Rigoletto, La Traviata, Otello, Cavalleria rusticana, La Gioconda ma anche il barocco Rinaldo, il mondo dell’operetta di Strauss figlio e Offenbach, con polke, valzer, can-can e barcarole: domenica 7 aprile alle ore 11 l’ensemble di sei violoncelli dell’Orchestra di Fondazione Arena di Verona eseguirà un ricco programma di trascrizioni di brani d’opera più e meno celebri, per il sesto appuntamento di Museo in Musica, la nuova rassegna di concerti da camera di Fondazione Arena di Verona. Il concerto, già sold-out, avrà luogo nella prestigiosa cornice del teatrino di Palazzo Maffei Casa Museo. Abbinata al biglietto dello spettacolo la visita alla collezione Luigi Carlon, nelle sale che si affacciano su piazza Erbe.
Autore delle rielaborazioni è il maestro David Vicentini (nella foto), che afferma: «Le trascrizioni per ensemble di violoncelli, espressamente composte per la formazione veronese, nascono dal desiderio di rileggere la grande produzione lirica e sinfonica in un'ottica cameristica. Sull'esempio del quartetto per archi classico, gli esecutori non sono organizzati secondo una gerarchia ma contribuiscono individualmente alla complessità dell'elaborazione, intessendo una serrata trama polifonica. Si mira in questo modo a realizzare non un semplice adattamento ma un lavoro con una propria fisionomia compositiva. Al di fuori di ogni scrupolo filologico, i monumenti del passato, con particolare riguardo all'operismo italiano, sono rivisitati con procedimenti inusuali, scomponendoli negli elementi strutturali presenti nelle architetture sonore, potenziandone le valenze intrinseche, rendendo viva e attuale la loro eredità; nel convincimento che l'opera d'arte debba essere "interpretata" e non conservata come mero reperto archeologico».
Ogni concerto è abbinato ad un’opera d’arte della Casa Museo. Per questo appuntamento i riflettori sono puntati sull’elegante ritratto di signora seduta (Madame S., cantante argentina), olio su tela del 1891 di Giovanni Boldini, il pittore “delle donne”, icona dell’arte di fine ‘800 e autore, fra gli altri, del più celebre ritratto di Giuseppe Verdi. Mentre il tardo Ottocento è protagonista anche al Teatro Filarmonico anche dal 5 aprile, con il primo dei quattro appuntamenti sinfonici dedicati all’integrale di concerti e sinfonie di Johannes Brahms, Museo in Musica proseguirà domenica 21 aprile: protagonista il repertorio barocco, con Sonate e Variazioni per fiati e continuo di Händel, C. P. E. Bach, Lotti, Zelenka e Beethoven. Diversa sede per l’ultimo appuntamento della rassegna da camera: domenica 5 maggio, in Sala Maffeiana (ingresso da piazza Bra), il quartetto di tromboni di Fondazione Arena eseguirà brani e trascrizioni dal Rinascimento alla musica americana contemporanea.
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