e Gian Carlo Menotti.
La serata inizia con “La scuola di guida” di Nino Rota (nella foto in alto), famoso nel mondo intero per le musiche da lui scritte per i film di Federico Fellini, che finché il compositore milanese scomparve volle soltanto lui come suo collaboratore musicale. Scrisse le musiche anche per altri grandi registi, tra cui Luchino Visconti, King Vidor e Franco Zeffirelli e vinse vincendo l’Oscar con la sua musica per “Il Padrino“ di Francis Ford Coppola.
“La scuola di guida”, composta nel 1959 su libretto di Mario Soldati, ha per protagonisti un istruttore cerca di guida e una romantica allieva negata per il volante. Il finale è a sorpresa… ma sicuramente l’avete già indovinato.
A commissionarla a Rota fu il Festival dei Due Mondi di Spoleto, nella persona del suo fondatore e direttore Gian Carlo Menotti, che a sua volta chiuderà la serata con il suoi atto unico intitolato “Il telefono o l’amore a tre”, di cui scrisse anche il testo. Rappresentato la prima volta in un piccolo teatro di New York nel 1947, ebbe un successo tale da essere subito riproposto a Broadway e poi al Metropolitan, il maggior teatro lirico americano, e in mezzo mondo. La trama é questa: Ben fa visita a Lucy col proposito di chiedere la sua mano (espressione oggi totalmente desueta) ma Lucy è sempre impegnata in interminabili telefonate, cosicché a Ben non resta che uscire e chiamarla da una cabina telefonica (altro termine desueto). Lei acconsente e l’opera si conclude con un romantico duetto d’amore via telefono.
Tra questi due atti unici del recente passato s’inserisce la prima assoluta de “La discussione” di Danilo Comitini (nella foto a destra), compositore italiano nato a Londra nel 1986, con studi presso i conservatori di Pesaro e Milano e l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma. È vincitore di vari concorsi, tra cui spicca il Concorso Internazionale “2 agosto” per un brano dedicato alle vittime della strage alla stazione di Bologna. Troppo lungo elencare le città e gli stati in cui la sua musica è stata eseguita. “La discussione” porta in scena un normale e quotidiano battibecco tra partner. È un duello verbale all'ultimo sangue nato dal nulla e che nel nulla si spegne, quando i due innamorati cedono al sonno.
Gli interpreti delle tre opere sono Mariska Bordoni, giovane soprano che sta inanellando una serie di successi sui palcoscenici italiani, e il baritono Gianandrea Navacchia, che ha cantato in importanti teatri e festival prestigiosi, come il Maggio Musicale Fiorentino il Ravenna Festival. Sul podio dell’Orchestra Filarmonica Umbra sarà Jacopo Rivani (nella foto in basso), nel cui sostanzioso curriculum figurano capolavori del repertorio operistico e sinfonico e importanti orchestre italiane. A firmare la regia è Lorenzo Giossi, poliedrico artista che si dedica sia all’opera che alla prosa come regista e scenografo (firma infatti anche le scene, mentre i costumi sono di Giulia Merlini) ed è anche attore e pittore.
Nino Rota: La Scuola di Guida
Danilo Comitini: La discussione
(prima esecuzione assoluta)
Gian Carlo Menotti: Il Telefono
Mariska Bordoni soprano
Gianandrea Navacchia baritono
costumi Giulia Merlini
regia e scene Lorenzo Giossi
Orchestra Filarmonica Umbra Vittorio Calamani
Jacopo Rivani direttore



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