giovedì 18 aprile 2024

Il Barocco, la voce, la danza: a Fabriano il concerto organizzato da WunderKammer Orchestra,, da Zipoli a Vivaldi


Il fascino di un periodo musicale segnato dall’emergere di nuove forme, protagonista di “Il Barocco, la voce, la danza”, domenica 21 aprile (inizio ore 17.30), Oratorio della Carità di Fabriano, concerto organizzato da WunderKammer Orchestra con il patrocinio della Città di Fabriano e il sostegno di Sistemi Klein, Giardino di Santa Maria e Morfeus. In scena il soprano Ketevan Abiatari, la danzatrice e suonatrice di nacchere Ludovica Mosca accompagnate al clavicembalo da Lorenzo Antinori eseguiranno arie di Zipoli, Vivaldi, Turrini, Haendel, Bononcini e Scarlatti.


Violinista e soprano, la georgiana Ketevan Abiatari ha studiato e frequentato il repertorio del belcanto italiano per poi, più recentemente, approdare al Canto Rinascimentale e Barocco. Artista poliedrica, Ludovica Mosca (nella foto in alto) ha studiato danza classica e contemporanea e le quattro specialità di danza spagnola (Escuela Bolera, Estilizada, Regional e Flamenco) a Barcellona, danza barocca francese in Spagna e in Francia, danza del Rinascimento Italiano in Italia. Insegna pianoforte, musica da camera, nacchere e danza barocca alla Escola Luthier de música i dansa di Barcellona. Le note barocche sono affidate al clavicembalo di Lorenzo Antinori. Vincitore di concorsi organistici nazionali e internazionali, svolge intensa attività concertistica in Italia e all’estero ed è Maestro di Cappella ed Organista della concattedrale di Urbania e della basilica cattedrale di Urbino.

Strumento a percussione, già diffuso nel terzo secolo a.C. in Egitto, le nacchere furono utilizzate nei rituali funerari e religiosi. Grazie al commercio, la loro popolarità crebbe a tal punto che nel 1608 furono suonate per il matrimonio di Cosimo II de Medici e Maria Maddalena d’Austria. Ma fu la Spagna, durante il cosiddetto Siglo de Oro (1492 - 1681), il luogo in cui ebbero maggior successo. Nel corso dei secoli numerosi compositori, da Boccherini a Wagner, introdussero questo strumento nelle loro opere.


Conosciuto come la Cappella Sistina delle Marche, l’edificio fu costruito tra il 1587 e il 1597 ed è sede della Confraternita della Carità. A pianta rettangolare, con soffitto a capriate, al suo interno un notevole ciclo di affreschi rappresentanti le sette Opere di Misericordia Spirituali e Corporali (tema assai diffuso durante la Controriforma), realizzati sul finire del ’500 da Filippo Bellini di Urbino. Per lungo tempo l'oratorio fu adibito a deposito della Biblioteca comunale, poi riemerse in tutto il suo splendore a seguito dei restauri seguiti al terremoto del 1997.

Info e Biglietti
Biglietti Intero 15 euro; Ridotto (under 18) 10 euro.


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