Fondazione Carisbo per la prima
volta apre le sale storiche di Palazzo Fava alla musica dal
vivo, in collaborazione con Opera Laboratori nell’ambito
del progetto culturale Genus Bononiae. Un ciclo di due
conversazioni-concerto accompagnerà il pubblico verso
l’apertura della mostra Michelangelo e Bologna, dal 14
novembre, in occasione del 550° anniversario della nascita di
Michelangelo Buonarroti (1475-1564). L’iniziativa, intitolata
“Affreschi musicali a Palazzo Fava”, è organizzata con
la Fondazione Musica Insieme e propone nei due appuntamenti
in programma, l’8 e il 22 ottobre, un percorso che intreccia
musica, poesia e parola recitata.
Mercoledì 8 ottobre,
ore 18.30
Deh dimmi Amor – Madrigali, canzoni e balletti
nell’Italia di Michelangelo
Il Coro da Camera
Euridice e l’Ensemble di Strumenti Antichi “Circe”,
diretti da Pier Paolo Scattolin, offriranno al pubblico
un’antologia di madrigali, canzonette e balletti del XVI secolo,
con musiche di Palestrina, Arcadelt, Tromboncino e altri autori.
La
prolusione di Nicola Badolato (Università di Bologna)
guiderà gli ascoltatori in un viaggio attraverso le sonorità e i
testi poetici che animarono le corti rinascimentali italiane, in
dialogo con i versi dello stesso Michelangelo.
Mercoledì 22 ottobre, ore 18.30
Gli occhi miei vaghi delle cose belle – Da Michelangelo a Britten: canti d’amore attraverso i secoli
Il secondo concerto vedrà protagonisti il tenore Mark Milhofer e il pianista Marco Scolastra, che proporranno pagine di Liszt (Il Pensieroso) e i celebri Seven Sonnets of Michelangelo op. 22 di Benjamin Britten, composti nel 1940 e dedicati al compagno e interprete prediletto Peter Pears.
L’introduzione sarà affidata a Diego Tripodi, mentre gli allievi della Scuola di Teatro “Galante Garrone” daranno voce ai sonetti michelangioleschi nella loro versione originale.
Con questo doppio appuntamento, Palazzo Fava inaugura una nuova stagione di dialogo tra le arti, in cui la musica diventa strumento privilegiato per iniziare a riscoprire la figura di Michelangelo nel 550° anniversario della sua nascita. In attesa della grande mostra a lui dedicata, il pubblico potrà così sperimentare una prospettiva inedita: quella di un Michelangelo non solo scultore e pittore, ma anche poeta capace di ispirare, nei secoli, compositori e musicisti.


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